Il potenziale di guarigione dell’essere umano si espande ben oltre la nostra comprensione. Tutte le culture e i loro sistemi di credenze spirituali ne sono la prova. A volte capita di confrontarsi con delle condizioni che sembrano non rispondere né alle cure tradizionali, né a quelle alternative. Si comincia quindi ad esplorare altre realtà, come le meditazione e lo sciamanesimo. Ed è lì che succede di incontrare esempi affascinanti di persone che hanno superato malattie considerate incurabili, grazie alla determinazione e alla mente aperta. Quando si inizia un viaggio interiore attraverso il silenzio e la meditazione, siamo in grado di risvegliare una forza di guarigione primordiale che abbiamo dentro di noi, che è dormiente ma aspetta solo di essere riattivata.
È diventata celebre la storia di Mitchell, un ragazzo di 21 anni a cui i medici avevano annunciato l’amputazione della gamba, colpita da distrofia simpatica complessa. Senza arrendersi, il giovane si mise in contatto con un guaritore cresciuto nella tradizione mistica ebraica, la Kabbalah, il quale utilizzava energia, ipnosi, canto e preghiera per eseguire diverse guarigioni, che sono diventate oggetto di studio presso la UCLA. Attraverso la conduzione verso stati alterati di coscienza, meditazione, visualizzazione e l’utilizzo dell’energia, il giovane ha sciolto i suoi sistemi di credenze, che erano le cause del blocco alla sua guarigione. Dopo due anni, il ragazzo è tornato a camminare, scongiurando l’amputazione e guarendo completamente.
Tutto questo succede perché viene stimolata una trasformazione spirituale, che porta all’esplorazione di regni che si trovano oltre la percezione fisica.
Diversi mesi di pratica meditativa costante e quotidiana possono stimolare dei cambiamenti nella consapevolezza. In questi momenti, la coscienza generalmente esce temporaneamente dallo stato di paura in cui si trova e si prova pace assoluta e si acquisisce consapevolezza della propria natura e della potenza eterna della propria anima. In fondo, ogni più piccola parte di noi ha un’anima, persino il dito più piccolo del piede. E per questo, in stato meditativo, si può sperimentare una conversazione con la parte del corpo interessata da una malattia, o indebolita sia a livello energetico che organico. Quando si prova a farlo, è possibile sperimentare delle reazioni sorprendenti, anche a livello fisico.
Chiunque può imparare a raccogliere le forze della natura e a dirigerle, se è disposto ad esplorare le proprie potenzialità di guarigione innata, attraverso l’introspezione che si sperimenta grazie ad una meditazione disciplinata.
E’ in questo modo che si ristabilisce il contatto con la fonte e si recupera uno scorcio di memoria della propria vera natura, quella ci ricorda che siamo eterni, che tutto nell’universo è così come deve essere e che siamo qui, in questo mondo fisico, per esplorare, evolvere, creare, amare ed essere utili per il prossimo.
Quando ci rivolgiamo a questo nostro potere innato per superare le nostre sfide personali, diventiamo anche più utili gli uni verso gli altri, compartecipando all’evoluzione creativa dell’universo.
In questo senso, la neuroacustica ha fatto dei passi da gigante e si sta rivelando molto efficace nello stimolare stati meditativi che possono condurre alla guarigione. A tale scopo è possibile utilizzare il Mantra della Guarigione, seguendo tutte le istruzioni indicate: clicca qui.
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Articolo di generazionebio.com
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