Da qualche anno, il nome di Nikola Tesla, dopo essere finito nel dimenticatoio per troppo tempo, ha ricevuto nuovo lustro. Ingegnere nato in Serbia e vissuto a lungo, nonché deceduto, negli Stati Uniti, Tesla è sicuramente da annoverare tra le personalità scientifiche di maggiore spicco del XX secolo. Sono sue le più grandi invenzioni intorno alle quali ancora oggi gira quel mondo moderno tecnologicamente all’avanguardia che conosciamo.
Furono infatti le sue geniali scoperte a innescare in modo decisivo lo sviluppo industriale di fine Ottocento, grazie soprattutto alla diffusione dell’elettricità su ampio raggio. Tra i suoi oltre trecento brevetti, gli furono riconosciuti anche il generatore elettrico e il motore elettrico trifase. Molte altre sue invenzioni restano ancora oggi protette da segreto e sono custodite dal governo USA. Negli anni tardivi della sua esistenza, Tesla iniziò anche ad occuparsi di fisica quantistica, ipotizzando la possibilità di mettere a punto una tecnologia antigravità, uno strumento capace di immortalare i pensieri, oltre che una radio che potesse trasmettere segnali su pianeti lontani.
Oggi la figura di Nikola Tesla affascina moltissimi studiosi, che lo ricordano e lo ammirano per tutto ciò che ci ha lasciato. Una vita imperniata da così tante leggende, da portare qualcuno persino a dubitare che sia veramente esistito.
Molta più chiarezza arriva da un libro sulla vita di Tesla, raccontata da Tesla stesso, in un’autobiografia edita da L’Età dell’Acquario.
Le Invenzioni di Tesla è un libro che mette in luce la sua eccentrica personalità, il suo genio indiscutibile e il suo impegno costante nella ricerca.
Un uomo solitario, Nikola Tesla, dotato di un’immaginazione che lo portava persino a disegnare nella mente i suoi progetti, così da elaborarli e valutarne la validità ancora prima di illustrarli su carta. Un’immaginazione che, a quanto si racconta, lo portava ad avere spesso persino delle allucinazioni.
Grazie a queste pagine si possono finalmente scoprire particolari sulla sua infanzia, sulle sue prime timide invenzioni, sui suoi viaggi intorno al mondo e sul suo controverso rapporto con Edison.
Tesla si può a tutti gli effetti considerare uno dei più grandi innovatori della scienza moderna, pur essendo stato troppo a lungo lasciato cadere nell’oblio.
Questa autobiografia prende origine da ciò che Tesla stesso pubblicò, a puntate, nel 1919 sulla rivista Electrical Experimenter”. In quegli scritti, egli si rivolgeva in particolare ai lettori più giovani, allo scopo di ispirarli e spingerli a nutrire la loro creatività, fin troppo spesso ignorata o repressa. Lo stesso fine di questo libro, in fondo, che contribuisce a ridare vigore a un personaggio che ha segnato la storia della scienza e la cui vita può in qualche modo rappresentare un esempio da seguire affinché ciascuno di noi possa dare, attraverso il suo talento naturale, il giusto contributo a migliorare il mondo in cui viviamo.
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Articolo di generazionebio.com
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