Una nuova ricerca pubblicata su PloS convalida scientificamente ciò che molti dei partecipanti ai drum circles già hanno sperimentato di persona: suonare in gruppo le percussioni produce dei cambiamenti significativi nello stato di benessere, tra cui il miglioramento della depressione, dell’ansia e della resilienza sociale.
L’OMS identifica nella depressione una delle principali cause di disabilità, a livello globale; i farmaci psichiatrici, dalla loro, possono portare a gravi effetti collaterali, tra cui la disattivazione permanente del meccanismo di auto-guarigione del corpo. Per queste ragioni, qualsiasi alternativa innocua è più indispensabile che mai. Il Drum Circle potrebbe essere una soluzione?
Per concludere lo studio indicato, alcuni ricercatori britannici hanno arruolato 30 persone adulte già destinate ai servizi di salute mentale, che non stavano ancora assumendo farmaci antidepressivi. Metà di loro ha seguito un programma di 10 settimane in cui è stato sperimentato con continuità il Drum Circle. L’altra metà rappresentava il gruppo di controllo. I due gruppi sono stati abbinati per età, sesso, etnia e status occupazionale. Alle persone che facevano parte del gruppo di controllo è stato detto che stavano partecipando a uno studio sulla musica e la salute mentale, ma non hanno avuto accesso alle sessioni di gruppo di drumming. L’altro gruppo ha partecipato invece a delle sessioni settimanali di gruppo lunghe 90 minuti, per un periodo di 10 settimane. Ad ogni partecipante è stato dato in dotazione un tamburo djembe africano tradizionale. Generalmente i partecipanti a questi gruppi si siedono in cerchio. Il 20% di ogni sessione è stata dedicata alle istruzioni su come procedere; l’80% alla partecipazione diretta, suonando ognuno il suo strumento. I soggetti del gruppo di controllo hanno invece partecipato ad attività sociali di gruppo.
Entrambi i gruppi sono stati monitorati con i biomarcatori legati allo stato del sistema immunitario e all’infiammazione, per osservare eventuali cambiamenti biologici e psicologici connessi con l’esperienza.
In sintesi, per 6 settimane il gruppo che ha partecipato ai Drum Circles ha registrato una diminuzione della depressione e ha visto aumentare la propria resilienza sociale. Nell’arco delle 10 settimane, sono stati osservati ulteriori miglioramenti, anche a livello dello stato di ansi e del benessere mentale. Queste modifiche sono rimaste intatte per i seguenti 3 mesi di follow-up. Inoltre, sono stati registrati anche miglioramenti a livello immunitario, con un passaggio da un profilo esposto all’infiammazione ad una risposta antinfiammatoria.
Si tratta di una ricerca molto importante che apre la possibilità di vagliare come alternativa ai farmaci i gruppi di Drum Circle per produrre dei cambiamenti positivi a livello psicologico e spirituale. Il vantaggio è quello di non prevedere alcun effetto collaterale, oltre a sopprimere i sintomi di malessere.
Inoltre, se si considera che i benefici associati al trattamento convenzionale farmaceutico per la depressione possono risultare dall’effetto placebo, anziché dalle sostanze chimiche assunte e che tra gli effetti avversi si contemplano istinti suicidi, i risultati di questo studio esplorativo diventano sempre più interessanti.
Il suono delle percussioni ha un potenziale terapeutico confermato da un’ampia letteratura scientifica. In passato sono state esplorate anche le possibili origini evolutive di questa antica pratica. E’ affascinante considerare che anche gli insetti “suonano le percussioni” e che il linguaggio umano stesso potrebbe avere avuto origine da questi gesti primordiali, che appaiono universalmente nel regno animale.
Inoltre, le onde sonore (percussioni) possono trasportare energia e informazione in maniera biologicamente significativa, anche a livello epigenetico. Il Drum Circle si può quindi considerare una forma di medicina informativa.
Se è vero che la scienza sta avvalorando sempre di più il valore terapeutico delle percussioni, è anche utile ricordare, però, che si tratta di una pratica che va sperimentata in prima persona per ottenerne i benefici. Esistono nel mondo centinaia di comunità di Drum Circle, cui partecipano persone di ogni età, ceto sociale e livello di esperienza. Chi li conosce bene sa che l’unico requisito richiesto per partecipare ad un Drum Circle è avere un cuore… perché il battito del tamburo e questo ritmo primordiale dentro al petto sono fondamentalmente una cosa sola.
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Articolo di generazionebio.com
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