Nel caso qualcuno non se ne fosse accorto, è in corso una guerra abilmente pilotata e intrapresa dalla medicina convenzionale contro ogni forma di medicina naturale. Tutto ciò che in modo non tossico e non invasivo stimola il meccanismo innato di auto-guarigione del nostro organismo non è ben tollerato. Ma non solo, perché viene demonizzato e attaccato in modo crudele.
Questo astio e questa paura irrazionale hanno origini ben lontane. Se è vero che si può puntare il dito contro tutto ciò che è stato fatto di recente per mettere in cattiva luce ogni forma di medicina naturale, così da schiacciare ogni concorrente descrivendo ogni metodo come ignobile, c’è una sorta di programma mentale atavico dietro a tutto ciò. Questo atteggiamento è stato infatti ereditato da un’epoca passata.
Occorre risalire al medioevo, in particolar modo al periodo dell’Inquisizione. Quelli erano i giorni della caccia alle streghe e delle torture di massa.
Nel 1597 re Giacomo I d’Inghilterra pubblicò un libro dal titolo “Daemonologie”. Egli era stato un fermo sostenitore delle streghe e per un certo periodo le aveva ammirate per i loro poteri soprannaturali; cambiò poi idea e iniziò a vederle come elementi anti-sociali e con un potere sovversivo. Così anche ciò che usavano le streghe comunemente fu considerato illegale tra cui le erbe naturali e altri rimedi.
In questo modo, Giacomo I concesse la licenza di perseguitare tutti i guaritori tradizionali, gli erboristi e tutti coloro che portavano avanti un’antica tradizione curativa. Tutto questo senza tenere conto dell’efficacia o meno di questi metodi. Le figure maggiormente accecate dall’odio irrazionale e dalle superstizioni erano i clerici, che perseguivano in modo particolare le figure femminili che praticavano le cure naturali, additandole come persone mosse sotto l’influenza di Satana.
I precursori di questa ideologia furono Kramer and Sprenger, autori del “Malleus Maleficarum” scritto nel 1486. Nel libro si può leggere che le streghe che creavano delle pozioni e usavano le erbe come contraccettivi dovevano essere torturate orribilmente e uccise con il fuoco o qualsiasi altro metodo sadico.
Degli studi recenti effettuati su quel periodo terribile hanno portato a ipotizzare che ben 9 milioni di persone, per lo più donne, siano state bruciate o impiccate durante la caccia alle streghe.
Nel clima di oggi, dove donne e uomini praticano vari metodi di cura naturali, dalla chiropratica alla fitoterapia, dall’agopuntura alla naturopatia, sono perseguitati allo stesso modo, alla faccia del progresso. Le radici di questo atteggiamento arrivano da molto lontano e la ragione per cui la medicina allopatica spesso appare come una religione fanatica, è proprio perché di fatto lo è, se si guarda al passato.
Sono molti i paesi dove ancora oggi è in atto una vera e propria guerra contro i metodi naturali, dagli Stati Uniti all’Australia, senza dimenticare l’Italia.
L’effetto ipnotico di questi programmi di credenze ataviche è così forte che i più faziosi usano oggi mezzi anche molto aggressivi per schierarsi contro le cure alternative, così da instaurare un clima di paura e di cattiva informazione che vada a colpire le masse.
Già nel Medioevo la natura stessa veniva vista con grande sospetto: basti pensare al satiro greco Pan, l’innocuo dio della natura, che con i suoi zoccoli e le corna è entrato nell’immaginario collettivo come la figura di Satana. Per associazione, dunque, l’uso delle terapie naturali viene visto quasi, inconsciamente, come la prova della fedeltà al diavolo. La guarigione attraverso le erbe assume così una connotazione minacciosa soprannaturale e chiunque non usi i metodi ufficiali viene additato; non è cambiato molto da quando la chiesa sanzionava questi individui, abbandonandoli nel peccato e ordinandone anche una punizione severa.
Oggi la medicina moderna incarna questa antica e profonda paranoia verso gli interventi naturali e il potere di auto-guarigione del corpo. Erboristeria, naturopatia e agopuntura vengono liquidate spesso come cialtronerie. Alcuni praticanti subiscono indagini vessatorie. L’Inquisizione continua anche oggi, insomma, solo con un differente modus operandi. Arroganza e fanatismo sono ancora tra noi. Se oggi, per fortuna, omeopati, chiropratici ed erboristi non vengono torturati, sono però visti come il nemico.
Sussiste questo ordine del giorno, per lo più inconscio, che costringe a mantenere un programma di controllo del pensiero.
Dall’altra parte, però, cresce il numero di medici convenzionali che iniziano a mettere in discussione questo approccio sordo e cieco verso tutto ciò che non sia allopatico. Questi medici sono arrivati a questa apertura spesso dopo anni di esperienze deludenti e dolorose, dopo aver toccato con mano quanto un metodo integrato costruito su misura per il paziente possa dare risultati superiori. La strada verso una medicina allopatica e una naturale che non si osteggiano, che viaggiano non in parallelo, ma che si incontrano, al solo scopo di migliorare l’esperienza del paziente è ancora lunga e tortuosa. Ma senza alcun dubbio la direzione, al punto in cui siamo oggi, deve essere quella.
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Articolo di generazionebio.com
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