Negli ultimi decenni il calcio è sempre stato associato alla salute delle ossa. Da lì le raccomandazioni di bere latte e di assumere integratori per avere ossa e denti forti. In contemporanea, però, è aumentata l’incidenza dell’osteoporosi, in maniera più che mai allarmante.
Oggi sempre più studi confermano che il calcio è il principale responsabile della maggior parte delle infiammazioni. Rientrano in questa categoria tutti quei disturbi che hanno un nome che termina con -ite.
Ad esempio, la colite (infiammazione del colon), la sinusite (infiammazione dei seni nasali e mascellari), la bronchite (infiammazione dei bronchi), l’artrite (infiammazione delle articolazioni) e l’epatite (infiammazione del fegato).
Assorbimento del calcio
Uno studio della durata di 12 anni ha monitorato circa 78000 infermieri e ha rilevato che più latte vaccino veniva consumato e più si alzava il tasso di fratture ossee. Guarda caso, nei paesi dove il consumo di prodotti derivati dal latte è più basso, è decisamente inferiore anche il tasso di fratture ossee.
Il fatto è che assumere calcio dal cibo o attraverso degli integratori allo scopo di avere ossa forti non è sufficiente. I fattori che influenzano l’assunzione del calcio e il suo corretto deposito nelle ossa. In alcuni casi può verificarsi un cattivo assorbimento e un deposito di calcio altrove.
Il 98% del calcio si trova nelle ossa, l’1% nei denti e il rimanente 1% in altri tessuti. Se il calcio anziché nelle ossa si deposita altrove, possono sopraggiungere alcune spiacevoli conseguenze:
- ossa fragili (osteoporosi)
- indurimento delle arterie (arteriosclerosi)
- calcificazione nel cervello (calcificazione intracranica)
- calcificazioni nel fegato e nei reni (calcoli)
- calcificazioni nelle articolazioni (artrite e gotta)
Cosa rende tossico il calcio
La questione legata alla tossicità del calcio è molto complessa e non si tratta soltanto di un sovradosaggio, sia che la fonte derivi dagli alimenti o dagli integratori. A giocare un ruolo importante nell’assorbimento del calcio nelle ossa può anche essere la condizione nutrizionale del soggetto.
È indispensabile considerare alcune cose.
- Co-fattori nutrizionali: sono molti altri i minerali che concorrono al mantenimento di ossa sane, come il magnesio, il boro, il manganese, il rame, il silicio e il fosforo
- Il calcio richiede le vitamina A, C, D e K per essere metabolizzato in maniera corretta
- Un elevato consumo di proteine animali e di latticini può portare a sangue acido e alla perdita conseguente di calcio
- Un elevato apporto di grassi e gli additivi artificiali presenti nel cibo industriale inibiscono l’assorbimento del calcio
- Farmaci assunti a lungo termine e stress impoveriscono l’organismo dei vari minerali necessari per l’assorbimento del calcio. Lo stesso vale per un’assunzione eccessiva di sale e zucchero.
Il ruolo del magnesio
Il magnesio è un cofattore chiave in più di 300 reazioni biochimiche stimolate dagli enzimi ed è un minerale fondamentale per centinaia di funzioni nel corpo. Essendo così tante, è impossibile elencarle, ma basti immaginare che quando il livello di magnesio diminuisce, tutte queste funzioni vanno fuori controllo.
Purtroppo, pochi si rendono conto che la maggior parte dei fattori che contribuiscono alla tossicità del calcio contribuiscono anche all’impoverimento del magnesio. Una delle principali funzioni del magnesio è di assorbire il calcio e renderlo disponibile per la formazione dell’osso sano. In assenza di magnesio, il calcio viene male assorbito e va così a depositarsi altrove, causando le varie calcificazioni elencate.
Il rapporto alimentare calcio-magnesio dovrebbe essere di 1:1. Purtroppo, però, le tossine ambientali causano una perdita di magnesio e spesso una dieta media offre un apporto di 10:1, dove 10 è il calcio e 1 è il magnesio!
Il rapporto ideale di 1:1 non deve derivare solo dagli integratori, ma da una combinazione di alimentazione, acqua e integratori. Alcuni soggetti devono assumere magnesio in quantità doppia rispetto al calcio, per rimediare ai danni dell’accumulo di quest’ultimo in altri tessuti del corpo.
Così come il calcio causa infiammazione, il magnesio è un agente antinfiammatorio. Viene assorbito molto bene da legumi, cereali integrali, verdure a foglia verde, avocado, semi e noci (specialmente mandorle). Il magnesio è l’elemento centrale della clorofilla, la sostanza che dona alle piante il loro inconfondibile colore verde. Quindi, gli alimenti vegetali a foglia verde rappresentano un’ottima fonte di magnesio.
È ovvio che ciascun soggetto è diverso da un altro e avrà necessità differenti di integrazione di magnesio; è però bene precisare che, in questo caso, non vi sono pericoli di eccesso perché l’organismo è in grado di espellere quello in surplus.
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Articolo di generazionebio.com
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