Cos’è la congiuntivite? E’ capitato più o meno a tutti di avere questa infezione della mucosa, almeno una volta nella vita. Spesso colpisce entrambi gli occhi contemporaneamente e le cause possono essere molteplici.
Si manifesta un’infiammazione della congiuntiva, la membrana che riveste la palpebra interna e il bulbo oculare.
Da un punto di vista strettamente fisico, la congiuntivite può essere di tipo batterico o virale. I batteri possono provenire dalla pelle o dal tratto respiratorio, oppure dal contagio da parte di un’altra persona. Il virus è invece spesso associato alla comune influenza.
La congiuntivite può anche essere prodotta dalla clamidia, oppure da allergie come asma, eczema oppure da una reazione causata dal fumo del tabacco o dal cloro della piscina.
Come detto, la congiuntivite colpisce quasi sempre entrambi gli occhi, causando la sensazione di avere della sabbia dentro e secrezioni fastidiose.
I sintomi tipici sono tre: risulta difficile aprire gli occhi, perché le ciglia hanno assorbito le secrezioni dell’occhio; si gonfiano le palpebre; gli occhi si arrossano.
In genere, la vista non viene compromessa da questo disturbo.
Quando la congiuntivite è batterica si tratta in genere con degli antibiotici ed è possibile anche pulire gli occhi con del cotone imbevuto di acqua fredda, fatta precedentemente bollire. Normalmente, in 5 giorni si risolve. La congiuntivite virale non ha un trattamento indicato: è sufficiente mantenere un’igiene oculare rigorosa, lubrificare con impacchi freddi e aspettare che l’influenza esaurisca il suo corso.
Dei rimedi naturali molto efficaci per accompagnare i sintomi della congiuntivite sono la camomilla e il finocchio, con cui si possono fare dei benefici impacchi. Si può preparare un infuso di camomilla, lasciarlo raffreddare e poi idratare gli occhi con un batuffolo di cotone imbevuto. Lo stesso vale per il finocchio, di cui vanno usati i semi per preparare l’infuso.
Dal momento che non siamo però solo composti di materia, affrontare la manifestazione con la consapevolezza del suo significato emozionale e biologico fornirà uno strumento ulteriore per risolvere più rapidamente i sintomi.
Da un punto di vista emotivo, si riconduce la congiuntivite alla visione di qualcosa di estremamente spaventoso. La paura che si ripresenti la stessa scena comporta questa manifestazione fisica, che rappresenta il rifiuto inconscio di vedere qualcosa di doloroso. Da qui l’esigenza di ripulire l’occhio dalla sporcizia di cui è stato testimone e che fa bruciare di rabbia. Questa emozione inconscia fa anche lacrimare l’occhio, che virtualmente piange per liberarsi dal dolore provocato. E’ come se la persona che viene colpita dalla congiuntivite preferisse essere temporaneamente cieca, per non vedere ciò che la fa soffrire.
Sarà allora utile analizzare la situazione e prendersi del tempo per contemplarla e accettarla. La congiuntivite passerà molto più in fretta.
Da un punto di vista biologico, la congiuntivite non viene considerata sotto diverse forme, ma si richiama ad un evento di separazione visiva. Il foglietto embrionale di riferimento è l’ectoderma. Il conflitto è appunto di separazione visiva, ha a che fare con l’avere perso di vista qualcuno mentre si dorme o si hanno gli occhi chiusi. In fase attiva la congiuntiva si ulcera e, quando il conflitto è superato, questa viene ricostruita, momento in cui compaiono secrezione, rossore, gonfiore e dolore.
ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE UFFICIALE SU TELEGRAM PER RICEVERE E LEGGERE RAPIDAMENTE TUTTI I NUOVI ARTICOLI
Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto di Freepik
Copyright – Se non diversamente specificato, tutti i contenuti di questo sito sono © GenerazioneBio.com/Tutti i diritti riservati – I dettagli per l’utilizzo di materiali di questo sito si possono trovare nelle Note Legali.