Il marketing e il business sono i capisaldi della nostra epoca, in diversi ambiti della vita. Sfortunatamente, questo aspetto non è estraneo al settore dei medicinali.
Si parla spesso della commercializzazione della malattia che, a tutti gli effetti, fa girare notevoli somme di denaro ed è un problema da non sottovalutare.
Marcello Pamio, giornalista per diversi anni dell’edizione italiana della rivista Nexus, da sempre si occupa di denunciare ciò che le fonti informative ufficiali tacciono. Con questo fine ha fondato, ormai quasi vent’anni fa, il sito www.disinformazione.it.
Già autore del libro Il Lato Oscuro del Nuovo Ordine Mondiale e di Cancro SPA, Pamio ha di recente diffuso il suo nuovo lavoro, dal titolo emblematico: La Fabbrica dei Malati.
Su queste pagine, nero su bianco, è possibile leggere cosa si intende per commercializzazione della malattia, ovvero quella raffinata arte di vendere malanni, allo scopo di spacciare esami e farmaci per ottenere profitti enormi.
Dietro a questo business si cela una regia ben precisa, diversi attori protagonisti e molti secondari, oltre a tante comparse.
Il cast, secondo Pamio, è composto in primis dalle aziende farmaceutiche, che assumono il ruolo di registi e produttori; dagli attori principali, che non possono che essere i medici; dagli attori non protagonisti, ovvero i ricercatori che inventano nuovi disturbi; dalle comparse, ruolo rivestito dalle famiglie dei pazienti, che richiedono sempre nuovi trattamenti; infine dagli spettatori incoscienti, i pazienti che utilizzano e richiedono la prescrizione del farmaco perché convinti di essere malati.
All’interno del libro si possono trovare trama e sceneggiatura di un film drammatico vissuto ogni anno da milioni di persone innocenti e inconsapevoli.
Per difendersi in modo efficace risulta perciò indispensabile conoscere il Sistema, sapere come lavora e come si muove indisturbato.
Pamio illustra come vengono manipolate le informazioni attraverso il piano conoscitivo. Il Sistema controlla e pilota i media, allo scopo di mantenere ignoranti le masse e gestirle più facilmente. I media ufficiali fanno passare solo le notizie fornite dall’establishment, informazioni naturalmente utili al mantenimento del Sistema stesso. Si parla dei protocolli riconosciuti dalla comunità scientifica, che è controllata proprio dalle industrie della chimica e della farmaceutica. Ecco come mai qualsiasi nuova cura, specialmente se naturale, o qualsiasi scoperta della fisica quantistica, saranno presentate in modo denigrante, rese ridicola agli occhi del gregge.
Il modo più efficace per manipolare le masse è quello della saturazione: si invia un fiume di informazioni spazzatura al cervello delle persone, allo scopo di intrattenerle, intasarle e annebbiarle. In questo modo, non saranno più in grado di distinguere le cose importanti da quelle futili, le notizie vere da quelle manipolate.
Lo stesso vale per la distrazione e il discredito. In un’epoca dove il risveglio delle coscienze sta compiendosi, pur lentamente, il pericolo per il Sistema incombe. Allora meglio spostare gli obiettivi e i riflettori altrove, mostrando qualcosa di diverso da ciò che potrebbe risvegliarle. Il discredito è la tecnica usata invece ogni volta che, grazie al web, trapela qualche informazione reale; a quel punto si mette in moto una macchina bellica che include trasmissioni create ad arte e servizi, con l’unico scopo di screditare quella notizia e ripristinare l’ordine prestabilito.
Il Sistema ad esempio non accetta che si diffonda la voce di un trattamento terapeutico che potrebbe essere rivoluzionario e risolutivo per la cura del cancro, se questo non fa parte dei protocolli ufficiali che includono chirurgia, chemioterapia e radioterapia. Perciò lo boicotta.
Un libro, La Fabbrica dei Malati, che aiuta ad aprire gli occhi e a comprendere come il Sistema ci usi come pedine per alimentare il suo interesse economico.
Uno strumento per conoscere, capire, fare un passo indietro e finalmente avere i mezzi per difendersi.
![]() | Come l’industria farmaceutica crea milioni di malati |
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Articolo di generazionebio.com
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