Le persone oggi in generale tendono a credere che sia il cervello a governare il corpo. Secondo gli antichi medici cinesi, invece, questo ruolo sarebbe rivestito dal cuore. Nella Medicina Tradizionale Cinese, il cuore è considerato l’imperatore del corpo. E’ l’organo che regola il ritmo e la direzione di tutti gli altri sistemi organici.
Cosa è stato visto nel cuore che lo ha portato a detenere la leadership? Lo spirito. Se è vero che gli antichi medici cinesi avevano compreso che il cuore è l’organo che muove il sangue in tutto il corpo, questo era considerato il minor dettaglio all’interno di uno schema più ampio. Poca attenzione veniva dedicata al cuore fisico, almeno non quanta ne veniva concentrata sullo spirito del cuore, noto come Shen.
Può sembrare bizzarro il concetto di Shen, rispetto a quello convenzionale che vede il cuore come una pompa vitale ma soprattutto meccanica. Eppure, una recente ricerca ha dimostrato come il cuore sia molto più di un organo.
Secondo il più antico testo conosciuto in medicina cinese, il Testo Classico di Medicina Interna dell’Imperatore Giallo, la forza dello Shen è fondamentale per una buona salute. Se lo Shen è forte, anche il corpo sarà forte. Se lo Shen si disperde, il corpo perirà.
Si può immaginare lo Shen come la forza che anima il corpo. Questa forza guida la coscienza e l’intelletto, riflette ciò che viene osservato nel mondo esteriore e ci dona un senso di consapevolezza.
Mentre viene insegnato che queste qualità appartengono al cervello, in realtà intuitivamente il senso del sé viene ancora riferito al cuore. In fondo, quando si chiede a una persona di indicare se stessa, dove punta il dito? Al petto. Difficile che indichi la testa.
Scienza e spirito del cuore
Se è vero che la scienza moderna sta iniziando adesso ad avere una visione più ampia legata al cuore, da diverso tempo l’Occidente ha fornito un riconoscimento culturale al lato spirituale del cuore. I poeti, ad esempio, identificano il dolore con il crepacuore e la buona volontà con il cuore.
Diversi studi dimostrano che uno squilibrio emotivo può avere un impatto dannoso sul cuore, proprio come lo stress cronico causa un aumento della pressione sanguigna. Molti ricercatori hanno addirittura trovato una connessione ancora più profonda tra cuore e mente.
Diversi modelli di attività cardiaca corrispondono infatti non solo a diversi stati emotivi, ma hanno anche una forte influenza sulle funzioni cognitive.
Un’ulteriore prova della coscienza del cuore si può riscontrare nei numerosi casi di trapianti del cuore, dove i riceventi dell’organo hanno ereditato non solo stati emotivi, ma anche tratti della personalità del donatore.
Ancora una volta occorre sottolineare come la medicina moderna concentri la sua attenzione soprattutto sul corpo fisico, come se qualità intangibili come quelle della coscienza fossero un sottoprodotto del cervello. La medicina cinese adotta l’approccio opposto. Osserva la natura e il movimento dell’energia per spiegare i cambiamenti che si verificano nel corpo fisico. Da una prospettiva cinese, lo spirito è primario e la coscienza risiede nel cuore.
Medicina cinese e medicina occidentale sono perfettamente complementari, ma assolutamente diversi. Per capire la differenza, ecco una metafora molto calzante. Se guardo fuori dalla finestra e vedo una foglia che vola nel vento, la medicina occidentale vedrà la foglia, la medicina cinese il vento.
Cuore energetico
Come viene visto il vento? Per avere un’idea del concetto di energia, è di aiuto utilizzare simboli e archetipi. Ecco perché i cinesi parlano di medicina in termini di yin e yang e dei 5 elementi (metallo, legno, acqua, fuoco e terra) per descrivere salute e malattia.
Secondo la medicina cinese, la chiave è l’equilibrio. Le fresche e morbide qualità dello yin devono essere in armonia con il calore e la forza dello yang.
In questa ideologia, ogni organo corrisponde a uno dei cinque elementi presenti in natura. La malattia si verifica quando questi elementi sono in disequilibrio. Quando un elemento prevale, si parla di eccesso; la condizione opposta è di carenza. Quando l’energia è bloccata, si produce un ristagno.
