È ormai noto ai più che la luce ha un’influenza profonda sull’umore e sulla fisiologia. Questo non vale solo per noi esseri umani, ma anche per le piante, che se ne nutrono e ne traggono sostentamento.
Difficilmente, però, pensiamo alla luce come ad una parte integrante di una dieta. Eppure, questa ha un apporto nutrizionale molto importante per il corpo, la mente e lo spirito.
L’evoluzione dell’uomo non avviene in casa, a contatto con la luce artificiale; la nostra biologia si sviluppa in armonia con i cicli del sole, della luna e delle stagioni. Nel tempo, siamo stati così riforniti di un orologio interno, in grado di stare al passo con questi cicli. Piante, animali, microbi e ogni organismo vivente hanno un proprio ritmo circadiano, influenzato principalmente dalla luce.
Negli esseri umani è la ghiandola pineale, all’interno del sistema ormonale, che permette di tradurre la luce o il buio in un processo biologico interno. Questo avviene tramite la produzione di melatonina, che deriva dalla serotonina. La relazione tra sonno, melatonina e serotonina ha un impatto molto profondo su umore, depressione, creatività, chiarezza mentale e altri importantissimi aspetti della salute. Le persone sono molto più ottimiste in una giornata di sole, mentre passeggiano al mercato, che dopo un’esposizione prolungata a giornate nuvolose.
Il Dr. John Ott, autore del libro Health and Light, scoprì che sostituendo le lampadine a incandescenza con quelle fluorescenti, le piante modificavano il loro schema di crescita. Questa scoperta lo stimolò ad iniziare a testare gli effetti della luce sugli animali, scoprendo che anche questi sono influenzati da diversi tipi di luce.
Prima che la luce elettrica fosse inventata, si usava il fuoco come illuminazione dopo il tramonto. Questa forma di luce rossa e calda non interrompe i nostri ritmi circadiani e la produzione di melatonina come le lampadine di luce artificiale e i monitor dei computer. Non solo queste forme di luce inibiscono la produzione di melatonina e interferiscono con la qualità del sonno, ma molte non emettono lo spettro completo di luce che fornisce il sole.
Aldilà di questo, raramente l’utilizzo della luce interna corrisponde ai cicli del sole con cui si sono evoluti i nostri ritmi circadiani per millenni. La luce blu è quella maggiormente incriminata, perché interferisce con la produzione di melatonina e con il sonno ed è la luce emessa da televisori, computer e telefoni cellulari. Così, se passiamo del tempo dopo il tramonto davanti a questi dispositivi non c’è da stupirsi se compariranno un serie di disturbi correlati.
Il calore del sole sulla nostra pelle in generale ci rende felici e più aree del corpo esponiamo, più vitamina D viene prodotta. A contribuire a questo è la luce UVB. La vitamina D ha un ruolo determinante sulla salute delle ossa, ma anche sul cancro, le malattie cardiache, il diabete, i disturbi autoimmuni e molto altro. Le creme solari con cui ci cospargiamo il corpo possono danneggiare le barriere coralline e inibiscono la produzione di vitamina D.
La luce non è solo quella porzione di energia elettromagnetica che l’occhio è in grado di percepire, ma si estende oltre il visibile. Questo campo energetico ci influenza a livello conscio ma anche inconscio. Del resto, noi esseri umani siamo esseri di luce, con un corpo materiale e un corpo energetico. Per questo il nostro rapporto con la luce è di fondamentale importanza.
È affascinante pensare che il nostro corpo fisico sia regolato e informato dalla luce. Non c’è nulla che sia in grado di informare dare forma e regolare il corpo fisico nell’universo intorno a noi. Gli studi in merito sono solo all’inizio e in maniera molto fluida permettono di rompere i confini tra scienza e spiritualità.
Portare l’inconsapevole a livello consapevole è lo scopo spirituale della nostra crescita. Allora guardiamo in quanti modi luce e ombra possono influenzarci. Quando ci sentiamo tristi, apriamo una finestra e lasciamo penetrare i raggi del sole. Oppure usciamo a fare due passi. Se piove, utilizziamo una lampadina a spettro pieno per migliorare il nostro umore. Utilizziamo una delle tante applicazioni a disposizione per filtrare la luce blu dei dispositivi elettronici, migliorando così la qualità del sonno.
Ciascuno di noi è in grado di trovare un modo creativo per sfruttare la luce positivamente. Basta essere consapevoli del suo ruolo per cambiare atteggiamento e godersi molto di più gli effetti benefici del sole, ad esempio.
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Articolo di generazionebio.com
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