La salute del bambino e il suo pieno potenziale vengono decisi prima ancora che la sua vita abbia inizio, a partire dal grembo materno.
Poi prosegue con la nascita e nei primi anni di vita.
Spesso, purtroppo, alcuni veri e propri abusi provengono dalla dieta della madre, dalla modalità del parto e da una alimentazione sbagliata. Per dare ai propri figli la migliore opportunità di vivere sani è necessario conoscere la differenza tra ciò che è sano e ciò che è nocivo.
Le difficoltà possono nascere anche prima che il bambino sia concepito. Per dare alla luce un bambino sano, è fondamentale la salute dei genitori, ma non soltanto.
Occorre sapere come proteggere i bambini e se stessi da quelle pratiche mediche dannose perpetrate durante il parto e fornire poi la nutrizione che sviluppa corpo e mente al meglio.
Gravi problemi di salute possono iniziare già dal peso eccessivo della mamma. I bambini di madri obese nascono spesso con le pareti dell’aorta ispessite, segno di malattia cardiovascolare imminente.
Il peso del neonato non sembra fare la differenza, in questi casi. Ma se siete donne con problemi di peso, sarebbe utile adottare delle misure per affrontare questo importante fattore di rischio, prima di rimanere incinta. Ogni chilo superfluo andrà a pesare infatti sulla salute del bambino.
Uno studio condotto presso l’Università del Kansas riporta molteplici benefici per i neonati le cui madri hanno assunto una corretta dose di omega-3 durante la gravidanza. I bambini nascevano nei termini stabiliti e presentavano il giusto peso.
Durante la gravidanza è bene evitare alcune bevande. Per prima cosa, caffè e alcol: recenti studi hanno documentato come entrambi abbiano effetti estremamente negativi sulla salute del bambino. Il consumo di caffeina in gravidanza può portare a due risultati apparentemente contraddittori. I bambini possono nascere in ritardo e sottopeso. Esiste poi una correlazione nota tra il consumo di caffeina in gravidanza e l’aumento dei rischi di difetti di nascita. L’abuso di alcol è stato collegato in 1 caso su 6 alla morte improvvisa del lattante.
Un altra considerazione da fare è legata alla modalità del parto. Nel tratto gastrointestinale, la presenza di migliaia di miliardi di microrganismi forma un intricato tessuto che controlla i processi naturali e influenza il peso corporeo, l’energia e la nutrizione. Tutto ciò che va a sconvolgere questo equilibrio può avere un impatto negativo sul neonato. I bambini nati da parto cesareo mancano di un intero gruppo di batteri normalmente presenti nel tratto gastrointestinale. Si è riscontrato, nel corso di uno studio pubblicato dal New York Times, che questi bambini corrono un rischio cinque volte superiore di soffrire di allergie rispetto ai bambini nati in maniera naturale. Le allergie sono quelle più comuni agli acari della polvere e ai peli degli animali. Esiste anche un rischio più elevato di soffrire di problemi respiratori e di obesità. Anche le madri che vivono un parto cesareo possono incorrere in problemi di salute, come quelli alla placenta nel caso di una successiva gravidanza. Inoltre è più probabile la rottura dell’utero durante un parto successivo naturale, così come aumenta il rischio di contrarre malattie a causa dell’indebolimento del sistema immunitario.
Un’altra pratica purtroppo molto diffusa è quella, dopo il parto, di tagliare immediatamente il cordone ombelicale. Questa procedura può rivelarsi molto dannosa, perché circa un terzo del sangue del neonato si trova proprio nel cordone e tagliarlo subito può causare sofferenza e, in seguito, anemia. La privazione dell’ossigeno è una delle maggiori cause di morte neonatale. Se un terzo dell’ossigeno si trova nel cordone, il neonato perde gli anticorpi a causa della riduzione dei globuli rossi. Bisognerebbe attendere qualche minuto, prima di procedere. Al massimo 90 secondi, che però possono essere decisivi per la salute del bambino nel corso di tutta la vita.
Dopo la nascita, la scelta più salutare per l’alimentazione del bambino è l’allattamento al seno. Per portare avanti questa scelta in maniera davvero sana, la madre dovrà però osservare una dieta corretta e naturale: se l’alimentazione sarà ricca di nutrienti, questi saranno trasferiti al neonato; se invece a prevalere saranno le tossine, queste ultime saranno assorbite dal bambino.
Purtroppo la consapevolezza dei requisiti di base per una dieta sana sono spesso scarsi e il risultato è che il bambino inizia a soffrire di malattie croniche molto precocemente. Capita spesso che a pochi anni questi soffrano già di malattie che normalmente i loro nonni hanno conosciuto superata la mezza età. E’ quindi fondamentale educare se stessi per donare ai propri figli una vita libera il più possibile dai malanni.
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Articolo di generazionebio.com
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