Lo ha annunciato con un tweet la Regione Marche. Alle vittime del disastroso terremoto che ha colpito l’Italia nelle ultime ore, saranno distribuiti anche rimedi omeopatici. La diffusione avrà luogo ad Acquasanta Terme, centro a pochi minuti da Pescara del Tronto, una delle città che ha subito i maggiori danni causati dal forte sisma.
#Marche #terremoto Da domani, con presidio ad Acquasanta Terme, verrà garantita la distribuzione di farmaci omeopatici
— Regione Marche (@RegioneMarcheIT) 27 agosto 2016
La decisione di fornire ai cittadini anche questa opportunità – e la sua conseguente comunicazione attraverso il social network – ha alzato però un polverone di polemiche sul web. Ma non solo, perché anche diversi medici e ricercatori hanno espresso ferma opposizione, rifacendosi alle prove ancora inconsistenti, da un punto di vista scientifico classico, dell’efficacia di questo approccio terapeutico.
Le accuse sono state quelle di sperperare fondi pubblici, oltre che di correre così il rischio di rallentare gli interventi di assistenza medica tradizionale, preferendo quello che viene definito un placebo.
Oggi è diventato però sempre più facile, se ci si allontana da un modo di vedere puramente meccanicistico, spiegare in modo accessibile e chiaro sia le basi scientifiche della medicina omeopatica che la visione dell’uomo su cui essa fonda i suoi principi. Un volume di qualità, in tal senso, consigliato anche ai detrattori, è Omeopatia, L’Acqua Che Cura, opera di Nicola e Marta Del Giudice, fratello e nipote del fisico di fama mondiale Emilio Del Giudice.
Vale anche la pena rammentare che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) riconosce l’omeopatia tra le medicine tradizionali, raccomandandone l’integrazione nell’ambito delle cure primarie, purché vengano rispettate le normative di sicurezza durante la loro preparazione.
La Regione Marche, che è stata tra le prime a regolamentare nel 2013 l’esercizio di alcune pratiche complementari, compresa l’omeopatia, ha replicato alle accuse, spiegando che la distribuzione dei rimedi omeopatici non sarà alternativa a quella dei farmaci. Già da ora la Regione Marche, attraverso la Protezione Civile e in collaborazione con l’ordine dei farmacisti, si è presa carico della diffusione dei farmaci nelle zone colpite, grazie a due unità mobili. Tutti i farmaci e l’assistenza sanitaria di base saranno gratuiti per tutti i cittadini colpiti dal terremoto. Gli omeopatici saranno forniti a tutti i pazienti che ne faranno richiesta, rispettando la loro scelta terapeutica.
Le spese non saranno a carico del sistema sanitario regionale. I prodotti omeopatici sono stati infatti offerti a titolo totalmente gratuito dall’Ospedale di Pitigliano in Toscana, il primo di Medicina Integrata in Italia.
#Marche #terremoto I farmaci omeopatici sono offerti gratuitamente da Ospedale di Pitigliano, come gia’ durante sisma L’Aquila
— Regione Marche (@RegioneMarcheIT) 27 agosto 2016
La struttura ospedaliera non è nuova a queste iniziative. Già nel 2009 aveva offerto alcuni rimedi ai terremotati de L’Aquila. Tra gli altri:
- Gelsemium
- Arnica
- Tintura madre di Calendula
Il Gelsemium non ha effetti collaterali, ma può contenere reazioni di paura e di ansia, supportando la riduzione dello stress psicologico. Risulta così particolarmente utile per i bambini, non avendo alcuna controindicazione.
L’Arnica è ottima per il trattamento di traumi ed ematomi: favorisce quindi una risoluzione rapida di lesioni. La tintura madre di calendula è un ottimo rimedio per la sua azione cicatrizzante.
Già a L’Aquila la prescrizione e la distribuzione era stata coordinata da uno staff di medici dall’esperienza ventennale, che hanno tenuto conto delle richieste degli utenti che desideravano utilizzare rimedi omeopatici in sostituzione ai farmaci tradizionali, o integrati a questi ultimi.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto di Freepik
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