Il nostro cervello si suddivide in due emisferi, il destro e il sinistro. Sappiamo che all’emisfero destro vengono attribuite le qualità creative, l’intuizione e l’ispirazione. L’emisfero sinistro è invece la sede della razionalità, dell’intelletto, del pensiero analitico e matematico. La capacità di parlare e di scrivere, oltre che di integrare e coordinare le funzioni di tutte le aree del cervello, originano qui.
Se i due emisferi sono equilibrati e comunicano in modo armonioso tra di loro, siamo in grado di fare cose incredibili.
A fare da ponte tra l’emisfero cerebrale destro e quello sinistro c’è il corpo calloso, che separa le emozioni dall’intelletto. Si tratta di un fascio di tessuto nervoso, costituito da circa 200 milioni di assoni, ovvero da fibre nervose che trasportano impulsi elettrici dai corpi cellulari dei neuroni.
Il corpo calloso presenta la maggiore quantità di materia bianca nel cervello ed ha anche un elevato contenuto di mielina. La mielina è un rivestimento protettivo e grasso che si trova intorno ai nervi e che facilita la trasmissione delle informazioni.
La materia bianca non va confusa con quella grigia. Quest’ultima viene utilizzata dal cervello per il calcolo, il pensiero, la memoria e molto altro. La materia bianca consente, invece, a diverse parti del cervello di comunicare tra di loro.
Quando questa connessione tra i due emisferi non è equilibrata, si può manifestare un disturbo della lateralità, una problematica che viene messa chiaramente in evidenza grazie all’analisi D.E.P.T. (diagnosi energetica dei punti terminali).
Secondo gli studi di Peter Mandel, questo disturbo può insorgere prima del termine del periodo puberale di un individuo. Quando la lateralità viene osservata a sinistra si fa risalire la causa ad un trauma emotivo, come uno shock o qualsiasi altra esperienza stressante da un punto di vista emozionale. Se si individua la lateralità a destra, si ipotizza che il trauma sia stato di natura fisica.
L’esperienza maturata negli anni ha portato alla consapevolezza che, senza intervenire su questo blocco, qualsiasi altra regolazione da un punto di vista energetico si rivelerà inefficace.
La ragione è facilmente comprensibile. Se vi è un blocco nello scambio delle informazioni tra un emisfero e l’altro, è difficile che l’impulso terapeutico possa raggiungere le aree di disturbo che richiedono una regolazione.
Un blocco del corpo calloso può influenzare organi di comando come il talamo, l’ipotalamo e l’ipofisi. Se le informazioni contenute negli impulsi che vengono trasmessi dagli organi di comando nelle aree periferiche non sono equilibrate, possono verificarsi degli errori. I quali possono manifestarsi in una serie di sintomi che, in genere, appartengono alla categoria di manifestazioni definite psicosomatiche.
Si può pensare ad un disturbo della lateralità, prima ancora di individuarla su una fotografia D.E.P.T., quando un soggetto tende a invertire la destra con la sinistra, quando ha difficoltà nel linguaggio e nell’espressività e quando fatica ad apprendere.
Un disturbo della lateralità si può ipotizzare anche in assenza della diagnosi suddetta.
1. Osservando il viso del soggetto, è possibile notare, ad esempio una marcata differenza tra il lato destro e il sinistro, oppure un orecchio e/o un occhio più basso rispetto all’altro.
2. Osservando gli occhi del soggetto, è possibile riscontrare un’iride più grande dell’altra, oppure di un colore leggermente diverso rispetto all’altra.
3. Nella storia del soggetto, incidenti o traumi sono tutti localizzati su un lato specifico.
La Medicina Esogetica offre una serie di numerose possibilità terapeutiche, con la cromopuntura e la cristalloterapia, per correggere questo disturbo, una volta individuato. Lo scopo è quello di migliorare il flusso di informazioni e di energia tra i due emisferi. Spesso, questi trattamenti portano in superficie ricordi ed emozioni associati ai traumi precoci che hanno causato la problematica. Da qui il punto di partenza per affrontare un percorso più articolato di riequilibrio energetico, allo scopo di ristabilire lo stato di salute e benessere della persona.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
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