Capita a tutti di farlo, apertamente o talvolta in segreto: criticare gli altri.
Un’amica ci racconta di avere acquistato una nuova auto e noi pensiamo che con il suo stipendio non se la può permettere, che è un’irresponsabile.
Il nostro partner abbandona i piatti sporchi nel lavandino per uscire con gli amici e pensiamo a quanto sia pigro e ci faccia andare fuori di testa!
Ma non basta, perché critichiamo il collega cervellotico al lavoro, il vicino ficcanaso, l’amico egocentrico.
Qual è il significato di tutto questo?
Siamo circondati da persone orrende? La società è ormai allo sbando?
No.
Forse tutte queste critiche sono l’indizio di qualcosa di molto più profondo che riguarda noi stessi.
In ogni situazione, il nostro rapporto con gli altri mette in primo piano qualcosa che siamo noi a dover imparare per primi. Quando giudichiamo gli altri, significa che è stato premuto un tasto che proietta su di loro i nostri sentimenti. In sostanza, accusiamo gli altri di quelle cose che noi stessi rifiutiamo o rinneghiamo.
Spesso si tratta della paura del rifiuto e risale probabilmente ad esperienze infantili. Probabilmente siamo consapevoli di questa paura, ma non l’abbiamo ancora metabolizzata. In altri casi, rifiutiamo di affrontare il problema. A livello inconscio, però, anche se la rinneghiamo, quella paura è lì e cercherà sempre delle opportunità per manifestarsi, allo scopo di essere risolta. Quindi, finché questo non succederà, entreremo in contatto con persone che innescheranno questa paura o quell’emozione ancora non accettata dentro di noi.
Quando non riusciamo ad accettare e a riconoscere quei sentimenti dentro di noi, vuol dire che in fondo non ci vogliamo così bene. Purtroppo, finché non ameremo noi stessi, non saremo in grado di sentirci in pace con il mondo circostante. Troveremo sempre qualcosa di cui lamentarci e le persone nella nostra vita saranno sempre imperfette, perché noi stessi ci sentiamo così.
Quando finalmente siamo in grado di compiere questo passo fondamentale, la nostra vita cambia radicalmente. Si trasforma.
I problemi che si manifestano all’esterno vanno sempre ricercati dentro di noi, perché lì giace sempre la loro causa più profonda.
Quando guardiamo dentro di noi, smettiamo di vedere qualcosa di sbagliato negli altri. Smettiamo di essere sempre in uno stato di allerta e abbandoniamo i giudizi.
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Articolo di generazionebio.com
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