Capita mai, in presenza di alcune persone, di sentire una cattiva atmosfera e di percepire una rapida perdita di energia, come se queste la stessero rubando?
Ormai sappiamo che tutto è energia, grazie a uno dei principali assiomi della scienza. Sappiamo anche che gli esseri umani non sono estranei alle trasformazioni energetiche.
L’università di Bielefeld in Germania ha condotto uno studio molto interessante che dimostra che le piante possono assorbire energia da altre piante. La scienza che studia il comportamento dell’energia negli esseri viventi si chiama bioenergetica.
Questa ricerca specifica, pubblicata su Nature.com è stata condotta sull’alga Chlamydomonas reinhardtii. E’ stato scoperto che, oltre alla fotosintesi, questa alga aveva anche una fonte alternativa di energia, rappresentata da altre alghe, da cui era in grado di assorbirla.
Nella stessa maniera, anche
i nostri corpi sono spugne e assorbono l’energia che ci circonda. Questa è la ragione per cui ci sono persone che si sentono a disagio con altre e che si trovano a provare una miscela di energia ed emozioni negative.
Il corpo umano è molto simile ad una pianta che risucchia e assorbe l’energia necessaria per alimentare lo stato emotivo e può trovare così energia per le cellule, aumentare e catabolizzare la quantità di cortisolo, oltre che alimentare le cellule in base alla necessità emotiva.
E’ così che succede, in presenza degli altri, di cambiare umore e diventare nervosi, stressati, arrabbiati, ansiosi, tristi, ma anche improvvisamente felici, ottimisti e spiritosi.
L’energia può essere però assorbita anche dall’ambiente circostante e il fatto di aver perso il contatto con la natura, nel corso dei secoli ha apportato notevoli danni all’intera umanità.
Quando di fianco a qualcuno iniziamo a provare un forte disagio, possiamo agire in diversi modi per proteggerci.
- Chiediamoci se la sensazione che proviamo è davvero nostra o se appartiene a chi ci è accanto. Potrebbe anche essere di entrambi. Se l’emozione è di rabbia o di paura, ed è nostra, confrontiamoci delicatamente con la possibile causa. In caso contrario, guardiamoci intorno e cerchiamo di individuare chi la sta generando. Ad esempio, usciti dal cinema dopo aver visto una commedia, ci sentiamo depressi: potremmo avere assorbito l’energia del nostro vicino. I campi energetici, infatti, nelle immediate vicinanze si sovrappongono. Lo stesso vale al centro commerciale, o ad un concerto.
- Quando possibile, prendiamo le distanze dalla sorgente sospetta, per capire se allontanandoci proviamo sollievo. Non preoccupiamoci di offendere gli altri. In un luogo pubblico siamo liberi di cambiare posto, se non farlo significa accettare una sensazione di depressione imposta da un estraneo!
- Per qualche minuto cerchiamo la giusta centratura, concentrandoci sul respiro. Questo ci permette di collegarci alla nostra essenza. Inaliamo calma ed espiriamo negatività. Questo aiuta a mantenerci radicati e a purificarci dalla paura o da altre emozioni difficili. Visualizziamo la negatività come una nebbia grigia che si alza dal corpo e la speranza che vi fa ingresso come una luce dorata. Questo può portare a risultati molto rapidi.
- Emozioni negative come la paura alloggiano spesso nel plesso solare. Posizionare dunque il palmo della mano su questo centro emozionale, inviare pensieri amorevoli così da alleviare la tensione. Questa pratica è molto efficace anche per l’ansia e la depressione di lunga durata, perché rafforza questo centro. Conforta e dona un senso di sicurezza e ottimismo.
- Proteggersi è molto importante. Un modo efficace è quello di visualizzarsi dentro una luce bianca (o di qualsiasi colore che ci faccia sentire forti). Questa luce la dobbiamo immaginare come uno scudo che tiene fuori ogni negatività o disagio fisico, lasciando però filtrare tutto ciò che è positivo.
Fatto tutto questo, cerchiamo però il più possibile di circondarci di persone e situazioni positive. Trascorriamo il nostro tempo con colleghi e amici che esaltano ciò che c’è di bello nelle cose. Ascoltiamo le persone che parlano e vivono con speranza. Osserviamo la loro fiducia in loro stessi, assaporiamone i discorsi e i gesti. Speranza e positività sono contagiose e ci faranno stare subito meglio.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto di Wendy Wei
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