Basterebbe pensare al fatto che i soldi che ci scambiamo non sono altro che carta stampata. In altri casi, sempre più spesso, sono solo numeri. I soldi non hanno altro valore che quello che viene loro assegnato. Perché, dunque, misurare noi stessi e il nostro valore personale contro della carta che valore non ne ha? Eppure questa è la mentalità che milioni di persone hanno adottato.
Guardiamo all’effetto che ha il denaro sul nostro modo di vedere noi stessi. In una certa misura, il nostro senso di autostima e la nostra sicurezza tendono a crescere o a diminuire in base al nostro reddito. E a prescindere dal nostro modo di ragionarci razionalmente, la verità è che tutti noi abbiamo un legame emotivo con il denaro, perché ci sentiamo meglio quando le finanze vanno bene.
Proviamo ad immaginare se il nostro intero sistema di scambio fosse stato costruito su delle strisce di nastro rosso. Avere più nastri rossi significherebbe avere più valore degli altri? Il concetto è abbastanza assurdo e ridicolo. Eppure, se ci pensate, un nastro rosso vale probabilmente di più di una banconota!
Molto tempo fa, la valuta era rappresentata da merce come oro e argento. Oggi non vi è più niente del genere: viene stampata una banconota e messa in circolazione. Punto. Il quadro economico oggi si basa su un’illusione. Eppure, ne siamo tutti coinvolti. Cosa possiamo fare?
E’ ovvio che un po’ di sicurezza finanziaria sia indispensabile nella nostra vita. Purtroppo, però, il modo in cui siamo stati programmati ad attirare il denaro non quello migliore per soddisfare questa esigenza. E’ allora utile passare in rassegna le false credenze rispetto al denaro onnipotente e al posto che riveste nella nostra vita e prendere in considerazione un modo di pensare alternativo.
Come siamo stati condizionati a pensare e percepire il denaro
Fin dalla prima infanzia, sentiamo dire che i soldi fanno girare il mondo. Da ragazzini abbiamo tutti chiesto dei soldi ai nostri genitori. Alla loro richiesta di spiegazioni, qualcuno avrà risposto che gli servivano. E’ a quel punto che impariamo a capire che tutto ciò che desideriamo nella vita ha un prezzo. Da quel momento in poi, veniamo programmati con la credenza secondo cui per ottenere qualcosa nella vita occorrono dei soldi.
Crescendo, iniziamo allora a mettere il nostro valore in relazione alla nostra retribuzione oraria. Come risultato di questo legame emotivo, il nostro senso di valore personale gira intorno a quanto siamo in grado di guadagnre. Inizialmente, perciò, il denaro rappresentava semplicemente ciò che potevamo acquistare con esso, poi ha assunto una personalità propria.
A livello emotivo il denaro è legato al dolore e al piacere
Tutti abbiamo bisogno di soldi per pagare l’affitto e per mangiare. L’esigenza è reale e senza una sufficiente quantità di denaro le cose possono diventare difficili. Questo aggiunge un’ulteriore dimensione alla nostra credenza sul denaro. Ora, la mancanza di denaro equivale al dolore e l’abbondanza al piacere. Non c’è quindi da meravigliarsi se si forma un attaccamento emotivo con della semplice carta stampata.
Cosa accade alla nostra stabilità emotiva quando l’economia è in crisi e i nostri beni personali iniziano a svanire? Il nostro senso di sicurezza si trasforma facilmente in panico e iniziamo a chiederci come affrontare la situazione.
Come possiamo evitare le montagne russe emotive?
A prescindere dall’economia e dalla nostra situazione finanziaria personale, una prospettiva equilibrata richiede di neutralizzare l’influenza emotiva del denaro. Mantenere la giusta mentalità non solo aiuta a superare i momenti finanziari difficili, ma anche a prosperare in futuro.
