Il ciclo mestruale è un argomento controverso nella società moderna, un fenomeno che viene vissuto dalla donna in maniera imbarazzata, come un vero e proprio tabù.
La donna, al di là di quelli che possono essere i sintomi correlati alle fluttuazioni ormonali mensili, reagisce con fastidio alle mestruazioni. Si sente stretta nei vestiti poco prima del ciclo, persino sporca appena arrivano le mestruazioni e tende a usare dei tamponi per fare finta che tutto sia normale. Se è vero che l’uso dei tamponi offre una certa libertà di movimento, bisogna considerare quanto questo influisca sulla consapevolezza del proprio ciclo e delle varie fasi che lo costituiscono.
La verità è che oggi sono poche le donne che hanno acquisito un’adeguata consapevolezza in merito al ciclo mestruale e molte, anzi, lo considerano semplicemente un antipatico appuntamento mensile. La società stessa lo stigmatizza, con un conseguente impatto negativo persino sulla femminilità nel suo significato più puro.
Le mestruazioni sono il simbolo naturale della bellezza della donna e della sua energia creatrice, della sua capacità di connettersi con l’universo e di essere in armonia con la natura.
La negazione di tutto questo porta la donna a disconnettersi dal suo grembo ed è da qui che spesso prendono vita la sindrome premestruale e i disturbi dell’apparato genitale femminile.
Riconnettersi consapevolmente al proprio grembo è fondamentale e può risolvere persino un ciclo irregolare, così come i dolori e le tensioni che precedono il ciclo, permettendo alla donna di accettarlo con naturalezza e di integrarlo finalmente nella propria vita, come un appuntamento sacro.
Una delle donne più attive oggi nel tentativo di riportare nell’universo femminile un maggiore consapevolezza di sé è Miranda Gray, autrice di diversi libri sull’argomento e ideatrice della benedizione del grembo, che coinvolge da anni donne provenienti da ogni luogo del pianeta.
Nel suo primo libro Luna Rossa, che si proponeva l’intento di risvegliare la natura femminile, rimettendo la donna in una relazione consapevole con il proprio corpo e con i suoi ritmi, spesso in armonia con il ciclo lunare, Miranda Gray suggerisce un esercizio molto efficace.
Si tratta di una visualizzazione che si può praticare in qualsiasi momento, meglio – ma non necessariamente – se in una stanza buia e tranquilla, illuminata da una candela. Questa atmosfera sarà più utile le prime volte, ma la verità è che la donna è sempre in compagna del suo utero, perciò una volta stabilita la prima connessione, l’esercizio si potrà fare ovunque.
Si comincia con il sedersi in un stanza tranquilla, in una posizione comoda. Si appoggiano in maniera rilassata le mani sul grembo, si chiudono gli occhi e ci si rilassa. A quel punto si immagina che tutte le tensioni e le preoccupazioni della quotidianità scivolino via, attraverso i piedi, venendo risucchiate dalla terra. Questo creerà una certa consapevolezza dei propri piedi. La consapevolezza dovrà allora viaggiare lungo il corpo. Dai piedi, alle gambe, dalle braccia alle mani, dal torace, al volto, fino alle spalle. Respirando, si diventa consapevoli di tutto il corpo. Poi la consapevolezza si sposta sul grembo. Occorre visualizzare l’utero al centro, con le tube di falloppio a lato e le ovaie alle estremità. Prima si concentra l’attenzione su un ovaio e poi sull’altro. Spesso in questa fase si sperimenta una sensazione di calore che aumenta, in tutta la zona.
A questo punto si visualizza il grembo che si allarga lentamente, fino ad avvolgere tutto il corpo. Le tube di falloppio fuoriescono dalle spalle e si estendono come rami attraverso le braccia e portando gli ovuli nelle mani, come frutti. In questa maniera, si permette all’energia del grembo di aumentare dentro di sé, lungo le braccia, fino alle dita facendole scuotere leggermente. E’ come se si diventasse tutt’uno con il grembo. Poi si visualizzano le braccia che si abbassano lentamente, mentre il grembo torna nella sua dimensione normale. Questo è necessario per riconoscere mentalmente la sua presenza. Alla fine di questo, si respira profondamente, si riprende coscienza del resto del corpo e finalmente si aprono gli occhi.
L’ideale sarebbe accompagnare questa visualizzazione con l’ascolto di una traccia neuroacustica studiata con lo scopo di portare beneficio alla salute dell’apparato genitale femminile. Il programma “La Salute Femminile” utilizza la frequenza portante di 50 Hz, che stimola la connessione con la Kundalini ed elimina i blocchi energetici localizzati nel sistema riproduttivo. Questa meditazione, messa a punto dall’Advanced Mind Institute del ricercatore russo LennY Rossolovski è in grado di eliminare la tensione nei giorni più critici, normalizzando il sistema ormonale. E’ indispensabile l’utilizzo delle cuffie, altrimenti il programma non avrà abbastanza efficacia. Per scaricare la traccia, clicca qui. [Avvertenze: l’ascolto è sconsigliato a donne in stato di gravidanza, a minori di 16 anni, a donne affette da epilessia o portatrici di pacemaker]
La visualizzazione, in sinergia con la traccia sonora, riporterà molta tranquillità ma saprà anche risvegliare l’energia creativa della donna, che non ha la sola accezione di mettere al mondo dei figli. Le donne sono capaci di creare in ogni ambito della loro giornata e della loro vita: nell’artigianato, nella musica, nella poesia, nel cucito, nel giardinaggio, ma non solo. La donna consapevole della sua energia sacra femminile porta armonia ovunque vada ed è in grado di ristabilire equilibrio anche nelle relazioni con gli altri, aiutandoli a risolvere i loro problemi o a guarire.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
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