La maggior parte di noi, oggi, passa gran parte della sua giornata in auto, al computer o davanti ad un bancone. Questa abitudine può andare a influenzare alcune aree del nostro corpo e causare stress.
Ad esempio, possono essere colpiti i nostri fianchi, in particolare quel muscolo situato a lato, lungo la regione lombare della colonna vertebrale, accanto al bacino. Si tratta dello psoas, il cosiddetto “muscolo dell’anima”.
Lo psoas è uno dei muscoli più grande del corpo e si trova in un’area dove spesso accumuliamo stress e traumi, che possono influenzare il nostro umore e la nostra visione della vita. Alcune teorie riferiscono che possono essere stimolate sensazioni paralizzanti di paura o visioni malsane che possono danneggiare noi stessi e l’ambiente circostante.
Se la paura viene immagazzinata a quel livello, è possibile anche liberarla. Anzi, è dispensabile farlo, perché restare in uno stato di paura blocca la nostra evoluzione. Non è un caso che oggi sia la politica che la pubblicità sfruttano quell’aspetto biologico dell’uomo definito cervello rettiliano. Si tratta di quella parte più antica del cervello, il tronco cerebrale, responsabile della sopravvivenza primordiale e dell’istinto, che accende la reazione di attacco e fuga.
Sono il nostro stile di vita, i ritmi frenetici in cui siamo immersi, il nostro vivere in modo sedentario a intrappolare lo stress nel nostro sistema e a fare sì che questo si manifesti nei nostro pensieri con ansia e paura.
Quando viviamo uno stato prolungato di stress, possono verificarsi numerose conseguenze:
- riduce la concentrazione e influenza negativamente l’umore
- cambia la struttura della pelle, che perde di luminosità e di idratazione, diventando molto più sensibile
- si riduce il volume delle arterie e aumentano i livelli di glucosio nel sangue
- si riduce l’assorbimento dei nutrienti, con conseguente alterazione del tratto intestinale
- si indebolisce il sistema immunitario
- viene modificato l’equilibrio ormonale e aumenta il cortisolo
- cala la presenza di proteine all’interno dei muscoli
Come anticipato, lo stress tende a immagazzinarsi a livello dello psoas, un muscolo che si trova su entrambi i lati del corpo. Lo psoas è il muscolo che aiuta a sollevare le gambe per camminare ed è al centro della nostra reazione di attacco o fuga in una situazione di stress o quando viviamo un’esperienza dove soccombiamo. Quando si verifica tutto questo, gli ormoni dello stress restano bloccati in quell’area. Questo può portare a molte conseguenze, a partire dall’insonnia, fino ad un indebolimento delle difese immunitarie, oltre che ansia, poco appetito e costante stato di allarme.
E’ ovvio che lo stress si accumula inconsapevolmente, mentre la guarigione del corpo è un processo che deve avere luogo consapevolmente.
Tutto deve nascere da un graduale cambiamento dello stile di vita e la medicina complementare e alternativa possono rappresentare certamente un valido supporto nel trattamento dello stress.
Un’ottima idea può essere quella di prendersi l’impegno di eseguire quotidianamente lo stretching del muscolo psoas.
Questo semplice esercizio è utile per liberarsi gradualmente dalla paura e dall’ansia.
L’importante è che venga eseguito in maniera consapevole.
Il Dr. Marcello Chiapponi mostra in modo molto chiaro, in questo video, come va fatto l’esercizio.
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Articolo di generazionebio.com
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