Difficile che qualcuno immagini in che modo la carta igienica possa essere pericolosa per la nostra salute. In genere, quando andiamo al supermercato, si tende a cercare la più morbida e la più bianca. La verità è che questo tipo di carta igienica è la più dannosa in commercio.
Pochi sanno che vengono usati più di 100 mila prodotti chimici per la produzione di carta igienica. Uno dei peggiori è il cloro. Il quale è presente più o meno nella maggior parte dei prodotti di uso comune, come le salviette per i neonati, gli asciugamani di carta, i cartoni del latte, ecc.
Le sostanze tossiche entrano nell’organismo attraverso la pelle ed entra nella circolazione sanguigna. Il cloro è una di queste tossine, ma non l’unica, perché purtroppo per la produzione della maggior parte della carta igienica convenzionale in commercio si utilizza anche candeggina, dalla quale deriva una tossina pericolosa come la diossina. Questa sostanza tende ad accumularsi nel corpo, mettendo in pericolo la nostra salute.
Perché la carta igienica bianca è tossica
Vi siete mai domandati come mai la carta igienica è così bianca? Se deriva dal legno, non dovrebbe avere un colorito più scuro? Purtroppo l’industria della carta usa il cloro e il biossido di cloro per sbiancarla. Questo processo libera delle sostanze chimiche pericolose e cancerogene, come la diossina, che si trova spesso anche nell’aria che respiriamo. Un basso livello di esposizione è stato messo in relazione a molti problemi come squilibri ormonali, disturbi del sistema immunitario, riduzione della fertilità e difetti di nascita. Le diossine non vengono facilmente espulse dal nostro corpo, così si accumulano sempre di più, fino a rendere la situazione pericolosa.
Molti sono gli studi che hanno messo in relazione un’elevata esposizione sul luogo di lavoro alle diossine con l’aumento del rischio di cancro. Ciò che è peggio, è che si ritiene che la carta sbiancata sia la sostanza chimica più cancerogena nota alla scienza!
Altre sostanze chimiche presenti nella carta igienica
Se si utilizza regolarmente la carta igienica, sono queste alcune delle altre sostanze che si stanno introducendo nell’organismo:
- Bisfenolo A (BPA): uno studio del 2012 ha rilevato che le concentrazioni di BPA sono molto alte nei prodotti cartacei. Questi includono anche la carta igienica riciclata.
- Formaldeide: secondo uno studio, la formaldeide viene usata per migliorare la resistenza all’umido, ma viene classificata come sostanza cancerogena.
Esistono altri metodi di sbiancamento, più sicuri. Uno di questi utilizza l’ossigeno. In alternativa, si usano ozono o idrogeno. Meglio quindi sempre assicurarsi di acquistare e utilizzare carta igienica di qualità. Da evitare anche quella profumata o colorata, poiché fornisce un carico tossico ancora più pesante e potenzialmente pericoloso.
Esteso e complesso sarebbe poi il discorso relativo all’ambiente: abbattere un albero per fare un prodotto che verrà gettato di sicuro (ciò riguarda anche tovaglioli e fazzoletti di carta) è un tragedia ambientale sotto ogni aspetto. Milioni di tonnellate di carta igienica vengono utilizzate ogni anno e vengono distrutte delle foreste per tenere il passo di questa richiesta, per quanto sia sempre più diffuso lo stesso prodotto riciclato.
Per questa ragione, avendo la fortuna di vivere in Italia, dove l’installazione del bidet è stato reso obbligatorio per decreto ministeriale nel 1975, dovremmo optare per questo per ottenere pulizia e comfort. Il bidet ha il vantaggio di dare più freschezza e igiene rispetto alla carta, eliminando qualsisi potenziale contaminazione anche dalle mani. Inoltre, la pulizia intima è certamente più accurata ed efficace, rispetto a della carta igienica asciutta. Senza contare la possibilità di risparmiare preziose risorse ambientali e di ridurre l’inquinamento.
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Articolo di generazionebio.com
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