Per quanto sia sempre più diffusa e richiesta dai pazienti, spiegare come funziona davvero la guarigione energetica non è un’operazione facile.
Spesso persino, gli operatori sono piuttosto vaghi in merito, contribuendo a confondere le idee, specialmente in quelle persone che guardano alle tecniche energetiche con estremo scetticismo.
Questi punti chiave potranno servire per uniformare le varie spiegazioni in merito, perché queste caratteristiche sono peculiari di qualunque approccio alla guarigione energetica.
La guarigione va oltre il sintomo
Le tecniche di guarigione energetica si propongono come obiettivo quello di ricercare la causa primaria di una manifestazione sintomatica. Per capirci: un graffio sul braccio è il risultato, non la causa. La causa del graffio è l’urto contro qualcosa che lo ha procurato.
Nello stesso modo, osservando più in profondità qualsiasi disturbo o malattia, si potrà scoprirne la causa nascosta. Un sintomo non compare mai dal nulla.
La guarigione energetica considera la causa di fondo
Da un punto di vista energetico, la chiave per risolvere un sintomo è quella di osservarne la causa di fondo. Attraverso svariate metodologie, la guarigione energetica va a ricercare ciò che è successo a tutti gli effetti, esamina la causa profonda di un disagio. Solo in questa maniera è possibile attuare un cambiamento duraturo.
La guarigione energetica è un cambio di prospettiva
Detto in maniera semplice, la guarigione energetica ha a che fare con l’approccio e la direzione che abbiamo nella vita e consiste nel reindirizzarlo leggermente, affinché si verifichino futuri cambiamenti positivi e importanti.
Immaginiamo di arrivare da una certa direzione. Senza cambiare nulla, vedere il futuro è semplice: è costituito da una linea retta. E’ facile vedere come andranno le cose. Il futuro è un proseguimento di quella linea e ciò che è già successo, tornerà ad accadere di nuovo. L’obiettivo della guarigione energetica è invece di compiere una trasformazione e spostare quella linea retta da 2 a 90°. Questo stimola un cambio di direzione ed è qui che si vedranno i grossi cambiamenti. Anche un piccolo spostamento di 2°, con il tempo, porta ad una nuova direzione e ad un nuovo percorso.
La guarigione energetica non prevede un cambiamento improvviso
Se per qualcuno questo può creare remore, perché si tende a volere dei risultati immediati, è questa peculiarità che rende la guarigione energetica così potente.
Tutto sta nel cessare di osservare la posizione attuale cercando un cambiamento immediato, ma nel concentrarsi sulla dinamica di fondo.
Subito dopo una seduta di terapia energetica può sembrare che poco sia cambiato. Il mondo conserverà ancora il suo aspetto. Ma con un po’ di pazienza, ci si ritroverà in un posto completamente diverso. E più piacevole. Con un benessere ritrovato.
Tutto sta nel non limitarsi a credere, ma nel passare all’azione e provare.
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Articolo di generazionebio.com
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Foto di Andre Moura
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