È capitato a tutti, anche più volte nella vita, di voler cambiare un’altra persona e di mettercela tutta per riuscirci.
Questo tentativo si traduce spesso in una trappola per noi stessi perché, non riuscendoci, finiamo per sentirci impotenti e frustrati.
E’ senza ombra di dubbio molto difficile stare a guardare, quando una persona che amiamo sta attraversando un momento difficile e forse sta addirittura prendendo una strada che non gli è consona, senza fare niente, senza intervenire. Possiamo solo aspettare che sia lui a chiederci una mano, quando sentirà di averne bisogno; e sarà allora che gli tenderemo la nostra. Ma, allo stesso tempo, non siamo noi i responsabili della sua crescita e della sua guarigione.
E’ dura da accettare, ma fa anche questo parte del nostro processo di crescita: capire che ciascuno di noi ha il potere di superare da solo le sue sfide. Del resto, le circostanze che viviamo non capitano mai per caso, o per sfortuna. Esse arrivano nella nostra vita affinché, attraversandole pienamente e con consapevolezza, vi sia una evoluzione. Nessuno può farlo per gli altri, ma solo per se stesso.
Possiamo sempre chiedere un sostegno esterno, usare la nostra creatività, ricorrere a tutta la nostra pazienza, sfruttare i nostri talenti, uscire dalla nostra zona di sicurezza: tutto ciò è consentito. Ma il fine ultimo è sempre quello di evolvere attraverso i temi e le situazioni con cui ci troviamo a confrontarci.
Quando una sfida si affaccia al nostro cospetto, ciascuno di noi ha i mezzi per affrontarla per restare sul suo percorso di vita. E si può anche deviare, a volte, ma fa parte del gioco.
Ognuno di noi ha un suo percorso di vita, uno scopo da raggiungere passando attraverso delle tappe che sono utili alla crescita e alla comprensione. Nessuno ha il diritto di intromettersi per cambiare le cose, altrimenti rischia di rallentare questo processo o di interromperlo bruscamente.
A livello personale, ogni volta che ci troviamo in una situazione complicata ci chiediamo il perché. Perché proprio a me? Non ho già sofferto abbastanza? E’ lecito chiederselo: siamo tutti esseri umani e siamo vulnerabili.
E’ però anche vero che spesso dimentichiamo che occorre vivere nel presente, anziché pensare a ciò che è già stato. Ogni situazione è un’opportunità per metterci in una connessione ancora più profonda con la nostra anima ed espandere la nostra coscienza.
Quindi, anche quando le cose si fanno complicate, dovremmo sempre trovare la forza di comprendere questo aspetto e di provare gratitudine, perché abbiamo la possibilità di migliorarci ulteriormente.
Ogni difficoltà non va vissuta come una punizione, semmai come un portale da attraversare per salire di livello. E se è così per noi, lo stesso vale per gli altri.
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Articolo di generazionebio.com
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