Il cuore rappresenta l’elemento fuoco. I cinesi non credevano che nel cuore ci fossero delle fiamme reali, ma usavano questa metafora per fare diagnosi e trattamento. L’insonnia, ad esempio, è il sintomo di un eccesso di fuoco cardiaco. L’insufficienza cardiaca congestizia è il risultato della carenza di yang nel cuore.
Non solo il cuore contiene la scintilla della consapevolezza, ma il meridiano di agopuntura che corrisponde al cuore viene chiamato “canale del fuoco” e corre lungo tutto il braccio, dall’ascella fino alla punta del mignolo.
Un’altra associazione simbolica con il cuore è determinata dal colore rosso. Il sangue è un collegamento evidente con questo colore, così come diverse erbe comunemente usate per trattare il cuore sono di colore rosso, come ginseng e bacche di goji. Allo stesso modo, anche i cibi rossi sostengono il cuore.
La curiosità è che anche la medicina moderna consiglia qualcosa di simile. I nutrizionisti promuovono cibi rossi stagionali come le ciliegie e i frutti di bosco ricchi di vitamina C, i pomodori ricchi di licopene e il cocomero per ridurre i rischi di malattie cardiache e migliorare la funzione dei vasi sanguigni.
Naturalmente, il cuore non è isolato: in medicina cinese tutti i sistemi organici interagiscono uno con l’altro. Un corretto trattamento, quindi tiene conto del corpo intero.
Prevenzione
Oggi le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte nel mondo. Se la genetica gioca un piccolo ruolo nello sviluppo del cuore, gli esperti concordano sul fatto che la maggior parte delle malattie del cuore si possono prevenire.
Il Dr. Ornish è stato il primo medico occidentale al mondo a consigliare dieta, esercizio fisico e consulenze di gruppo come strategie valide a trattare i problemi del cuore. Da allora, i cambiamenti nello stile di vita dettati da programma Ornish hanno addirittura dimostrato che è possibile non solo prevenire ma anche invertite le problematiche del cuore.
I medici cinesi sanno che molto prima che il cuore fisico si ammali, lo Shen mostra segni di deterioramento, come ansia, paura, depressione, ossessione e insonnia, tutti sintomi di uno spirito instabile.
Per mantenere sano lo Shen è fondamentale avere come scopo il mantenimento della pace della mente, cosa spesso difficile da trovare nella nostra attuale vita ad alta tensione.
Correlazione cuore/lingua
I segni di disturbi dello Shen sono facili da individuare. Gli antichi testi cinesi suggeriscono di osservare il viso. Un volto che ha un’espressione serena e un colorito roseo mostrano uno Shen forte e una buona circolazione. Un viso pallido e segni sul volto di preoccupazione, possono portare a lungo termine a dei problemi.
Un’altra indicazione si trova sulla lingua. Una punta della lingua rossa, ad esempio, indica calore eccessivo di cuore, che spesso si manifesta con ansia e insonnia. La connessione tra cuore e lingua ha anche una valenza metaforica. La nostra capacità di parlare chiaramente è una manifestazione diretta del cuore.
Cuore in equilibrio
Lo Shen ama la pace e la calma. Se si vive una costante condizione di ansia, occorre cambiare qualcosa nella propria quotidianità, per cancellare questo stato. Non sempre si possono fare scelte drastiche, come lasciare il lavoro o una situazione opprimente. Per questo è importante coltivare la pace interiore attraverso numerose tecniche disponibili – come la meditazione, la respirazione, il tai chi, il qi gong – che possono contribuire alla serenità.
Lo stato d’animo naturale del cuore è la gioia. Emozioni come paura, rabbia, odio e risentimento danneggiano il cuore. Gli antichi testi cinesi avvertono però che, essendo la parola chiave l’equilibrio, anche un eccesso di gioia può danneggiare il cuore. Un cuore in equilibrio vive in pace e tranquillità, come un monaco che attraverso la meditazione è in grado di cavalcare le onde delle emozioni intorno a sé.
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Articolo di generazionebio.com
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