A tutti capita di annoiarsi. Stavolta però parliamo di un modo specifico di annoiarci: quello di restare intrappolati in una vita che sembra priva di significato. Facciamo sempre le stesse cose. Ci svegliamo, prendiamo il caffè nello stesso bar, dopo aver fatto la stessa doccia e aver messo gli stessi vestiti. E poi ci avviamo a fare le stesse attività di sempre.
Succede allora di avere, improvvisamente, una gran voglia di riavere indietro la propria vita. Quella genuina.
E’ in quei momenti che diventa indispensabile lavorare con la noia, anziché contro di essa. Cosa significa tutto questo? Che bisogna essere pronti e disposti a vivere pienamente la nostra vita, anziché avviare sempre il pilota automatico.
I giorni che costituiscono la nostra vita non sono infiniti. Vale dunque la pena di rimanere bloccati in questo doloroso circolo vizioso?
Parliamoci chiaro: statisticamente c’è una buona possibilità che ciascuno di noi si svegli domani. Ma vi sono garanzie? Lo sappiamo davvero con certezza? Manterremmo una vita così insignificante se sapessimo che è l’ultimo giorno che la viviamo? Daremmo tutto per scontato?
La vita è un’esperienza imprevedibile e va vissuta profondamente, non bisogna farsela scivolare addosso.
Impariamo allora a vivere le piccole cose del quotidiano. Godere dell’aroma del caffè, del panorama che si vede dalla finestra e della vita che scorre aldilà del vetro. Osservare la bellezza degli uccellini che volano da un ramo all’altro; un tramonto mozzafiato. Le piccole cose continuano ad accadere intorno a noi, ogni giorno. Semplicemente, sono rientrate nella nostra routine e non le vediamo più.
A volte, siamo annoiati perché non siamo felici. E non siamo felici della nostra vita perché siamo annoiati. Un altro circolo vizioso. Cosa fare? Si può cominciare dall’elenco scritto di ciò che ci rende felici. Una volta fatto, rileggerlo: la nostra vita è allineata con ciò che amiamo fare? Se non è così, c’è una sola cosa da fare: iniziare a dedicarvisi!
Non serve a niente restare ancorati nella noia, sbuffare, tenere il broncio per ore. E’ meglio essere proattivi e far succedere le cose. Prima a piccoli passi, prendendo sempre più il ritmo. Ogni secondo che passa abbiamo sempre meno tempo per realizzare i nostri sogni!
Non bisogna fraintendere: le abitudini non sono sempre un male. Tuttavia, possono essere proprio alcune di queste a tenerci bloccati.
Torniamo a casa dal lavoro e ci sediamo sul divano, senza fare nulla, perché è ciò che facciamo sempre. E così si finisce per ripetere la stessa cosa anche nel fine settimana.
E’ necessario guardare la propria vita con onestà e trovare il coraggio di fare qualcosa di diverso, per uscire dalla trappola delle abitudini dannose. A volte basta poco. Cambiare percorso per andare al lavoro. Fare colazione in un bar diverso. Acquistare il giornale in un’edicola dove non siamo mai stati. Bastano anche delle piccole deviazioni dalle abitudini, per riscoprire un nuovo modo di vivere, più fresco e leggiadro.
Certo, occorre riconquistare una prospettiva sana sulla propria vita e sconfiggere la paura che ci governa. Solo così potremo di nuovo apprezzare il dono che ci è stato dato, che è quello dell’esistenza. A volte non è così scontato, ce ne dimentichiamo. Ma spesso è sufficiente un promemoria, per passare all’azione. La vita non ci aspetta, ma la bella notizia è che possiamo tornarvi a bordo in qualsiasi momento!
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Articolo di generazionebio.com
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