Si sente sempre più spesso, in un’epoca storica in cui la spiritualità riscuote sempre più interesse, di Kundalini, l’energia divina.
La Kundalini viene descritta come un’energia residuale della creazione, insita in ognuno di noi allo stato latente. Essa risiede nell’osso sacro, alla base della colonna vertebrale.
L’origine del nome deriva dalla parola “kundala”, ovvero “avvolto”, “a forma di spirale”. Non a caso il simbolo che viene usato per illustrare questa energia è il serpente, che è anche il simbolo della conoscenza.
Molti considerano la Kundalini la chiave d’accesso all’illuminazione, oltre che una potenza segreta di tutte le gioie e dei piaceri fisici. Come fare per risvegliare la Kundalini e ritrovare questa energia così potente? Occorre cercarla dentro noi stessi.
Immaginate che si apra una porta, una porta di cui non conoscevate nemmeno l’esistenza. Dall’altra parte splende una luce, e voi restate senza fiato. Che cos’è questa luce? Da dove proviene? E voi cosa dovreste farne?
Queste sono le domande che pone Cindy Dale, nell’introduzione del libro “Kundalini. Energia Divina”.
In sanscrito, la parola kundalini è di genere femminile. Questo rende più semplice l’associzione dell’energia che la contraddistingue al principio femminile della creazione e alle proprietà che nel nostro corpo danno la vita e portano ad una coscienza più elevata. La kundalini è in un certo senso la nostra energia yin, il femminile divino, opposto allo yang, l’energia divina maschile.
Rappresenta il ricevere in contrapposizione al dare, l’intuizione, l’appagamento nell’ambito dello sforzo e in sensuale insito nel sessuale. E’ ciò che dona la vita e che crea la connessione con le fonti fertili, emotive e prospere dell’energia divina.
La kundalini è l’energia che, se risvegliata, favorisce la nostra percezione, la creatività, l’attrazione e la fusione. Se poi la kundalini si unisce alla nostra qualità spirituale maschile, stimola l’unità con il Divino.
Il libro di Cindy Dale illustra come questa energia femminile sia nota in tutto il mondo, seppur con nomi differenti: corrisponde al qi in Cina e al ki in Giappone. Le scritture cristiane ed ebraiche la definiscono Spirito Santo; Carlo Jung la chiama Anima; è il caduceo simbolo della medicina; la forza vitale del buddhismo e la fonte dell’intimità nella sessualità tantra. I nomi con cui è definita sono davvero numerosi per essere elencati, ma nel volume se ne fa ampio cenno. Eppure, si tratta sempre della stessa forza. Quel catalizzatore indispensabile unificare corpo, mente e anima. E’ la forza con proprietà di guarigione per eccellenza che, se attivata, permette di raggiungere alcuni risultati:
- la salute migliora
- si fa piena esperienza dell’energia sessuale
- permette di sviluppare maggior autocontrollo
- sana le questioni sospese
- aumenta la fiducia in se stessi
- accresce la consapevolezza e l’amor proprio
- sviluppa l’intuito
- rimette in connessione con il divino
Maestri, guru e santi di tutto il mondo, in ogni epoca, hanno utilizzato la Kundalini e di recente anche la scienza la sta prendendo in considerazione. Questo libro stimola ad aprire la porta e a varcare la soglia, per abbracciare questa energia e godere finalmente di una vita divina.
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Articolo di generazionebio.com
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