Suonare le percussioni è una forma di espressione umana fondamentale, proprio come il linguaggio parlato, ed è emersa molto tempo prima che gli esseri umani sviluppassero la capacità di usare labbra, lingua e corde vocali per comunicare.
Il primo suono che sentiamo mentre siamo nel grembo di nostra madre è il battito del suo cuore, insieme al ritmo del suo respiro. Questa esperienza accomuna tutti gli esseri umani, a prescindere d razza, età, sesso, religione e cultura.
Molte persone credono di non avere il senso del ritmo, ma non è così. Tutti lo abbiamo, è una nostra eredità naturale. Esiste nel nostro corpo, nel nostro cuore, nel respiro. E’ presente negli atomi che vibrano, nel ciclo delle stagioni, nel ticchettio dell’orologio, nell’orbita della Terra. Non esiste nulla nella creazione che sia privo di ritmo.
Suonare le percussioni è una pratica diffusa ovunque ed è presente in ogni cultura. Da secoli si utilizza nel corso di riti, cerimonie, riti di passaggio, celebrazioni, guarigioni ed eventi culturali.
A livello terapeutico, suonare le percussioni rappresenta un approccio molto antico, che sfrutta il ritmo per stimolare la guarigione a livello fisico, mentale e spirituale, oltre che l’espressione di sé. Oggi si lavora molto allo scopo di dimostrare gli effetti terapeutici di questo approccio e dagli studi che sono stati condotti emerge che il suono delle percussioni accelera la guarigione fisica, rafforza il sistema immunitario e produce sensazioni di benessere, sciogliendo i traumi emotivi.
Altre ricerche hanni dimostrato gli effetti calmanti, la capacità di stimolare concentrazione e gli effetti curativi sui pazienti colpiti da morbo di Alzheimer, i bambini autistici, gli adolescenti emotivamente disturbati, i tossicodipendenti e la popolazione senza fissa dimora.
Oltre a tutti i benefici fisici, che includono anche la riduzione dei dolori cronici e delle tensioni, il miglioramento delle funzionalità cognitive e l’aumento delle difese immunitarie, anche il cervello, permeato dal ritmo, ne risente positivamente. Il suono delle percussioni è in grado di stimolare delle connessioni neurali dinamiche in ogni parte del cervello, anche dove sia presente un danno importante.
Un’altra proprietà è quella di poter essere sfruttato per esprimere delle emozioni, sia che si voglia rilasciarle da soli o durante un percorso di psicoterapia.
E’ possibile suonare una moltitudine di emozioni, come felicità, paura, tristezza e rabbia. La felicità, ad esempio, viene generalmente suonata con una serie di rapidi battiti sincopati. La tristezza evoca invece battiti lenti e ponderosi, mentre la rabbia è espressa da battiti forti, pesanti ed energici.
Così facendo, semplicemente suonando le percussioni, è possibile trasformare le emozioni negative e accendere una sensazione di potere personale. Il ritmo consente di costruire e consolidare la propria autostima.
Per ottenere questo, ci sono degli esercizi utili, come quello di suonare un battito ripetitivo per quasi mezz’ora, per mettersi in contatto con l’archetipo del guerriero. Questo ritmo stimola un senso di determinazione, di potere e di perseveranza che aiuta a superare un momento difficile, persino un dolore fisico.
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Articolo di generazionebio.com
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