Ci hanno mentito in modo sistematico a proposito del sole e dei tumori alla pelle?
Coloro che tentano di convincere il mondo che il Sole, fonte primaria di energia della Terra, provoca il cancro lo hanno fatto con la cattiva intenzione di ingannare le masse e spingerle a proteggersi da qualcosa che può prevenire le malattie
Dave Mihailovic (naturopata e scrittore)
Gli studi, gli articoli e i libri scritti in merito ai benefici del sole e che descrivono nei dettagli come tutto ciò che ci è stato detto di negativo è una bugia sono numerosi.
Nel libro The Healing Sun del Dr Richard Hobday viene presentata un’ampia gamma di studi che dimostra che il sole protegge da diverse varietà di cancro, come quello alla mammella, al colon, alle ovaie e alla prostata. Inoltre, con il sole si può lavorare sulla prevenzione di diabete, sclerosi multipla, malattie cardiache, osteoporosi, psoriasi e depressione stagionale.
La stragrande maggioranza delle persone, medici compresi, è stata indotta a credere che il sole sia tossico, cancerogeno e nocivo per la salute. Siamo stati condizionati a credere che si debba applicare con regolarità delle creme solari, quando ci esponiamo; in realtà, è proprio la maggior parte di quei prodotti ad essere pericolosa.
Prima della comparsa dei farmaci, negli anni Cinquanta, il sole non era visto con tale terrore.
Non è un caso che nei primi anni del 900 diventò celebre il Dr. Auguste Rollier, il cosiddetto medico del Sole, che avviò una clinica in Svizzera e che scrisse un libro molto influente sull’Elioterapia. Rollier aveva creduto fortemente nel potere di guarigione del sole, utilizzandolo combinato ad una dieta sana a scopo terapeutico.
Tutto cominciò quando il chirurgo si innamorò di un’infermiera, malata di tubercolosi. Deciso a guarirla, lasciò il suo ospedale di Berna e si trasferì con lei sulle Alpi Svizzere. Lì, con dei bagni di sole, lentamente la patologia guarì. Fu questo a spingerlo ad aprire la clinica dove migliaia di persone da tutto il mondo si recarono poi, alla ricerca di una guarigione, alcune delle quali furono stupefacenti.
Rollier proibiva alle persone anziane di fare dei bagni di sole non controllati. Lui stesso era convinto che l’eccesso potesse dare degli effetti pericolosi. La testa veniva sempre coperta o tenuta all’ombra e, per gli anziani, l’esposizione non durava mai più di 15 minuti.
Durante i primi giorni si esponevano solo le gambe, mentre la parte superiore del corpo veniva protetta con un asciugamano o una camicia. Solo quando le gambe si erano abbronzate si esponeva al sole anche la parte superiore del corpo, anche se addome e seno andavano esposti i primi due giorni per non oltre 15 minuti. Stesso procedimento per schiena e natiche.
I bagni venivano prolungati fino a mezz’ora e per 3 o 4 giorni solo quando tutto il corpo, davanti e dietro, era abbronzato in modo uniforme. Poi, di seguito, si passava ad un’ora di esposizione.
Nel 1933 furono trattate più di 165 diverse malattie in modo efficace, ricorrendo alla elioterapia.
Quando nel 1903 ho aperto a Leysin la prima clinica per l’applicazione sistematica della cura del sole, il mio proposito era quello di collocare i corpi indeboliti e malati dei miei pazienti in un ambiente che offrisse la massima assistenza possibile nella lotta contro la tubercolosi
In questo contesto, i fattori essenziali come aria di montagna e bagni di sole venivano applicati sull’intera superficie del corpo. L’effetto terapeutico di questa combinazione aveva un grande valore. L’elioterapia è un trattamento locale che allo stesso tempo fornisce effetti analgesici, battericidi e un grande stimolo alla cicatrizzazione.
La scelta di aprire la clinica sulle Alpi per l’applicazione del trattamento derivava dall’idea che il clima di questa regione fosse unico nel suo genere e permettesse di praticare l’elioterapia tutti i mesi dell’anno. Ad un’altitudine di 1200 m l’aria non è mai opprimente, anche in piena estate. In inverno, anche se l’atmosfera è caratterizzata da un freddo intenso, la forza del sole contrasta questa qualità.
Le linee guida del metodo esercitato dal Dr Rollier:
- Il corpo deve essere esposto al sole in maniera graduale, ovvero aumentando ogni giorno il tempo da trascorrere all’aperto da 15 minuti fino a un massimo di un paio d’ore. L’importante è non fare mai in modo che la pelle si ustioni
- L’esposizione al sole è più idonea di mattina, dalle 8 alle 10. Se possibile è meglio evitare il sole di mezzogiorno. Il Dr. Rollier aveva constatato che il sole del mattino aveva degli effetti benefici superiori rispetto al quello del pomeriggio
- Esporre la parte posteriore del corpo al sole offre maggiori vantaggi. E’ anche utile rimuovere occhiali e lenti a contatto, per permettere alla luce di entrare direttamente attraverso gli occhi, facendo attenzione a non fissare direttamente il sole. Questo stimola l’attività dell’epifisi, che produrrà in modo equilibrato la melatonina
- Bere molta acqua, seguire una dieta equilibrata, eseguire una corretta respirazione e praticare attività fisica: tutto questo contribuisce a ripristinare o mantenere una salute ottimale
I raggi del sole altro non sono che energia, che sarà poi utilizzata positivamente dalla mente e dal corpo se li assorbiamo nella maniera corretta.
L’ideale è esporsi in riva al mare, perché si combinano i benefici del sole e dell’acqua, la quale contribuisce a donare salute e giovinezza. Ma se questo non è possibile, nulla vieta di fare dei brevi bagni rinvigorenti trovando un angolo sul terrazzo di casa. L’importante è esporsi all’aperto e non attraverso il vetro di una finestra.
L’esperienza di Rollier non fu isolata. In origine fu il medico svizzero Arnold Rikli a ipotizzare che l’elioterapia potesse curare tutti i tipi di malattia. Egli raccomandava di seguire uno stile di vita sano a base di acqua minerale, aria fresca e cibo vegetariano; consigliava di evitare alcol e tabacco e, soprattutto, di esporsi al sole. Infatti avviò la pratica dell’elioterapia nella sua clinica in Slovenia. Anche il premio nobel per la medicina Niels Finsen, divenne celebre grazie al suo trattamento dei pazienti affetti da tubercolosi della pelle con la luce ultravioletta.
La clinica di Rollier acquisì grande lustro anche grazie alla visita, nel 1931, del Mahatma Gandhi che tenne una lezione per i pazienti esaltando i benefici del vegetarianesimo e di uno stile di vita sobrio.
La fine della terapia del sole fu segnata nel 1954, alla morte di Rollier, non perché inefficace, ma perché sostituita dai farmaci.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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