Lo abbiamo sperimentato tutti: immergiamo le mani nella terra e ci sentiamo più leggeri; entriamo in acqua e ci pervade una sensazione di tranquillità; respiriamo aria pulita di montagna a pieni polmoni e ci sentiamo rigenerati; ci esponiamo al sole e improvvisamente ci carichiamo di energia.
Questo capita perché l’ambiente circostante, ma anche il nostro stile di vita, influisce sul DNA. Il DNA viene subisce continue alterazione in base all’ambiente, allo stile di vita, alle nostre scelte e agli eventi traumatici. In più, tutto questo può avere un impatto sulle future generazioni.
Delle scoperte piuttosto recenti hanno messo in luce come i nostri geni siano influenzati da tutti i fattori citati in precedenza. Tutti fattori che non solo determinano quanto vivremo, come invecchieremo e il nostro stato generale di salute e di benessere, ma che lasceranno un’eredità negativa o benefica ai nostri figli e nipoti.
Gli scienziati dell’Università di Cambridge hanno scoperto il meccanismo biologico che genera questo effetto, rivelando come i difetti genetici causati da un trauma, da uno stile di vita disordinato e dallo stress ambientale si possono tramandare alle generazioni future. Una grande responsabilità grava quindi sulle nostre spalle.
Un altro studio, condotto all’Università di Amburgo, ha concluso che le caratteristiche che vengono tramandate di generazione in generazione non vengono stabilite solo dal DNA, ma anche stimolate da altre sostanze presenti nelle cellule, come le proteine note come istoni. Questi sono fanno parte del codice genetico, ma si comportano come bobine attorno alle quali è avvolto il DNA per controllare se i geni sono accesi. Anche questi ricercatori si sono domandati se le condizioni ambientali possano produrre dei cambiamenti in queste proteine e quindi influenzate la funzione dei geni trasmessi alla prole.
Quello che è stato scoperto è che l’ambiente può aumentare o ridurre lo stress, che a sua volta impatta sul nostro corpo, sulla mente e sulle relazioni che abbiamo con gli altri. Lo stress determinato da un ambiente sgradevole può provocare ansia, tristezza o paura. Come conseguenza, si elevano la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca e la tensione muscolare. Tutto questo andrà a sua volta a sopprimere il sistema immunitario. Un ambiente piacevole inverte tutti questi meccanismi.
Questo spiega perché le decisioni che prendiamo rispetto alla nostra quotidianità – cosa e come mangiamo, chi frequentiamo e dove, i discorsi che facciamo e il nostro modo di relazionarci con gli altri – hanno un impatto profondo non solo su noi stessi, ma su tutta l’umanità. Ciò che vediamo, sentiamo e viviamo in qualsiasi momento cambia non solo il nostro umore, ma anche i nostri sistemi nervoso, endocrino e immunitario. Il tutto trasferirà delle informazioni al nostro DNA.
Degli studi effettuati con l’uso della risonanza magnetica per misurare l’attività cerebrale hanno dimostrato che quando i partecipanti vedevano degli scenari naturali, si accendevano le aree del cervello associate all’empatia e all’amore. Di fronte a scene urbane, si attivavano invece le aree associate a paura e ansia.
Immergersi nella natura, o semplicemente guardare immagini di panorami naturali, riduce la rabbia, la paura e lo stress, aumentando al contrario sentimenti piacevoli. L’esposizione alla natura e l’interazione con essa non solo fa sentire meglio emotivamente, ma contribuisce al benessere fisico.
Inoltre, la natura aiuta ad alleviare il dolore. Aumentando la nostra capacità di attenzione, poiché troviamo la natura intrinsecamente interessante, ci concentriamo su ciò che stiamo vivendo, mettendo in pausa le tensioni che causano il dolore.
Tutte queste scoperte dovrebbero stimolare chiunque a trascorrere più tempo nel verde, sfruttando ogni opportunità possibile.
Una camminata o una corsa al parco forniranno enormi vantaggi sia a livello fisico che psicologico. Si ridurrà lo stress e miglioreranno sia la concentrazione che la funzione cognitiva.
Alcune pratiche per favorire tutto ciò sono quelle della messa a terra- il cosiddetto earthing – e la meditazione mindfulness all’aperto, in aree verdi.
Durante la pausa pranzo, anziché restare in ufficio o andare al bar, può essere una grande idea, per chi vive in città, andare a fare una passeggiata al parco più vicino – magari a piedi nudi – toccare un albero e mangiare seduti su una panchina. Tutte queste attività miglioreranno l’umore, ridurranno la pressione sanguigna e migliorerà anche l’informazione genetica che sarà trasmessa alle future generazioni.
Senza dubbio, quindi, il momento per iniziare una vita più sana è ora!
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Articolo di generazionebio.com
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