7 modi per equilibrare il rapporto con i soldi
Non affidare le finanze a terzi
Alcuni strumenti di gestione del denaro sono utili e danno ottime informazioni, ma è importante avere fiducia nelle proprie idee e prendere il controllo del proprio futuro finanziario. Gli investimenti spesso non sono sicuri come le nostre idee produttive. Se arriva un’idea geniale per creare un nuovo progetto, meglio agire prontamente e investire su quello, senza permettere alle credenze limitanti sul nostro talento di soffocare la nostra creatività.
Avere il coraggio di vivere nell’abbondanza, anziché nella povertà
Dare è un potente mezzo per attirare ciò che è necessario e la generosità apre il flusso dell’abbondanza. Non che si debba donare fino all’ultimo euro. Ma una mentalità che si basa sull’accumulo crea certamente povertà. Sono molti i modi per dare aiuto agli altri, oltre ai soldi. Si può regalare un po’ del proprio tempo e della propria esperienza, ad esempio.
Non rimandare a domani un momento per godersi la vita e le proprie risorse
Pianificare la pensione e basta non è un modo molto furbo per vivere nel presente con la consapevolezza del futuro. Mettere le gioie della vita in secondo piano e rimandarle al futuro equivale a dare un calcio alla prosperità e a farsi del male nel presente. Una mentalità basata sul procrastinare lega emotivamente la nostra felicità ad una situazione finanziaria futura. Che non arriverà mai.
Non aspettiamoci che siano i soldi a risolvere tutti i nostri problemi
Il denaro non è la strada verso la felicità e la realizzazione: il mantenimento di questa separazione emotiva è fondamentale per condurre una vita serena. Il denaro non renderà né le nostre relazioni, né la nostra vita migliori. Il denaro risolve solo i problemi finanziari.
Lasciare andare le convinzioni finanziarie limitanti
Credere che il denaro sia la radice di ogni male ostacola il nostro benessere. Uno stile di vita modesto non è vergognoso, così come non ha nulla di nobile una mancanza di denaro o di qualsiasi altra cosa. Bisogna guadagnare una mentalità che ci rende rispettosi del denaro, ma ci separa emotivamente da esso. Questo ci aiuterà sicuramente a prendere delle decisioni migliori in ogni ambito della vita.
Non avere paura di seguire il proprio percorso
La povertà è una questione mentale, come l’abbondanza. La creatività umana è in grado di risolvere qualsiasi problema finanziario e si può trovare il modo di trarre profitto lungo la via. Se riusciamo a bloccare ogni feedback negativo, imparando a pensare e agire in modo diverso rispetto alle masse in lotta, potremmo essere stupiti da ciò che possiamo realizzare.
Spendere soldi per cose che ci fanno stare bene
Talvolta è giusto essere prudenti e fare solo delle spese pratiche, ma è anche giusto godere dei frutti del proprio lavoro! Quando sia acquista qualcosa che ci fa sentire bene, questo favorisce una risposta emotiva positiva verso il denaro e nutre il nostro approccio verso l’abbondanza. Quando ci sentiamo bene con noi stessi, poi, tendiamo ad essere più produttivi.
Non permettiamo mai a noi stessi, per nulla al mondo, di diventare schiavi del denaro.
Un pensiero ossessivo nei confronti del denaro favorisce l’avidità e la disonestà. Quando il denaro acquisisce un certo potere nella vita di una persona, questa ne diventa schiava.
Quando comprendiamo che il denaro è solo uno strumento ed evitiamo di sviluppare un attaccamento emotivo ad esso, abbiamo il controllo della situazione. Il denaro è solo carta stampata, senza alcun valore intrinseco di sorta. E’ comunque vero che è molto importante nella nostra società, ma non tanto da condizionare il nostro senso di autostima. Solo quando avremo fiducia in noi stessi e riconosceremo quanto siamo preziosi, a prescindere dal denaro, l’abbondanza arriverà nella nostra vita.
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Articolo di generazionebio.com
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