Quella di Halloween è la notte speciale che precede il primo giorno di novembre, nel quale si celebrano tutti i Santi. Da secoli viene considerato come uno degli appuntamenti più magici dell’anno.
E’ una notte dalle atmosfere potenti, dove il velo che separa il nostro mondo dall’altro si assottiglia.
Pur essendo una festa ormai diffusa in tutto il mondo, pochi ricordano che Halloween è una cerimonia per onorare il giorno dei morti e, quindi, i nostri antenati. In questo momento, infatti, la tradizione narra che il velo che separa i due mondi diventa più sottile e che molti siano capaci di vedere ciò che c’è aldilà.
I riti del passato
Nei tempi più antichi, questa giornata veniva onorata in diversi modi.
Nel calendario celtico, era uno dei giorni più importanti dell’anno e rappresentava definitivamente la chiusura dell’estate. Era considerato come un punto di svolta, una vigilia di una nuova fase, quella più oscura di tutto l’anno. La sua origine, però, affonda in altre culture, come quella egizia e messicana.
I Celti erano convinti che le leggi che regolano il tempo e lo spazio in questo giorno venissero sospese. Era proprio questo fenomeno a creare un varco attraverso il quale mondo terreno e spirituale potessero interagire.
In questa serata, i morti potevano attraversare il velo e tornare tra i vivi a festeggiare insieme alla famiglia. Per questo motivo le tombe, in Irlanda, venivano illuminate da torce allineate alle pareti, per aiutare gli spiriti a trovare la strada di casa.
La tradizione della zucca
L’antica tradizione della zucca origina da una delle più famose icone, quella di Jack-o-Lantern. Jack era un baro, rimasto incastrato tra i due mondi. La lanterna di zucca aveva il compito di guidare l’anima persa di Jack. Costui aveva intrappolato il diavolo dentro il tronco di un albero, circondato da diverse croci. A causa delle sue pene, non aveva accesso né al Paradiso né all’Inferno: per questo divenne un’anima perduta e intrappolata. Le zucche vennero allora intagliate e all’interno venivano collocate delle candele, per guidare verso casa il suo spirito perduto. Una volta che il Nuovo Mondo, dove la disponibilità di zucche era elevata, fu conquistato dagli Europei, venne importata anche lì questa tradizione che oggi ha fatto il giro del pianeta.
La festa dei morti
Quando la Chiesa iniziò a diffondersi in Europa, adottò alcuni riti pagani, che adattò al suo culto. Anziché istituire una festa per tutti i morti, creò una giornata in cui onorare tutti i santi.
Oggi questo significato si è quasi completamente perduto, se non nelle piccole realtà locali. Più di tutto, si celebra la festa dove i bambini si travestono e vanno alla caccia di dolciumi e caramelle.
Sono molte le culture che osservano cerimonie per onorare i morti. E’ un modo, il loro, per completare il ciclo della nascita e della morte, seguendo l’armonia e l’ordine dell’universo mentre si entra nel ciclo dell’oscurità tipico dell’inverno.
Un motivo in più, dunque, per accendere una candela quest’anno e ricordare la magica connessione che si può instaurare con l’altro mondo e un’occasione per ricordare chi è venuto prima di noi. Inviare loro amore e gratitudine sarà un ottimo modo per illuminare la strada verso casa.
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Articolo di generazionebio.com
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