L’impronta che riceviamo nel grembo materno è la base del nostro modo di vivere la vita. Quando siamo in grado di fare luce su questa impronta, la nostra vita subisce letteralmente una rivoluzione ed è come se rinascessimo un’altra volta.
Chi vuole cambiare il mondo, deve prima pensare di guarire il grembo delle donne. Senza questo passaggio, il sacro potere del femminile rimane solo uno slogan. Ma c’è molto di più, dietro tutto questo, perché davvero oggi le donne incarnano quella antica verità spirituale che ha il potere di creare un mondo nuovo, oltre che la vita.
Quando eravamo nel suo grembo, il sangue di nostra madre è diventato il nostro, il cibo assunto da lei si è trasformato nel nostro nutrimento. I suoi pensieri, i suoi traumi, i suoi dolori fisici sono diventati i nostri, infusi direttamente attraverso il grembo dentro cui siamo stati concepiti e nel quale ci siamo sviluppati.
Se non decidiamo in maniera attiva di rinascere a noi stessi, continueremo dunque a vivere nel dolore di nostra madre per il resto della vita, perpetuando quei traumi che lei e i suoi predecessori hanno vissuto. Queste ferite vengono codificare e incise direttamente nei nostri geni, diventando la nostra impronta epigenetica.
Tutto questo non sorprende più, oggi. C’è una nuova branca emergente della scienza che ipotizza che ciò che noi siamo sotto ogni punto di vista – spirituale, relazionale, biologico ed epigenetico – è ampiamente determinato dalle condizioni che abbiamo vissuto durante il periodo gestazionale, a partire dal momento stesso del concepimento.
Mentre ci troviamo nel ventre materno, assorbiamo un’infinità di informazioni energetiche e biochimiche, che influenzano lo sviluppo della nostra personalità, la nostra biologia e persino il nostro comportamento. E’ come se ognuno di noi diventasse una rete vivente di ricordi.
L’epigenetica ha dimostrato come gli stress emotivi vissuti dalla madre e le tossine cui si è esposta ci predispongono ad ogni genere di disturbo immaginabile: diabate, cancro, malattie cardiache, autismo, schizofrenia, asma, malattie autoimmuni e molto altro. Ma, aldilà dell’eredità fisica, l’impronta emotiva che riceviamo nel grembo sta alla base del nostro sviluppo a livello psicologico.
E’ stato dimostrato che i figli dei sopravvissuti all’olocausto hanno manifestato un aumento della sensibilità allo stress, a causa dell’esposizione di elevati livelli di ormoni dello stress mentre si trovavano nel ventre materno. Un’altra ricerca ha messo in luce come le donne in stato interessante presenti a New York durante gli attacchi alle torri gemelle abbiano trasferito ai loro figli i marcatori del disturbo da stress post traumatico.
Le ricerche dello psichiatra Thomas Verny hanno evidenziato come l’esposizione a stress fisici ed emotivi mentre si è nel ventre materno sia associata ai disturbi della personalità e del comportamento nella vita adulta. Centinaia di altri studi vanno nella stessa direzione.
E’ dunque tempo di guarire.
Se il grembo materno fosse impregnato di amore, gioia e felicità, saremmo tutti esseri portati naturalmente verso questi stessi sentimenti. Al contrario, se nel ventre si percepisce un clima di dolore, paura e isolamento, nasceranno bambini traumatizzati e dalla salute assai fragile, che da adulti rimetteranno inconsapevolmente in scena gli stessi traumi della madre.
Spesso non siamo nemmeno consapevoli delle sensazioni che ha provato nostra madre quando eravamo nella sua pancia. Forse non ne era consapevole nemmeno lei. E’ così che continuiamo a vivere in questo campo vibrazionale, replicando costantemente gli stessi schemi, di generazione in generazione.
Ecco perché diventa così importante oggi, per mettere fine a questo processo, passare all’azione e riequilibrare l’esperienza prenatale di ciascuno di noi, specialmente le future mamme. Se le madri del futuro daranno vita alle prossime generazioni, occorre guarire la loro linea ancestrale, guarendo l’impronta genetica e karmica.
Come si può fare tutto questo? Attraverso le terapie prenatali, ataviche e karmiche.
La Medicina Esogetica di Peter Mandel ha messo a punto una metodologia rivoluzionaria ed efficace, che si propone proprio questi obiettivi. Attraverso la cromopuntura, la terapia induttiva, i cristalli olografici e numerosi altri strumenti, si vanno a stimolare punti riflessi specifici sulla cute sfruttando un approccio vibrazionale, capace, con un percorso mirato e individuale, di riportare equilibrio e guarigione dai traumi prenatali e trans-generazionali. Una metodologia che coniuga le conoscenze della saggezza antica e le più recenti scoperte della fisica quantistica e che si propone di contribuire al cambiamento del paradigma attuale e di riportare le persone su quello che è il loro percorso di vita.
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Articolo di generazionebio.com
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