Bere acqua distillata, specialmente su base regolare, può essere un’abitudine molto pericolosa.
L’acqua distillata è un tipo di acqua purificata, passata attraverso un processo di filtraggio molto profondo, con lo scopo di spogliarla di contaminanti come batteri, virus e pericolosi metalli pesanti come piombo, arsenico e mercurio. Questa depurazione, la priva anche di elementi importanti senza i quali il contenuto di idrogeno aumenta in proporzione, rendendo l’acqua molto acida. A sua volta, l’acqua, una volta ingerita, tenta di bilanciarsi, assorbendo i minerali dal corpo e gli agenti contaminanti che si possono trovare nel contenitore.
Già nel 1970 si scriveva dei pericoli dell’acqua distillata. Essendo questa totalmente priva di minerali, un suo uso prolungato può essere pericoloso per le riserve dell’organismo e portare a gravi carenze, con possibile sviluppo di malattie come osteoporosi, diabete e malattie cardiache.
Le conseguenze possono anche essere osteoartrite, ipotiroidismo, ipertensione e una lunga lista di malattie degenerative generalmente associate con l’invecchiamento precoce.
L’acqua distillata è molto acida, a causa della presenza di anidride carbonica, che viene assorbita dall’atmosfera. L’anidride carbonica disciolta reagisce lentamente con l’acqua, per liberare gli ioni di bicarbonato. Essendo un’acqua priva di minerali, è molto aggressiva, poiché tende a dissolvere qualsiasi sostanza con cui entra in contatto. In particolare, l’anidride carbonica dell’aria viene assorbita molto rapidamente, rendendo l’acqua più acida e aggressiva. L’acqua distillata è in grado di dissolvere molti metalli.
L’uso dell’acqua distillata può inoltre causare uno squilibrio elettrolitico nel corpo, proprio perché priva di minerali. A sua volta, il corpo prenderà gli elettroliti dai tessuti per aggiungerli all’acqua distillata bevuta.
Infine, bere acqua distillata non idrata il corpo a sufficienza. Le molecole di acqua (la loro forma e dimensione) determinano quanto il corpo sarà idratato. Il processo di distillazione altera la forma e la dimensione delle molecole dell’acqua, che potrebbero non essere quindi correttamente assorbite dai tessuti del corpo, lasciandoci così disidratati.
Già nel 1950, quando fu messa in commercio nei negozi, le bottiglie di acqua distillata portavano in bella vista l’etichetta “NON DA BERE”.
Generalmente, questo prodotto viene utilizzato per le batterie dell’auto e per le caldaie del ferro da stiro. Oltre a questo genere di uso, meglio stare lontani dall’acqua distillata.
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Articolo di generazionebio.com
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