Generazione Bio | Monica Vadi
  • Chi sono
  • Esogetica
    • Cromopuntura
    • Diagnosi energetica
  • Meditazioni
  • Corsi
  • Libri
  • Podcast
  • Blog
  • Contatti
Notizie

La tecnica per tornare rapidamente di buonumore basata sulle neuroscienze

di Generazione Bio 27 Marzo 2017
di Generazione Bio 27 Marzo 2017
0FacebookTwitterWhatsappTelegramEmail
1k

Tutti noi abbiamo dei momenti in cui delle nuvole ci oscurano, senza un motivo ben preciso. A tale proposito, il neuroscienziato Alex Korb, autore di The Upward Spiral: Using Neuroscience to Reverse the Course of Depression, One Small Change at a Time, propone delle piccole strategie per scacciare le nubi e far tornare il sole. Il tutto strettamente correlato alle neuroscienze.

Richiamare l’attenzione del cervello

Il cervello sa come farci stare bene. Se ad esempio stiamo provando senso di colpa o vergogna, può essere che il nostro cervello stia cercando – senza risultato – di attivare il centro della ricompensa. Cosa significa?

Secondo Korb, nonostante le loro differenze, orgoglio, vergogna e senso di colpa attivano tutti dei sistemi neurali simili, tra cui la corteccia prefrontale dorsomediale, l’amigdala, l’insula e il nucleo accumbens. Ciò spiega perché ci troviamo così spesso a provare certe sensazioni: queste stanno attivando il centro di ricompensa del cervello.

Lo stesso può succedere quando non riusciamo a smettere di preoccuparci. Korb sostiene che la preoccupazione stimola la corteccia prefrontale mediale e abbassa l’attività dell’amigdala, contribuendo così a mantenere intatti sistema limbico ed emozioni. La sua teoria, in pratica, si basa sull’idea che, benché la preoccupazione sia vista come inutile, il cervello la codifichi come la strategia migliore da attuare quando si è in ansia.

C’è da chiedersi allora come si può fare per trasformare questa piccola danza distruttiva in qualcosa di positivo. Korb suggerisce di domandarsi

Per cosa provo gratitudine?

La ragione è strettamente chimica: l’effetto potente della gratitudine è quello di aumentare il rilascio della serotonina. Se ci concentriamo sulle cose per cui siamo grati, allora l’attenzione passa agli aspetti positivi della nostra vita. Questo semplice atto stimola la produzione di serotonina nella corteccia cingolata anteriore e la situazione migliora.

Definire le emozioni che proviamo

Le neuroscienze mettono in rilievo come sia importante dare un nome preciso all’emozione che ci tormenta. Occorre essere specifici: si tratta di rabbia, di stress, di tristezza, di solitudine?

David Rock, autore del libro Your Brain at Work: Strategies for Overcoming Distraction, Regainin Focus, and Working Smarter All Day Long, spiega che per ridurre il sovraccarico emotivo, è necessario utilizzare poche parole per descrivere un’emozione e, idealmente, usare un linguaggio simbolico, ovvero delle metafore indirette che semplifichino l’esperienza che stiamo vivendo. Questo permette di attivare la corteccia prefrontale, riducendo così l’attività eccessiva nel sistema limbico. In pratica, basta descrivere l’emozione in una sola parola, al massimo due, per ridurne l’impatto.

Siamo noi a decidere

Quando siamo preoccupati e ansiosi, possiamo fare una cosa: prendere una decisione a proposito della situazione che ci mette sotto pressione. Non deve essere per forza la decisione perfetta. E’ sufficiente che sia abbastanza buona da attivare le aree prefrontali più dorsolaterali del cervello. Questo aiuta a sentirsi maggiormente in controllo. Una scelta consapevole causa dei cambiamenti nei circuiti dell’attenzione e aumenta l’attività di ricompensa della dopamina. Inoltre, quando prendiamo delle decisioni, creiamo delle intenzioni e definiamo degli obiettivi: tutto questo appartiene agli stessi circuiti neurali e impegna la corteccia prefrontale in modo positivo, riducendo preoccupazione e ansia. Prendere delle decisioni aiuta anche ad equilibrare l’attività dello striato, che generalmente ci spinge verso impulsi e abitudini negativi. Infine, prendere una decisione cambia anche la percezione del mondo, stimola la risoluzione di problemi e calma il sistema limbico.

