L’appendice è un piccolo tubicino che si trova collegato ad una sezione del nostro intestino.
Per molti decenni, la medicina convenzionale, con la convinzione che la sua presenza fosse del tutto inutile, ha condotto migliaia di interventi di appendicectomia preventiva.
Oggi, a fronte di alcune nuove ricerche in tal senso, gli scienziati hanno scoperto che l’appendice è tutto tranne che un elemento superfluo. Del resto è possibile immaginare che la natura ci fornisca di qualcosa che non abbia una sua utilità?
L’appendice apporta i batteri buoni essenziali per la salute. Ecco la sua funzione principale. Funge, in un certo senso, da incubatore per i batteri benefici, che aiutano il corpo nella sua attività digestiva.
Quando si contrae un’infezione, questi batteri buoni possono essere immagazzinati proprio lì e farsi trovare pronti a ripopolare l’intestino, una volta che il pericolo è stato debellato.
I ricercatori della Duke University Medical School hanno concluso che l’appendice funge da serbatoio di microbi benefici, così che il corpo possa ricostituire la sua scorta laddove una malattia provochi l’eliminazione dei batteri nell’intestino inferiore.
Un recente studio condotto dai ricercatori della University of Arizona College of Medicine e dell’Arizona State University, pubblicato sul Journal of Evolution Biology, ha messo in evidenza lo scopo dell’appendice. Qui, i ricercatori l’hanno definita una cassaforte per i microbi intestinali simbiotici. Questa funzione è potenzialmente una forza selettiva per l’evoluzione e per il trattamento dell’appendicite e fornisce uno stimolo per rivalutarla. Certo non per sottovalutarne un’infiammazione grave, che può anche mettere a rischio la vita. Quando, infatti, l’appendice è bloccata, si infiamma e la mancanza di rimozione potrebbe essere fatale.
Purtroppo, però molto spesso ancora oggi l’appendice viene rimossa senza un vero motivo, a volte persino quando si sta eseguendo un intervento di chirurgia addominale non correlata.
I sintomi di un’appendice infiammata sono:
- perdita di appetito
- dolore che inizia dall’ombelico e si irradia nella zona inferiore destra dell’addome
- nausea o vomito in contemporanea alla comparsa del dolore
- gonfiore addominale
- febbre tra i 37 e 39° C
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Articolo di generazionebio.com
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