Quando capita di addentrarsi nell’affascinante meccanismo che alimenta il nostro cervello, ci si rende conto dell’enigma della serotonina.
La ricerca dimostra che questo neurotrasmettitore svolge un ruolo importante nella regolazione dell’umore, dell’appetito, del sonno e del sogno. La serotonina può dare sia un effetto sedativo che un effetto stimolante, mettendosi in qualche modo in correlazione con il flusso di pensieri che passa per la testa.
Cos’è la serotonina
Si tratta di un neurotrasmettitore, ovvero una sostanza chimica che trasmette dei segnali cerebrali da un’area del cervello ad un’altra. Quasi tutte le 40 milioni di cellule cerebrali di cui siamo dotati sono influenzate direttamente o indirettamente dalla serotonina. Molti ricercatori ritengono che uno squilibrio nei livelli di serotonina possa portare alla depressione. Se si registrano carenze di triptofano, la sostanza chimica dI cui la serotonina è fatta, oppure una mancanza di siti recettori in grado di accogliere la serotonina, oppure quando la serotonina non è in grado di raggiungere queste aree, possono svilupparsi depressione e disordine ossessivo compulsivo, così come ansia, panico o rabbia in eccesso.
Depressione
La serotonina è stata sotto i riflettori per il suo potenziale ruolo nel contrastare condizioni di ansia e depressione che affliggono diverse persone. I più diffusi farmaci antidepressivi sono degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina. In teoria questi farmaci sono in grado di modificare il livello extracellulare di serotonina nel cervello, limitando il suo riassorbimento. Si ritiene che, aumentando i livelli di serotonina che circondando le cellule presinaptiche, i sintomi della depressione svaniscono. Tuttavia, molti ricercatori oggi stanno iniziando a confutare questa tesi, sostenendo che in realtà gli antidepressivi sarebbero semplicemente un placebo molto costoso. La serotonina gioca senza dubbio un ruolo nello stato d’animo (oltre che sui disturbi dell’umore, tra cui la depressione), ma non si ha ancora la certezza di come, in che misura e perché.
Sostanze psichedeliche
Si è parlato molto dell’influenza dell’LSD, che ha un profondo effetto sull’umore e sulla percezione della persone. Sembra che l’LSD sopprima il sistema della serotonina e che proprio questo darebbe luogo alle esperienze oniriche e allucinatorie. Un’altra sostanza psichedelica che influenza l’umore inondando il cervello di serotonina è l’ecstasy.
Il nostro organismo produce una sostanza endogena che si chiama DMT, che ha una struttura analoga a serotonina e melatonina. Questa sostanza tende ad attaccare le sedi dove si trovano i recettori della serotonina, che sono molto numerose nelle cellule nervose nelle aree del cervello. Presente in modo naturale nel regno vegetale e nei mammiferi, il DMT è il componente psicoattivo dell’ayahuasca, originaria dell’Amazzonia. Non è un caso che molte persone siano convinte che l’ayahuasca sia efficace nella cura della depressione.
Sognare e dormire
Elevati livelli di serotonina vengono associati allo stato di veglia, mentre livelli più bassi sono messi in correlazione con il sonno. Pertanto, non sorprende che il ciclo del sonno REM, durante il quale si verifica la maggior parte dei nostri sogni, si attiva quando il sistema della serotonina si spegne. La melatonina svolge un ruolo di supporto alla serotonina in questa funzione, perché prepara il corpo all’oscurità e al sonno, regolando il nostro ritmo circadiano. Difatti, i disturbi del sonno, dell’umore, della concentrazione e della vigilanza sono intrecciati con i livelli di serotonina nel cervello.
Connessione intestino – cervello
È stato confermato che la gran parte della serotonina nel nostro organismo risiede nell’intestino. Cervello e intestino comunicano continuamente attraverso il sistema nervoso centrale e il tratto gastrointestinale. Le funzioni della serotonina sono quelle di un neurotrasmettitore chiave per entrambi i distretti. Il triptofano, un amminoacido, viene convertito in 5-HTP nell’intestino tenue, che a sua volta si converte in serotonina e poi più avanti in melatonina.
Chi prova spesso delle sensazioni viscerali, probabilmente è a conoscenza di ciò che i ricercatori definiscono come secondo cervello, rappresentato dal sistema nervoso enterico. Questa parte dell’intestino è costituito da guaine di neuroni incorporati nelle pareti del nostro canale alimentare, che va dalla gola fino all’ano. Non è un caso che gran parte dei nostri processi cerebrali sia influenzata dall’umore, che è un risultato diretto della salute del nostro intestino.
La serotonina resta misteriosa come sostanza, perché un eccesso nell’intestino viene associato alla sindrome dell’intestino irritabile. Uno studio recente condotto sui topi ha utilizzato un farmaco che inibisce la serotonina nell’intestino, cosa che sembrerebbe curare l’osteoporosi! Sembrano esserci anche delle correlazioni con l’autismo, ma la ricerca è alle fasi iniziali. Quel che è certo è che alcuni pazienti che assumono antidepressivi che inibiscono la serotonina, spesso finiscono per avere problemi di digestione. Per questo è importante consumare cibi fermentati che mantengano in salute la flora batterica.
Come aumentare la serotonina
Determinare quali siano i livelli corretti di serotonina non è semplice. Di certo però i sintomi sono in grado di indirizzarci verso ciò di cui abbiamo bisogno. Consumare cibi ricchi di triptofano è un soluzione quando ci si sente a lungo spossati e giù di morale. Alcuni alimenti dove si trova il triptofano sono noci, semi, tofu, formaggio, carne rossa, pollo, tacchino, pesce, avena, fagioli, lenticchie e uova. Esistono anche degli integratori in commercio, ma come sempre è preferibile scegliere di integrare attraverso l’alimentazione, consumando cibi freschi e biologici.
Anche l’esposizione alla luce intensa aumenta la serotonina. Per questo nei mesi estivi è bene sfruttare la luce solare per innalzare i livelli di serotonina in modo naturale.
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Articolo di generazionebio.com
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