La cosa fondamentale è che la decisione sia consapevole.

Il potere del contatto fisico

Un abbraccio particolarmente lungo, stimola il rilascio di ossitocina, che riduce l’attività dell’amigdala. Ma funziona anche stringere una mano o ricevere una pacca sulla spalla.

Uno studio ha messo in rilievo come i soggetti la cui mano veniva stretta da quella del partner, sperimentavano una riduzione dell’ansia. In questo frangente, si verifica infatti una riduzione dell’attivazione della corteccia cingolata anteriore e della corteccia prefrontale dorsolaterale, ovvero in quelle aree legate al dolore e alla preoccupazione.

Anche un massaggio comporta dei benefici in questo senso, perché stimola il rilascio dell’ossitocina e riduce gli ormoni dello stress, oltre ad aumentare i livelli di dopamina.

Il valore del contatto fisico, quindi, non va sottovalutato quando si è di cattivo umore.

Queste strategie sono utili per tutti, perché non esiste nessuno che sia costantemente di buon umore. Nelle giornate tempestose, dunque, vale la pena metterle in pratica per far ritornare rapidamente il sereno.

ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE UFFICIALE SU TELEGRAM PER RICEVERE E LEGGERE RAPIDAMENTE TUTTI I NUOVI ARTICOLI

Fonte

Articolo di generazionebio.com
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Foto di Freepik

Copyright – Se non diversamente specificato, tutti i contenuti di questo sito sono © GenerazioneBio.com/Tutti i diritti riservati – I dettagli per l’utilizzo di materiali di questo sito si possono trovare nelle Note Legali.


0 FacebookTwitterWhatsappTelegramEmail
Generazione Bio
Generazione Bio

Generazione Bio è uno spazio web dedicato alla salute e al benessere naturale. Ci occupiamo di Cromopuntura, Musicoterapia, Naturopatia, Tecniche Energetiche, Alimentazione Naturale, ed Evoluzione Personale.

Potrebbero interessarti anche

Come accompagnare e superare i sintomi di depurazione energetica in corso

1 Dicembre 2022

L’Universo è sempre dalla nostra parte, a patto che si agisca nella...

15 Novembre 2022

Il migliore indicatore di crescita spirituale è l’onestà

11 Novembre 2022

La vita è molto più di un insieme di coincidenze casuali

10 Novembre 2022

Accumulare grandi somme di denaro senza uno scopo espone al rischio di...

9 Novembre 2022

Uno studio evidenza come sia cambiata la personalità degli individui dopo la...

8 Novembre 2022

Voler salvare a tutti i costi gli altri significa intralciare il loro...

7 Novembre 2022

Anche la caduta più rovinosa è un’opportunità per l’anima di fare un...

4 Novembre 2022

Come ottenere da una sedia vuota la soluzione ai nostri problemi

3 Novembre 2022

Le implicazioni spirituali della somministrazione dei farmaci di nuova generazione

3 Novembre 2022

Chi sono

Chi sono

Monica Vadi

Esperta in Cromopuntura secondo Peter Mandel
Specializzata in lettura e analisi ETD
Health Coach

Ultimi articoli

  • Come accompagnare e superare i sintomi di depurazione energetica in corso

    1 Dicembre 2022
  • L’Universo è sempre dalla nostra parte, a patto che si agisca nella vita con impegno

    15 Novembre 2022
  • Il migliore indicatore di crescita spirituale è l’onestà

    11 Novembre 2022
  • La vita è molto più di un insieme di coincidenze casuali

    10 Novembre 2022
  • Accumulare grandi somme di denaro senza uno scopo espone al rischio di perdite

    9 Novembre 2022
vai al sito macrolibrarsi
Acquista Online su IlGiardinodeiLibri.it
Copyrighted.com Registered & Protected 
SASA-KADX-DGTA-UDZH
Privacy Policy
Cookie Policy
NOTE LEGALI
  • Facebook
  • Instagram
  • Youtube
  • Email
  • Whatsapp
  • Telegram

@2022 - Tutti i diritti riservati. Generazione Bio di Vadi Monica - P.Iva 02430050035

Generazione Bio | Monica Vadi
  • Chi sono
  • Esogetica
    • Cromopuntura
    • Diagnosi energetica
  • Meditazioni
  • Corsi
  • Libri
  • Podcast
  • Blog
  • Contatti

Shopping Cart

Close

Nessun prodotto nel carrello.

Close