L’Insostenibile leggerezza dell’essere è un romanzo di Milan Kundera, una sorta di meditazione sull’esistenza vissuta attraverso dei personaggi immaginari, come afferma lo stesso autore.
Dal libro è stato tratto anche un film.
Entrambi hanno il potere di agire, su chi vi dedica la propria attenzione, come una terapia. Offrono sollievo nei momenti più difficili e spesso traducono in parole sensazioni difficili da spiegare.
Per quanto immaginari, i personaggi sono assolutamente veri, profondi e credibili. Fanno commuovere, arrabbiare, immaginare e persino meditare. E’ facile identificarsi con loro.
Non è soltanto una storia d’amore tra Tomas e Tereza, quella che si scopre in questo libro. Le pagine traboccano di significato, sollevano riflessioni profonde sulla vita. Mettono in luce come non sia sufficiente amare qualcuno per essere felici. Al contrario, amare può portare sofferenza e, spesso, capita di far soffrire altri senza volerlo. Tomas non smette mai di far soffrire Tereza con la sua infedeltà e la sua natura libertina. Desidera molte donne, ma ne ama solo una. Mentre Tereza è schiava della sua passione per quell’uomo.
Può capitare, attraverso la loro sofferenza, di comprendere parti della propria vita fino a quel momento inesplorate. Porta a meditare sul tempo che passa, sull’amore, sull’anima umana, ma anche sull’amore fisico, sul coraggio, il tradimento, l’onore e l’impegno sociale e politico.
L’unica ossessione attorno a cui interagiscono i personaggi è quella di dare un significato alla loro vita.
Un romanzo che stimola a meditare
Kundera ha un grande talento, quello di riuscire a trasformare in parole scritte quelle che sono le nostre sensazioni più intime ed inesprimibili. Tomas e Tereza rappresentano i due poli del romanzo. Tereza sceglie di portare su di sé il peso del passato, non riesce a vivere senza Tomas. Dall’altra parte, Tomas vive tutto con leggerezza. Ma vi sono altre due figure chiave, nel romanzo: Sabina, che nega qualsiasi forma di interferenza nelle sue opinioni e azioni e Franz, archetipo dell’uomo giusto e affidabile. Sullo sfondo, una costante tensione politica a psicologica.
Un romanzo psico-filosofico
Che cosa ci pesa e cosa, invece, ci libera? Siamo alla ricerca di un vero e sincero amore, o solo di una leggera e fugace avventura? Quanto siamo inconsapevoli e quanta voglia abbiamo di scoprire noi stessi?
In ogni esistenza si trovano leggerezza e gravità. Ma di cosa si tratta? Cosa è positivo e cosa è negativo?
E’ facile immergersi nelle pagine del romanzo, vivere intensamente i tormenti dei personaggi e diventare parte integrante delle loro vite. Insieme a loro si affrontano le proprie ansie, si scoprono sfumature dei propri sentimenti e dei propri pensieri.
Questo romanzo è davvero potente. Chi lo ha letto, si ritrova spesso a riaprirlo e ad affrontarlo da una prospettiva nuova. Un libro tra i migliori del XX secolo, che non può mancare nella propria libreria e, spesso, nemmeno dal proprio comodino, così da averlo a disposizione in ogni momento di necessità.
Articolo di generazionebio.com
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