C’è un periodo, durante l’anno, che vede il velo tra le dimensioni assottigliarsi e l’energia dei nostri antenati iniziare a girarci intorno.
È il tempo in cui nonni e nonne, insieme ad altre ramificazioni del nostro albero famigliare, si riuniscono e danzano intorno a noi, allo scopo di portarci gioia e abbondanza.
Sono quegli stessi antenati che celebrano i nostri successi, che ci guidano nelle notti più oscure. Sono quelli che, avendo mosso i loro passi prima di noi in questa dimensione, ci hanno lasciato in eredità gioie e dolori, sfide e successi, registrati nei nostri geni.
Questo è il momento ideale per compiere un lavoro di pulizia e di guarigione, proprio perché è il periodo in cui abbiamo il loro pieno sostegno e la migliore gratitudine.
I nostri antenati camminano invisibili accanto a noi. Perciò compiamo questo lavoro sia per noi stessi che per loro. Per liberarli.
Ecco che allora vale la pena chiamare a raccolta consapevolmente nonne e nonni, risalendo indietro nelle generazioni, verso quelle madri e quei figli, insieme a quei padri e quelle figlie il cui DNA è immagazzinato in noi.
Può però essere utile anche guardare avanti, non solo indietro. Perché noi non siamo altro che una parte dell’albero genealogico, a cui fanno seguito figli, nipoti e pronipoti che verranno. Noi siamo collegati non solo alla vita di chi è arrivato prima, ma anche a quella di chi è destinato ad arrivare dopo.
Il nostro lavoro ha un impatto su tutti. Tutto è in noi: il passato, il presente e il futuro. Contemporaneamente.
In questo momento glorioso, è utile e simbolico accendere una candela per tutti coloro che fanno parte della nostra linea famigliare, perché quel fuoco sacro elimini e trasmuti tutto ciò che non serve più, affinché ci si possa aprire all’abbondanza dei frutti da cogliere. Ma soprattutto per onorare i famigliari conosciuti e sconosciuti che sono passati oltre.
Può essere utile recitare una semplice preghiera, invocando magari un antenato in particolare, se serve. Allo scopo di entrare in connessione con lui e vedere cosa questo porterà.
Gli antenati vanno ringraziati e i defunti onorati, specialmente chi ha lasciato il corpo da poco: solo così saranno aiutati a raggiungere la dimensione dove sono attesi, liberandoli da ogni attaccamento terreno. Se non impariamo a lasciarli andare con gratitudine, contribuiremo a mantenerli intrappolati nel piano astrale, dove l’anima soffre e soffoca.
Solo in questo modo si contribuirà a tenere alta la vibrazione, evitando di cedere il passo al buio, e alla manipolazione che il mondo occidentale ha operato nei nostri confronti.
In questo articolo: Un rituale per onorare gli antenati durante le celebrazioni di Samhain
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Articolo di generazionebio.com
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