E’ un dato di fatto che oggi il cibo non debba più essere considerato esclusivamente sulla base della sua natura materiale. C’è un altro livello da tenere presente, che è quello emozionale e simbolico. Questa è la ragione per cui alcune culture vietano il consumo di particolari alimenti: la carne di maiale non si mangia nella tradizione ebraica, quella di manzo è proibita tra gli indù e i nativi americani stanno alla larga da cibo che non sia considerato sacro.
Tralasciando queste scelte simboliche ma di derivazione culturale, oggi i consigli su cosa sia meglio mangiare sono davvero molti e spesso contrastanti. Ciò che dimentichiamo spesso è che siamo tutti individui diversi, con esigenze differenti. Non è possibile generalizzare quando si parla di alimentazione. Ognuno di noi, profondamente dentro sé, sa perfettamente quali cibi sono maggiormente in sintonia con la nostra anima. Semplicemente dovremmo imparare a seguire il nostro intuito. Il modo in cui si manifesta il nostro appetito, il cibo che desideriamo di più in un periodo specifico: sono tutti messaggi che ci parlano di noi e, oltre che di eventuali carenze nutrizionali, anche del nostro stato emotivo.
Questo può determinare una chiave di lettura importante anche per comprendere meglio le dipendenze, le allergie e le intolleranze a determinati alimenti.
Imparare, attraverso una nuova prospettiva energetica relativa al cibo, a prestare attenzione a ciò di cui il nostro organismo ha bisogno in un determinato periodo storico, può fare la differenza. E’ possibile infatti comprendere quali legami esistono tra specifiche emozioni, credenze e alimentazione. Le voglie di specifici alimenti ci possono parlare dei nostri bisogni emotivi e delle nostre credenze limitanti. Conoscere queste correlazione permette di fare luce su alcuni pensieri, sentimenti ed emozioni che rinneghiamo e che, proprio per questa ragione, si manifestano in questo modo per richiamare la nostra attenzione.
I messaggi emotivi del cibo
Cibi croccanti
Hanno un legame con il sentimento della rabbia. I cibi croccanti ci aiutano a tirare fuori la rabbia in maniera sicura, sfogando quel sentimento che in genere reprimiamo verso le persone e le circostanze che lo causano.
Cibi salati
L’emozione correlata è la paura. Desideriamo alimenti salati perché vorremmo dare più sapore alla nostra vita, ma siamo troppo spaventati per assumerci qualsiasi rischio.
Prodotti a base di grano e ricchi di glutine
Senso di comfort e sicurezza. Cosa c’è di più confortante di una merendina alla cannella, di un purè di patate o di un piatto di pasta? I prodotti a base di glutine forniscono il comfort e la sicurezza di cui sentiamo inconsapevolmente di avere bisogno.
Zucchero e dolci
Eccitazione, divertimento. Quando non siamo in grado di trovare da soli uno stato di eccitazione, lo zucchero agisce per noi. Se non siamo capaci di divertirci e di condividere con altri momenti di pura gioia, utilizziamo lo zucchero come un compagno di giochi di scorta.
Latticini (latte, gelato, formaggio)
Amore. Il primo alimento che assumiamo appena nati è il latte materno. I prodotti caseari rappresentano l’amore incondizionato che abbiamo ricevuto o che dovevamo ricevere durante l’infanzia. Abbiamo un enorme desiderio di latticini quando siamo alla ricerca dell’amore incondizionato e della protezione che non siamo in grado di trovare nella nostra vita quotidiana.
Cioccolato
Desiderio sessuale. Tutti noi siamo esseri materiali e sensuali. Mangiare cioccolato è un modo sicuro per sentirci sensuali quando la nostra vita è priva di romanticismo. E’ anche un comodo sostituto dell’amore fisico e del sesso di cui abbiamo bisogno ma che non riusciamo a praticare.
Alcool
Accettazione. Quando non ci sentiamo accettati per quello che siamo, oppure peggio da piccoli siamo stati puniti per ciò che eravamo, l’alcool fornisce l’illusione di un’auto-accettazione. Può anche dare un senso di protezione dai pericoli percepiti dell’intimità. Lo zucchero presente nell’alcool può anche servire da sostituto per ottenere uno stato di eccitazione. Il mais che si trova negli alcoolici tampona i sentimenti di fallimento, mentre il grano offre quel senso di calore che probabilmente manca nei nostri rapporti interpersonali.
Mais
Successo. Tutti vogliamo raggiungere il successo. Mangiare in modo ossessivo mais o prodotti derivati, infonde temporaneamente un senso di appagamento professionale ed attutisce una profonda sensazione di insicurezza e fallimento.
Cibi grassi
Vergogna. I cibi grassi tendono a nascondere il nostro senso di vergogna interiore. Ci fanno sentire protetti dentro un bozzolo, dove ci mettiamo al sicuro dagli altri, perché fare avvicinare chiunque potrebbe farci sentire ancora peggio verso noi stessi.
I messaggi mentali del cibo
Cibi croccanti
La rabbia provoca problemi. Se qualcuno si arrabbia con me, non mi vuole bene.
Cibi salati
E’ pericoloso entusiasmarsi per la vita. Essere diversi può causare un rifiuto. Meglio non correre alcun rischio.
Prodotti a base di grano e ricchi di glutine
Nessuno mi darà mai ciò di cui ho davvero bisogno. Il mondo non è un luogo sicuro. Non posso contare su nessuno se non su me stesso per avere amore e sicurezza.
Zucchero e dolci
Divertirsi non va bene, è il male. Non merito di essere felice e di provare gioia.
Latticini (latte, gelato, formaggio)
Non sono una persona degna di essere amata e nessuno mi accetterà mai per quel che sono. L’amore non è mai incondizionato.
Cioccolato
Il sesso è male. La mia sensualità è pericolosa.
Alcool
Se mostro agli altri come sono davvero, mi feriranno. Nessuno mi accetterà mai per come sono fatto.
Mais
Il successo è negativo, porta ad essere boriosi. Non avrò mai successo.
Cibi grassi
Io sono una persona cattiva e non merito nulla di buono. Non sono degno di amore.
Per imparare a leggere le eventuali connessioni presenti tra la propria alimentazione, le proprie credenze e le proprie emozioni, può essere utile tenere un diario per almeno 7 giorni. Ogni giorno si annota quali sono gli alimenti che si desiderano maggiormente, quali sono le sensazioni che si provano dopo averli consumati, lo stato generale di benessere e le condizioni di stress emotivo. Rileggere il diario dopo qualche giorno, permetterà di avere un quadro inedito di se stessi.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
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