I cristalli sono esposti alle energie terrestri, inclusi i campi elettrici e magnetici. I cristalli sono vivi, proprio come noi e, in quanto tali, assorbono le energie che hanno intorno. Possono essere influenzati persino dall’energia dei fulmini, dall’inquinamento, la posizionamento dei pianeti e – naturalmente – dalle persone.
I cristalli attraggono sia energie positive che negative, specialmente dai soggetti con cui si trovano in stretto contatto. Così come noi assorbiamo l’energia dei cristalli, anche noi irradiamo la nostra e questo li può intaccare. Allo stesso modo, se un cristallo ha accumulato molta energia negativa e lo indossiamo come un bracciale, noi ne assorbiremo una parte.
Per tutte queste ragioni, è necessario purificare i nostri cristalli, sia per ripulirli che per eliminare ciò che possono avere assorbito in termini di energia.
Prima di tutto è indispensabile prendere i cristalli e pulire, in senso fisico. Un po’ come noi umani, quando siamo ammalati possiamo dormire e assumere vari rimedi, ma la prima cosa da fare è immergersi in un bagno caldo, per fare pulizia.
Per fare questo, bisogna prestare attenzione alla durezza dei cristalli, perché ogni tipo di minerale richiederà un trattamento specifico. Considereremo i minerali con un valore di durezza 7 o superiore delle gemme dure; quelli con un valore inferiore a 7 delle gemme morbide.
In aiuto ci viene la scala di Mohs.
1. Talco
2.Gesso
3.Calcite
4.Fluorite
5.Apatite
6.Ortoclasio
7.Quarzo
8.Topazio
9.Corindone (inclusi zaffiro e rubino)
10.Diamante
Gemme dure
Immergere il cristallo in acqua calda e sapone. E’ possibile usare uno spazzolino da denti per levigare delicatamente la polvere dagli angoli e dalle infossature, evitando di farlo dove vi siano dei piccoli cristalli che si potrebbero staccare. Poi è necessario sciacquare con un altro ammollo. Dopo questa operazione, basterà asciugare con un panno pulito e morbido.
Gemme morbide
E’ sufficiente ricorrere ad un panno morbido e pulito. Bisogna evitare a tutti i costi materiali che graffino, per evitare di danneggiare il minerale.
Se non si è sicuri del tipo di pietra da pulire, meglio limitarsi all’utilizzo di un panno morbido, che lo pulirà e luciderà a sufficienza.
Una volta puliti, i cristalli si devono caricare. In questa maniera, se ne purificherà anche l’interno, che rappresenta la loro anima.
- Sole e Luna
Posizionare i cristalli in un luogo dove possano essere completamente esposti ai raggi del sole e lasciarli per 24 ore. Anche la luna, anche se non è potente come il sole, sarà in grado di stimolare una purificazione profonda del cristallo. In questo caso, l’ideale è esporli alla Luna Piena. - Terra
C’è la possibilità di sotterrarli. Non è un’azione che tutti faranno a cuor leggero perché in genere ci si affeziona ai propri cristalli. Il rischio che qualche animale possa trovarli è troppo grande. Chi deciderà di farlo dovrà semplicemente introdurli in un sacchetto, possibilmente di materiale naturale, e – una volta localizzato un luogo sicuro – scavare un piccola buca, inserirli e lasciarli, coperti dalla terra, almeno 24 ore. - Acqua corrente
Chi ha la possibilità di accedere ad una fonte naturale di acqua, o può raggiungere un fiume o un ruscello, potrà sfruttarli per pulire i cristalli. Facendo molta attenzione a non farseli scivolare dalle dita. In realtà, andrebbero lasciati sotto l’acqua corrente per qualche ora. Dopodiché, andrebbero recuperati e fatti asciugare al sole. - Riso
Chi vive in città, potrà facilmente scegliere questa opzione. Basterà immergere i cristalli in un letto di riso durante la notte. Il riso assorbe le energie negative e può essere utilizzato nuovamente per purificare i cristalli in un secondo momento. - Salvia
Va detto subito che questo metodo sporca i cristalli, ma a qualcuno piace. Occorre prendere un ramo di salvia secca e accenderlo con un fiammifero. Poi bisogna muoverla sopra ai cristalli, in maniera che il fumo emesso li sfiori.
Quando si acquista un cristallo, o se ne riceve uno in regalo, questo andrebbe sempre prima pulito. Un altro accorgimento è quello di non condividere i propri cristalli con le altre persone. Questi formano una sorta di attaccamento con il loro proprietario, diventando inefficaci se utilizzati con altre persone.
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Articolo di generazionebio.com
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