Come spesso capita di ribadire, lo zucchero è un piacere non del tutto dolce, se si tengono in considerazione le conseguenze importanti di un suo consumo smisurato. Un abuso di zucchero è stato infatti messo in relazione problemi come diabete, cancro, demenza, depressione, acne, infertilità e malattie cardiache.
Dal 1960 a oggi, l’uomo e la donna nei paesi occidentali consumano una mole di zucchero sempre maggiore e, come conseguenza, anche il peso medio ha registrato un aumento esponenziale.
E’ stato stimato che si riesce ad arrivare ad un consumo medio annuo di zucchero pari a circa 150 kg pro capite, che si traduce in una ventina di cucchiaini al giorno. Per i bambini la situazione è addirittura peggiore, se si tengono in considerazione le merendine, le caramelle e le bibite che sono così diffuse nella loro dieta. Questo ha portato ad un aumento delle condizioni di pre-diabete anche nei più piccoli.
Lo zucchero raffinato e la farina sono causa di infiammazione dell’organismo e aumentano i livelli di zucchero nel sangue; non hanno inoltre alcun valore nutrizionale che non si possa ottenere da altre fonti più sane.
Uno studio condotto ad Harvard ha stabilito che un milkshake ricco di zucchero fa stimola i livelli di zucchero nel sangue, la produzione di insulina e i centri nel cervello legati alle dipendenze.
Per questo motivo il dottor Mark Hyman ha sperimentato su 600 persone una dieta senza zucchero che può portare ad una significativa perdita di peso in soli 10 giorni. La dieta promette di non causare attacchi di fame e di non essere basata su cibi noiosi o troppo leggeri. Inoltre, non ci si priva del cibo, ma semplicemente si riprogramma il modo di pensare ad esso.
Questa dieta ideata dal dottor Hyman rimette in sesto il corpo e il cervello, abitua a tagliare fuori dal proprio regime alimentare lo zucchero e aiuta a riguadagnare una vita ricca di salute e benessere.
Nel suo libro The Blood Sugar Solution, Hyman spiega nel dettaglio come fare per disintossicarsi dallo zucchero in 10 giorni e di seguito forniamo qualche linea guida in merito.
Prima di tutto secondo l’autore è importante rispondere ad una serie di domande, per capire se la disintossicazione è necessaria o meno. Anche una sola risposta affermativa è il segno che seguire queste direttive per qualche giorno non potrà che procurare una sensazione di benessere e aiutare a perdere un paio di chili di troppo.
Secondo Hyman, il modo migliore per uscire da questa dipendenza è quella di smettere del tutto di assumere zucchero, in qualsiasi forma. Basta dunque anche ai prodotti a base di farina e ai dolcificanti artificiali: rallentano il metabolismo e inducono il corpo ad immagazzinare grasso. Per 10 giorni occorre quindi evitare qualsiasi alimento che sia venduto in una scatola, in un pacchetto o che abbia un’etichetta. Al contrario, si consumeranno solo cibi freschi e integrali.
Allo stesso modo, non bisogna assumere lo zucchero attraverso i liquidi, che spesso sono addirittura peggio di quelli presenti nel cibo solido. No a succhi di frutta, bibite, bevande sportive e caffè o tè zuccherati.
Anche una sola lattina di bibita al giorno aumenta del 60% la probabilità che un ragazzo diventi obeso e dell’80% quella che una donna sviluppi il diabete di tipo 2.
Le proteine aiutano a bilanciare lo zucchero nel sangue e i livelli di insulina, essendo delle fonti di energie prive di carboidrati. Le proteine aiutano a sentirsi sazi più a lungo perché vengono assimilate in modo più lento.
Per quanto riguarda i carboidrati, molti non sanno che consumare molte verdure significa farne incetta. Non solo quando si mangiano gli amidacei, ma anche broccoli, cavolfiori, cavoli, asparagi, peperoni, fagiolini, funghi, zucchine, pomodori, carciofi.
Non bisogna mai dimenticare di aggiungere anche i grassi buoni ad ogni pasto, come noci e semi, oltre che olio extravergine di oliva, burro di cocco o avocado.
Insieme a questi consigli alimentari, è importante lavorare per alleviare lo stress. Il cortisolo, infatti, è noto per aumentare il senso di fame e per stimolare il deposito di grasso sulla pancia, condizione che può portare a diabete di tipo 2. Alcuni studi dimostrano che praticare una respirazione profonda attiva il nervo vago, che smuove il metabolismo e aiuta a bruciare i grassi depositati. L’esercizio proposto da Hyman è quello di eseguire 5 respiri profondi prima di ogni pasto. Si noterà subito la differenza.
Anche l’infiammazione va tenuta sotto controllo. E’ proprio questa a provocare spesso squilibri di zucchero nel sangue, resistenza all’insulina e diabete di tipo 2. Spesso le persone soffrono di intolleranze latenti a glutine e latticini, che causano un’infiammazione. Per questo sarà meglio non consumare questi alimenti durante i 10 giorni di disintossicazione.
Dormire poco stimola gli ormoni della fame e una diminuzione di quelli adibiti alla soppressione della fame e della voglia di zuccheri e carboidrati raffinati. Dormire bene è quindi un’ulteriore garanzia che gli attacchi di fame vengano tenuti a bada più facilmente.
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Articolo di generazionebio.com
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