All’interno del nostro corpo, dal giorno in cui nasciamo a quello in cui concludiamo la nostra esperienza terrena, sette giorni su sette, 24 ore su 24, ha luogo una conversazione nascosta, che influenza le nostre scelte, l’umore e lo stato di salute.
Questa comunicazione costante e ininterrotta coinvolge il nostro cervello, l’intestino e i trilioni di microrganismi che vivono in noi.
L’attenzione sul ruolo che ha l’interazione tra i due più complessi e cruciali sistemi del nostro corpo, il sistema nervoso e l’apparato digerente, è piuttosto recente, ma la materia, da ipotetico mito, si sta trasformando in una realtà biologica fondamentale per comprendere la funzione del nostro organismo.
Emeran Mayer è un gastroenterologo di fama mondiale, studia da quarant’anni le interazioni tra corpo e cervello ed è l’autore di un libro che, con un approccio molto semplice ma preciso, fa luce sulla questione. Mayer nel suo La Comunicazione Mente Pancia, pubblicato da Edizioni Il Punto D’Incontro, paragona il nostro apparato digerente ad un super computer. Grazie agli studi più recenti, infatti, oggi sappiamo che il nostro apparato digerente è molto più di un sistema utile alla trasformazione del cibo. L’intestino è dotato di un sistema nervoso proprio, quello enterico, e per questa ragione oggi viene definito “secondo cervello”. Le cellule immunitarie che si trovano in questo distretto costituiscono la componente maggiore del sistema immunitario. L’intestino è inoltre costellato di cellule endocrine e costituisce anche il più grande deposito di serotonina del nostro corpo.
Intestino e cervello sono collegati tra di loro attraverso dei fasci nervosi, in grado di trasferire le informazioni in entrambe le direzioni, sfruttando canali di comunicazione che utilizzano il flusso sanguigno. A guidare questa comunicazione, che si dipana lungo il nervo vago, è il microbiota, che non solo supporta la digestione dei nutrienti, ma regola anche il metabolismo, elabora le sostanze pericolose, partecipa alla disintossicazione e organizza il controllo del sistema immunitario. I microbi dipendono da molti fattori, a cominciare dai geni, dal microbiota materno, dall’alimentazione, dall’attività cerebrale e dallo stato d’animo. Questo vuol dire che qualcosa che inizia com un’emozione nel cervello influenza l’intestino e i segnali generati dai microbi; segnali che vengono a loro volta ritrasmessi al cervello, rendendo spesso più intenso e prolungato quello stesso stato emotivo.
Si ipotizza, pertanto, che un corretto equilibrio di microbi costituisca un prerequisito per la salute mentale. Se la connessione tra intestino e cervello è alterata, il rischio di sviluppare patologie neurologiche croniche aumenta?
Emeran Mayer cerca di dare una risposta a questo interrogativo, sulla base di scoperte scientifiche recenti basate su questo complesso ma vitale sistema di comunicazione. Sfogliando le pagine di La Comunicazione Mente Pancia si comprende meglio come si svolge la comunicazione tra mente e intestino, quali sono le implicazioni, comprese le risposte somatiche allo stress, che vengono programmate in maniera minuziosa dal cervello. Sembra, secondo il neuroscienziato Jaak Panksepp, che il cervello abbia almeno sette programmi operativi emozionali, che guidano le reazioni del corpo a stimoli innescati da paura, collera, tristezza, allegria, libidine, amore e attenzione materna. Oggi quello attivato da eventi stressanti è certamente il più studiato, ma non è l’unico. Occorre precisare che per stress non si intende solo la pressione del quotidiano o quella causata da specifici traumi; il cervello percepisce come stressanti anche eventi relativi al corpo, come un’infezione, un intervento chirurgico, un’intossicazione alimentare, la carenza di sonno e persino il ciclo mestruale. Uno stress che si può tramandare di generazione in generazione, attraverso il microbiota.
L’intestino raccoglie dei dati sensoriali, di cui solo il 10% raggiunge la consapevolezza e che spesso rientrano nella categoria delle intuizioni, quelle cosiddette sensazioni di pancia che contribuiscono al processo decisionale. Emeran Mayer spiega in maniera semplice cos’è esattamente un sentimento istintivo, qual è la sua base biologica e il ruolo dei segnali in arrivo dall’intestino.
Un lavoro, quello di Meyer, che non si esime dall’illustrare quale sia il ruolo dell’alimentazione, in tutto questo e di fornire i consigli migliori per mantenere elevata la diversità della popolazione microbica nell’intestino, condizione imprescindibile se si intende mantenere uno stato di salute e benessere ottimale. Un libro che, dichiaratamente, si propone lo scopo di far vedere in modo completamente nuovo al lettore il mondo che ha intorno. Riuscendoci brillantemente.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
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