Si sbucciano un ginocchio al parco e la mamma corre a confortalo; prima che si addormentino sussurrano loro una dolce ninna nanna.
Ma essere una mamma amorevole significa anche molto altro e ha anche un forte impatto sulla dimensione del cervello del bambino.
Proprio così!
Secondo alcuni neurologi, la differenza evidente che si nota tra i due cervelli mostrati nell’immagine ha come causa principale il modo in cui i due bambini sono stati trattati dalle rispettive madri. L’immagine riporta la scansione del cervello di due bimbi dell’età di tre anni. Il cervello a sinistra è molto più grande, mostra meno macchie e zone meno scure rispetto all’altro.
Il cervello più piccolo appartiene ad un bambino che è stato vittima di abusi e di un grave abbandono.
Il cervello dei neonati cresce e si sviluppa attraverso l’interazione con l’ambiente esterno ed è al suo interno che impara a funzionare. Quando un bambino strilla per avere cibo e conforto, sta rafforzando i percorsi neuronali che aiutano ad imparare come soddisfare le proprie esigenze, sia da un punto di vista emotivo che fisico. I bambini che non ricevono attenzioni quando piangono e quelli che subiscono degli abusi quando lo fanno impareranno lezioni differenti.
I percorsi neuronali che si sviluppano e si rafforzano in condizioni negative preparano i bambini ad affrontare questo ambiente negativo e la loro capacità di reagire dando amore e gentilezza potrebbe risultare compromesso.
Secondo la ricerca che ha accompagnato l’immagine dei due cervelli, quello del bambino a destra è mancante di alcune aree fondamentali che invece sono presenti in quello di sinistra.
Le conseguenze di questo deficit sono importanti: il bambino di sinistra, con il cervello più grande, sarà più intelligente e avrà maggiori probabilità di sviluppare l’abilità sociale di entrare in empatia con gli altri.
Uno stato di severo abbandono può avere conseguenze devastanti. L’estrema mancanza di stimoli può portare ad un minor numero di percorsi neuronali disponibili per l’apprendimento.
La mancata opportunità di formare un attaccamento con un essere umano amorevole durante l’infanzia, può portare questi bambini ad avere gravi difficoltà nel formare relazioni significative con gli altri. Alcuni studi hanno anche rilevato il tempo può giocare a favore di quei bambini adottati in tenera età, che hanno mostrato un recupero maggiore rispetto ai bambini adottati più avanti.
Secondo la ricerca, il bambino che mostra il cervello più piccolo, avrà più probabilità di diventre dipendente dalle droghe, di essere coinvolto in crimini violenti, di restare disoccupato e dipendere dai sussidi statali. Inoltre, avrà maggiori probabilità di sviluppare gravi problemi di salute mentale.
Inoltre:
- la minor crescita nell’emisfero sinistro può sfociare in depressione
- una iper stimolazione del sistema limbico pone le basi per i disturbi di panico e per il disordine da stress post-traumatico
- la minor crescita dell’ippocampo e anomalie limbiche possono aumentare il rischio di disturbi dissociativi e deficit della memoria
- un disturbo della lateralità, ovvero la mancata connessione equilibrata dei due emisferi cerebrali, è stata associata a sintomi dell’iperattività e del deficit dell’attenzione.
Un bambino in queste condizioni, se non viene trattato in maniera adeguata nei primi due anni di vita, può vedere compromesso in modo importante il proprio sviluppo. Persino i geni coinvolti nei diversi aspetti della funzione cerebrale possono non funzionare.
Sembra inoltre che le conseguenze siano più gravi se la responsabile dell’abbondono è la madre. Inoltre, è stato messo in rilievo come questo ciclo di abbandono tenda a ripetersi: chi è stato trascurato dalla madre, avrà la tendenza a comportarsi nello stesso modo con i propri figli.
Questo è da mettere in relazione con la ricerca che ha messo in evidenza che i bambini che ricevono amore e affetto dalle madri nei primi anni di vita sono più intelligenti e imparano più facilmente. I bambini in età scolare le cui madri li hanno accuditi e amati nei primi anni di vita mostrano un ippocampo più grande. Questa area del cervello è la chiave dell’apprendimento, della memoria e della risposta allo stress.
Quando invece i bambini vivono continuamente delle esperienze negative, possono sviluppare problemi comportamentali ed emotivi, oltre che difficoltà di apprendimento. Caratteristiche che possono persistere anche tutta la vita, in assenza di interventi mirati. Più l’intervento è precoce, prima è possibile recuperare.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Proceedings of The National Academy of Sciences ed è stata condotta presso la Washington University School of Medicine di St. Louis negli Stati Uniti.
I genitori di un bambino adottato potranno quindi valutare più che mai la possibilità di chiedere aiuto in questo senso. La Medicina Esogetica lavora in maniera non invasiva e assai efficace sui traumi dell’infanzia, oltre a intervenire con successo sulle aree del cervello che li hanno registrati, come l’amigdala, l’ippocampo e il corpo calloso. Stimolando con la luce colorata queste zone cerebrali, è possibile rimuovere il ricordo traumatico e ripristinare lo sviluppo corretto del bambino, prevenendo la comparsa di ulteriori disturbi nella sua vita adulta.
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Articolo di generazionebio.com
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