E se le ricerche di Isaac Newton sui temi della Magia, dell’Alchimia e dell’Occulto fossero in realtà più significative della sua scoperta della gravità?
Isaac Newton è stato l’inventore della Fisica Classica, che non a caso prende il suo nome. Ma era anche un grande studioso della Bibbia ed era convinto che in questo testo vi fosse secretata una conoscenza occulta.
Egli possedeva una curiosità sfrenata, che lo portò a perseguire qualunque strada per scoprire la verità e i fenomeni del nostro mondo.
Newton è stato senza dubbio uno dei principali fautori della macchina scientifica, capace di sbloccare i poteri segreti dell’Universo. La sua eccellenza la espresse nel campo della Fisica, ma la sua motivazione andava oltre. Certo, è possibile seguire il movimento degli oggetti, ma cosa li spinge a spostarsi?
Egli non formulava ipotesi in merito. Ma sottolineava come la sua attenzione si estendesse oltre quella conoscenza e come avesse la sensibilità di riconoscere la sua ignoranza di fronte al mistero della vita. Non sorprende, dunque, che per lungo tempo egli si sia occupato di Alchimia.
Dio ha creato l’Universo come una macchina?
La geometria sacra associa il significato metafisico o spirituale ai costrutti geometrici. Una formula può rappresentare il modo in cui Dio comunica con noi. In fondo, cosa sono un corpo o un pensiero se non una disposizione geometrica di materia primordiale? Isaac Newton credeva che Dio avesse creato l’Universo come una macchina, che si poteva modificare secondo la sua volontà. Pertanto, studiare i meccanismi dell’Universo era un atto spirituale strettamente correlato alla geometria sacra.
Newton esplorò anche la Bibbia, per approfondire le basi meccaniche del mondo. Dove nell’Antico Testamento viene descritto il Tempio di Salomone, Newton pensava ci fosse un significato speciale racchiuso nella sua architettura.
Non è una cosa così strana, se si pensa che Antichi Egizi e Maya avevano costruito le loro strutture basandosi sulla geometria sacra e sui modelli stellari più significativi.
Matematica Sacra
Newton applicò le sue intuizioni alla Bibbia: non si limitò a osservare le proporzioni del Tempio di Salomone per carpirne i segreti. Studiò anche i libri dei profeti Daniele e Giovanni, per analizzare se vi fossero delle previsioni da intepretare per il futuro. Egli anelava anche a calcolare quando sarebbe arrivata la seconda venuta di Cristo, momento in cui l’Umanità avrebbe dovuto prepararsi all’Apocalisse.
Newton era dell’idea che gli autori della Bibbia avessero una correlazione diretta con il creatore dell’Universo e che codificassero le loro conoscenze nel testo in maniera da usarle nel momento propizio. Era anche convinto che quei codici non si potessero interpretare se non al momento opportuno.
Newton non fece previsioni esplicite (anche se aveva dichiarato che il mondo non sarebbe finito almeno fino al 2060). Escogitò però dei modi per interpretare la conoscenza occulta, così che le generazioni successive potessero ricorrere ai suoi metodi per salvare l’umanità.
La verità è che Newton ha trascorso più tempo della sua vita a studiare la Bibbia che non a sviluppare la scienza che lo ha reso famoso. Rispetto alla profezia biblica e alla geometria sacra, i suoi esperimenti alchemici appaiono quasi banali. Però, in qualche maniera, l’alchimia si può considerare il precursore della chimica moderna.
La semplicità dell’alchimia
Nelle equazioni matematiche, Newton cercava la semplicità. La sua descrizione della gravità ha unificato i fenomeni sulla Terra e il movimento dei pianeti intorno al Sole in un’unica formula. Anche l’alchimia cerca la pietra filosofale, una sostanza con il potere della trasformazione e della longevità, attraverso la semplicità.
Se Newton è stato in grado di descrivere molti comportamenti fisici in una formula, perché non cercare la medesima semplicità nel mondo della chimica? Ancora una volta, egli si rifece alla saggezza antica, tentando di attingere a formule alchemiche dalla mitologia e dal simbolismo.
Purtroppo molti dei suoi appunti sull’Alchimia sono stati bruciati e non si possono più studiare. La verità è che la maggior pare dei suoi scritti scientifici sono nati accanto ai suoi studi esoterici.
Newton non era un pazzo o uno sciocco. Era semplicemente un uomo curioso, che cercava tutti i metodi a disposizione per studiare il mondo. Le generazioni seguenti di fisici e matematici hanno perfezionati le sue equazioni, la teoria quantistica oggi ha declassato l’importanza della metafisica e la chimica ha affinato la prospettiva sulle sostanze.
Ciò che si può imparare oggi da Newton è il suo grande rispetto per i misteri della natura. La sua attenzione ai dettagli. Il suo studio disciplinato e solitario. Il rispetto per la sperimentazione e la logica, ma anche per la conoscenza perduta delle antiche civiltà. L’impavido desiderio di perseguire qualsiasi strada che porti alla verità.
Quello che segue è un affascinante documentario sulla vita segreta di Isaac Newton, in versione completa per chi ha confidenza con la lingua inglese. Buona visione!
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Articolo di generazionebio.com
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