La fotografia Kirlian ha uno scopo diagnostico ben consolidato nel campo della medicina alternativa e orientale.
Le immagini prodotte hanno un profondo effetto sulla possibilità di guarigione dell’individuo.
Accidentalmente, nel 1939 Semyon Kirlian comprese che collocando un oggetto su una lastra fotografica e collegandola a una sorgente elettrica, si manifestava un’immagine radiante, prodotta dal un campo elettrico intorno ai bordi di quell’oggetto.
La fotografia Kirlian è anche nota come elettrografia, elettrofotografia e fotografia ad effetto corona, dovuta alla connessione tra l’elettricità e le immagini. Un esperimento tipico è quello di strappare una foglia a metà e di effettuare una foto Kirlian: l’immagine risultante sarà il campo elettrico intorno a una foglia intera. La teoria è che la foglia lasci comunque dietro di sé un campo energetico e che la corrente elettrica che aderisce a quell’energia residua produca di conseguenza l’immagine.
L’immagine che ne risulta rappresenta la forza vitale che ogni essere vivente possiede e la pratica della fotografia Kirlian è quella di catturare quell’energia su pellicola.
Molte tradizioni comuni della medicina alternativa si basano sui campi energetici del corpo. La fotografia Kirlian permette a un terapista di analizzare il campo energetico dell’individuo e, su quella base, di valutarne lo stato di salute ed effettuare una diagnosi. Anche la medicina tradizionale in diversi casi si rifà alla foto Kirlian. Una delle tecniche che ricorre maggiormente al suo utilizzo è la Cromopuntura.
Il padre della Cromopuntura, lo studioso tedesco Peter Mandel, nel 1973 acquistò incuriosito, nell’ambito di una fiera sulla salute, un piccolo apparecchio che prometteva, sulla base della fotografia Kirlian, di catturare l’immagine della propria aura. Dopo averlo conservato per qualche tempo sulla scrivania, senza sapere come utilizzarlo – anche perché le istruzioni incluse erano in olandese – Mandel intuì per caso e iniziò a sperimentare, grazie all’aiuto del fratello, come utilizzare la fotografia a scopo diagnostico. Fu infatti il primo a codificare questo metodo, che attualmente è l’unico affidabile basato sulla Kirlian.
Grazie a questa scoperta, Mandel, con la collaborazione dei tecnici di una ditta tedesca, la Vega & Co., brevettò un apparecchio per realizzare le cosiddette foto DEPT, che consentono la Diagnosi Energetica dei Punti Terminali. Ne esistono altri sul mercato, ma questo si differenzia per la costruzione, la sua doppia piastra elettronica (mani e piedi), la tensione, la piastra del condensatore e per la frequenza. Il funzionamento, obiettivo a parte, è molto simile a quello di una macchina fotografica comune. Il contatto dei polpastrelli delle mani e dei piedi dell’individuo con la carta fotografica e con l’elettrodo produce un particolare fenomeno di irradiazione. E’ il contatto dell’apparecchio acceso con la persona da fotografare che genera la scintilla che impressiona la carta.
La Dept altro non è, quindi, che una tecnica che permette la rappresentazione contemporanea della punta delle dita di entrambe le mani e dei piedi su una carta fotografica. Essa sfrutta l’effetto corona della fisica e può catturare il segnale elettromagnetico dell’organismo al livello delle estremità delle mani e dei piedi. A seconda di come e dove si presentano determinati segni, si avrà una diagnosi sulla funzione dei nostri organi interni. Questa tecnica offre un quadro della loro funzionalità, mostrando l’anello più debole della catena. I punti polari dei polpastrelli delle mani e dei piedi sono utili sia per la diagnosi che per la terapia e forniscono delle indicazioni non solo fisiche ma anche simboliche di ciò che accade all’interno dell’uomo e riesce a dare quindi una rilevanza alle cause nascoste della malattia. Il metodo è anche molto prezioso per poter controllare l’efficacia della terapia applicata e per poter scegliere in modo strategico quelle successive.
Naturalmente non si tratta di un modo per sostituire l’abilità diagnostica tradizionale del terapista in Cromopuntura, quanto piuttosto di un supporto per avere una conferma delle valutazioni già effettuate durante la seduta.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
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