Ciascuno di noi ha un lato femminile e un lato maschile che ci definiscono. Il lato maschile si esprime attraverso il lavoro per raggiungere un obiettivo, il fare progressi, il portare a termine le cose. Il lato femminile si esprime quando ci abbandoniamo al flusso della vita, quando abbracciamo la nostra energia creativa, danziamo, suoniamo e ci sintonizziamo con la nostra interiorità.
Queste energie opposte sono indispensabili per sentirci delle persone complete. Nella nostra cultura, però, le qualità maschili tendono ancora ad essere maggiormente considerate rispetto a quelle femminili. Questo, nel tempo, ha portato ad uno squilibrio, sia individuale che culturale, dove anche le donne per non essere da meno, hanno iniziato a passare tutto il loro tempo lavorando, riposando poco e trascurando la loro espressione creativa. Questo obbligo ad adeguarsi alle regole maschili snatura la donna in maniera profonda, facendole perdere il contatto con se stessa.
Dall’altra parte, andando la bilancia a pesare più da un lato, per ripristinare l’equilibrio universale, anche l’uomo si è trovato a sua volta a non riuscire più ad esprimere i suoi valori archetipici, spingendo ulteriormente la donna a colmare quel vuoto e a farsene carico. Una sorta di gioco al massacro che è indispensabile fermare.
Sì, perché tutto questo porta ad allontanare la donna dalla sua natura, con effetti collaterali che si riversano sulla sua salute e sulla sua vita quotidiana. Sopraggiungono i disturbi mestruali, portati dalla negazione inconscia dell’essere donna, le infiammazioni delle pelvi, oltre che un senso di insoddisfazione che spesso si ripercuote sulla relazione di coppia e in ambito sessuale.
Questo spiega come mai il numero di donne che soffre di disturbi della sfera intima è in costante crescita. La causa va ricercata in quelli che sono i retroscena più profondi, dove il sintomo altro non è che una soluzione biologica perfetta che mette in scena il cervello di fronte ad una condizione stressante e conflittuale che non è in grado di gestire. Una soluzione che dà un senso alla dismenorrea, al fibroma uterino, alla candida, alle cisti ovariche, all’infertilità e così via.
Come ritrovare, allora, questa femminilità perduta? Non basta certo indossare dei tacchi alti e un abito scollato, truccarsi alla pefezione e avere un taglio di capelli perfetto, come qualcuno potrebbe pensare.
La femminilità ha più a che vedere con dei meccanismi spirituali ed interiori, anziché con l’aspetto estetico. Significa abbracciare quella che è la vera natura dell’archetipo femminile: l’accoglienza, la creatività, la gioia. Imparare a fare questo, regala alla donna un magnetismo irresistibile, aldilà del suo aspetto fisico. E non significa nemmeno tornare ad essere debole rispetto al maschio, come la cultura femminista erroneamente ha fatto credere. E’ infatti possibile conciliare i diritti e i traguardi raggiunti dalla donna moderna con la propria natura femminile più profonda.
Come? Per ciascuna donna sarà un percorso differente, perché ogni donna è unica. Ma tutto sarà stimolato dalla presa di coscienza e dall’accettazione del vero significato di femminilità, di quel qualcosa che nasce da dentro, nel rispetto del proprio istinto biologico.
La presa di coscienza dei retroscena che stanno alla base dei più comuni disturbi della sfera femminile è sicuramente il punto di partenza. Sono questi i temi che sono stati affrontati nel corso di un breve seminario, ospitato a Cesena dal Gruppo Macro, condotto dal Dott. Vincenzo Primitivo.
Il dottor Primitivo, medico chirurgo, è esperto in cromopuntura e diagnosi Kirlian ed è il referente scientifico per l’Italia dell’Istituto Internazionale di Peter Mandel, oltre che responsabile della formazione in Medicina Esogetica. Già autore del libro “Cromopuntura. Le Frequenze dell’Anima”, Primitivo ha già proposto un ebook sulle tematiche femminili, diffuso gratuitamente da BabyComp: QUANDO L’ANIMA DI UN DONNA SOFFRE IL SUO CORPO SI AMMALA.
Quando una donna si allontana dal suo femminile, questo può avere una ricaduta anche all’interno del rapporto di coppia quando una donna si allontana dal suo femminile. Le cause di queste problematiche possono anche essere di carattere genealogico, oppure scaturire da un trauma prenatale o del parto o da altri conflitti che possono avere stimolato un allontanamento inconscio dal femminile.
Una volta acquisita la consapevolezza di tutto questo, è indispensabile trovare una soluzione e sfruttare tutte le strategie vincenti disponibili per riappropriarsi del proprio femminile, ritrovare una salute intima, il benessere emotivo e l’armonia di coppia. La Cromopuntura è uno tra i migliori strumenti oggi esistenti per ottenere simili risultati e migliorare la qualità della vita in generale.
La ripresa del seminario, che è possibile visionare qui di seguito, è per tutte quelle donne che desiderano riprendere tra le mani la loro vita, riscoprire il loro valore più antico e ritrovare se stesse e il dono più prezioso che la Natura abbia loro offerto: essere femmina.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
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