Quando l’inquinamento atmosferico e il fumo degli incendi, sempre più frequenti e difficili da domare, minacciano la nostra salute, compiere delle azioni per proteggere i polmoni è un dovere. Già normalmente ci troviamo ad inalare delle particelle molto pericolose, senza saperlo. Nelle situazioni di emergenza, questo pericolo diventa ancora più preoccupante. I polmoni si trovano a compiere un lavoro extra e capita di sentire spesso il petto stretto e il respiro affannoso.
Non solo, perché le conseguenze si riversano anche sulle nostre emozioni, non si limitano alla fisiologia.
In Medicina Cinese, i polmoni rappresentano una delle principali fonti di energia (qi); essi controllano le superfici del corpo, sia all’interno (vie aeree) che all’esterno (pelle e naso). Sono perciò la nostra prima linea di difesa da allergeni, virus e batteri. Quando l’energia dei polmoni è alta, ci si sente in forma ed è facile respirare. Se nell’aria fluttua una quantità insostenibile di tossine e di allergeni, l’energia dei polmoni si esaurisce facilmente. Ci si sente allora rapidamente stanchi, la respirazione diviene difficoltosa, compare una tosse secca, la voce si indebolisce e sopraggiungono anche problemi cutanei e di sudorazione.
La Medicina Cinese insegna che l’emozione correlata ai polmoni è la tristezza. Sarà allora più facile provare questa emozione e sentirsene sopraffatti, anche senza un motivo reale apparente, quando l’inquinamento atmosferico raggiunge i livelli di guardia.
Senza dubbio, ci sono persone maggiormente a rischio: coloro che soffrono di disturbi respiratori cronici o altre malattie, gli anziani, i bambini e le donne in gravidanza. Se la qualità dell’aria diventa pessima, però, tutti siamo in pericolo. Per questo motivo, è bene conoscere le migliori pratiche per rafforzare i polmoni e non rischiare spiacevoli effetti collaterali. Alcuni di questi consigli potranno apparire come ovvi, ma ci sono persone che, ignorando la minaccia, proseguono con la loro routine quotidiana anche durante le emergenze. Andando incontro a grossi rischi che, compiendo invece scelte di vita più sagge, è possibile evitare.
Informarsi costantemente sulla qualità dell’aria
Ci sono diversi servizi online che offrono un bollettino sempre aggiornato della qualità dell’aria, sia a livello locale che nazionale. Quando le soglie vengono superate in maniera significativa, è indispensabile osservare qualche accorgimento. Qualunque sforzo andrebbe evitato e ogni attività all’aperto andrebbe sospesa.
Restare in ambienti chiusi, con porte e finestre serrate
Trascorrere del tempo all’aria aperta è salutare, tranne nei periodi di emergenza legati all’inquinamento dell’aria. Meglio ridurre le passeggiate quotidiane allo stretto necessario e le corse. Gli ambienti chiusi ci proteggeranno dalle particelle che fluttuano all’esterno.
Procurarsi un purificatore d’aria
Acquistare un depuratore di aria HEPA di qualità è, di questi tempi, un ottimo investimento. Specialmente per chi vive in zone a rischio, costantemente esposte all’inquinamento atmosferico.
In auto mantenere l’aria pulita
Quando si viaggia in automobile, se si compiono brevi tragitti, è bene attivare il ricircolo dell’aria interna, per evitare che l’inquinamento inondi l’abitacolo attraverso la bocchetta aperta verso l’esterno.
Limitare le attività casalinghe che contribuiscono all’inquinamento
Usare i camini e le stufe a legna o a gas peggiora chiaramente l’inquinamento atmosferico Meglio anche evitare di bruciare candele in casa.
Gli oli essenziali
Alcune persone ricorrono agli oli essenziali per depurare l’aria in casa. Nei momenti di emergenza, ovvero quando la qualità dell’aria è davvero pessima a causa dello smog o degli incendi, inalare gli oli essenziali può aumentare il carico respiratorio. In assoluto è meglio evitare le essenze ad alto contenuto di monoterpeni (come pino e agrumi) e optare piuttosto per antiossidanti come timo e origano. In assoluto, però, non rappresentano la soluzione ideale.
Non usare le maschere antipolvere
Questo tipo di accessorio protegge dalla polvere ma non dalle particelle sottili che si diffondono nell’aria con lo smog o gli incendi. Anzi, queste mascherine potrebbero addirittura arrecare maggiori danni all’apparato respiratorio. Non usare nemmeno sciarpe o fazzoletti.
Seguire un’alimentazione sana
Quando l’inquinamento diventa insopportabile, è indispensabile rafforzare l’organismo per supportarlo nell’affrontare un tale stress. Allora è rigoroso consumare frutta e verdura ad alto contenuto di antiossidanti. I migliori alimenti sono quelli ricchi di beta-carotene, che proteggono la superficie e le membrane del nostro organismo. Via libera allora a carote, broccoli e cavoli, tra gli altri. Ci sono poi degli alimenti che supportano direttamente la salute dei polmoni: peperoncino, aglio, zenzero, rafano, ravanello e pepe bianco. Altri alimenti che inumidiscono i polmoni e alleviano la congestione sono i semi di lino, le alghe kombu, le mele e le pere. Anche dei buoni integratori vitaminici possono essere di aiuto. Evitare di consumare in grande quantità cibi infiammatori come latticini, grano e fritti.
Esercizi di respirazione
L’attività dei polmoni è quella di respirare. Questi lo fanno in maniera automatica. Nei periodi critici sarà allora utile imparare ad alleggerire il loro carico, usando di più il diaframma. Respirare lentamente e profondamente, per un breve periodo, nella pancia permetterà di far riposare un po’ i polmoni.
Digitopressione
La tradizione orientale insegna come ci siano diversi punti sulla cute, gli agopunti, che, se stimolati, aiutano a rafforzare degli organi specifici. Nel caso dei polmoni, è possibile compiere una stimolazione sul punto Polmone 1, la cui localizzazione si può visualizzare nella pagina dedicata al meridiano specifico, attraverso un massaggio con il pollice (a sinistra e poi a destra), della durata di un minuto. Subito dopo, si noterà un miglioramento nella respirazione.
Un altro massaggio utile si può praticare ai lati delle narici, utilizzando i polpastrelli dei pollici. I polmoni si aprono all’esterno proprio attraverso il naso, pertanto questa stimolazione andrà direttamente ad aumentarne l’energia. Come prima, il massaggio potrà durare circa 1 minuto. Anche stavolta, la respirazione migliorerà notevolmente.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
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