Ciascuno di noi si arrabbia, di tanto in tanto. La rabbia è un sentimento normale, che si prova quando ci si sente attaccati, abbandonati, obbligati a fare qualcosa o deprivati di qualcos’altro.
E’ un segnale che sta capitando qualcosa di spiacevole o che si sta per perdere qualcosa di prezioso.
Quando siamo in contatto con la nostra rabbia e siamo in grado di esprimerla in modo equilibrato e moderato, questa emozione può essere nostra alleata. Sapere quando siamo arrabbiati ci permette di resistere quando occorre e di abbandonare una situazione quando diventa dannosa. La consapevolezza e la sana espressione della rabbia può renderci molto forti.
I problemi sorgono quando la rabbia è fuori equilibrio. Una rabbia non equilibrata può avere due diverse manifestazioni. Si può essere irritabili e aggressivi, discutere continuamente e agire d’impulso. Dall’altro lato della medaglia, invece si può avere difficoltà ad esprimere il sentimento della rabbia. Questo può capitare quando i sentimenti sono generalmente bloccati o repressi, oppure perché sentiamo un divieto inconscio ad esprimere la rabbia.
Alcune persone hanno difficoltà ad accedere ai loro sentimenti di rabbia quando sin da piccoli hanno imparato che la rabbia è un male. Questo può avvenire se il bambino ha assistito a momenti di rabbia espressi in maniera spaventosa e distruttiva. Allo stesso modo, una persona potrebbe non sentirsi al sicuro nell’esprimere questo sentimento in età adulta, perché quando ha cercato di farlo da bambino è stato minacciato o punito per questo. E’ anche possibile che ci sia così tanta rabbia accumulata da aver paura di ferire qualcuno lasciandola libera di esprimersi.
Chi cresce convinto che la rabbia sia distruttiva, o che essere arrabbiati fa male, probabilmente non vuole ammettere a se stesso di essere arrabbiato e tanto meno cerca di esprimerlo in alcun modo. Dal momento che si vede questa emozione come qualcosa di negativo o di pericoloso, si desidera negarne l’esistenza. Il paradosso è che questo meccanismo psicologico di difesa contro la rabbia impedisce di rilasciarla.
Poiché questa emozione non viene accettata, ogni situazione che fa potenzialmente arrabbiare, porta a soffocarla. La rabbia allora si interiorizza e si accumula, inespressa e inconfessata.
La rabbia negata agisce all’interno come una ferita che sanguina, rilasciando tossine emotive in tutto il sistema. Spesso il dolore è il risultato di questa emozione sepolta e porta a due reazioni: si diventa fintamente gentili e disponibili, oppure irritabili e ostili.
Più la rabbia viene soffocata, più questa verrà fuori in maniera inappropriata. Essere troppo gentili in una situazione spiacevole, a lungo termine non funziona: la rabbia repressa viene tenuta sotto pressione e ad un certo punto esploderà come meccanismo di difesa. Potrà manifestarsi allora con un comportamento passivo-aggressivo oppure scoppiare in maniera violenta. Talvolta viene rilasciata attraverso comportamenti auto-lesivi.
Diverse persone affrontano la loro rabbia indesiderata impegnandosi in attività che la reprimano: mangiano e bevono troppo, oppure fanno uso di stupefacenti. Altre, inconsciamente, sfogano la rabbia rinnegata in attività ad alto rischio, come gli sport estremi, il gioco d’azzardo o l’eccesso di velocità.
E’ interessante notare che, sia che le altre persone siano consapevoli o meno del carico di rabbia che portiamo, molti lo percepiscono a livello profondo. Anche se siamo gentili e gradevoli, il risentimento che cresce in noi si manifesterà nelle espressioni del viso, nella postura e nel nostro modo di parlare.
Qualcuno rilascia la rabbia attraverso un eccesso di sarcasmo o l’intolleranza verso gli altri. In un modo o nell’altro, comunque, le persone intorno a noi sentono quando siamo carichi di rabbia e reagiscono inconsapevolmente di conseguenza.
Se usciamo di casa e stiamo trattenendo la rabbia, scopriamo di attirare a noi persone arrabbiate. Questo può accadere perché gli altri percepiscono uno spirito affine al loro e si avvicinano, oppure sono occasioni per risolvere la nostra rabbia rinnegata.
Poi ci sono le persone che senza alcun problema esprimono la loro rabbia apertamente, con chiunque interagiscano. Sono persone che non riescono in alcun modo a contenere questo sentimento. Non possono fare a meno di sfogarla, perché è così potente da stimolarne una sorta di dipendenza. Questo porta a diversi problemi, perché la gente intorno non li accetta, li considera spaventosi e fuori controllo. Purtroppo, vomitare la rabbia non è un mezzo efficace per rilasciarla, allo stesso modo di chi la reprime. Anzi,ne genera di ulteriore.
L’unico modo per smettere di essere una persona rabbiosa, è quello di affrontare la propria rabbia a testa alta e consapevolmente. Quando ci si prende la responsabilità di provare questo sentimento, essa ci rafforza. La rabbia è un’emozione potente e per questo va padroneggiata, in maniera da non usarla in modo improprio.
Affrontare la portata della rabbia di oggi, passando attraverso gli eventi del passato che ne hanno causato l’accumulo, sarà il primo passo verso il processo di guarigione. Capita spesso che sia necessario un supporto terapeutico, nel caso in cui gli eventi che hanno fatto crescere la rabbia sono stati traumatici. In questa maniera, si riesce ad elaborarla in maniera sicura e sana.
Quando tratteniamo la rabbia, questa ci avvelena. Quando si esplode verso l’esterno, si rischia di fare male agli altri. La rabbia impropriamente espressa non porta a sollievo e, a lungo termine, è una causa significativa di stress, poiché porta a dei comportamenti forzati.
Prendersi la responsabilità della propria rabbia e imparare ad esprimerla correttamente avvantaggia. Non bisogna così avere a che fare con il risentimento crescente, con la frustrazione di non vedere mai soddisfatti i propri bisogni o con le conseguenze di comportamenti esagitati.
Quando si è in grado di gestire la propria rabbia e di esprimerla con moderazione, si diventa più forti negli scambi con le altre persone. Questo permette di riconquistare la fiducia in se stessi e a ritrovare la pace interiore. Inoltre, per smettere di essere persone arrabbiate, si può iniziare a comprendere che tutto ciò che è capitato durante l’infanzia non ci insegna che la rabbia sia per forza negativa. E’ possibile imparare ad accedere alla propria rabbia e ad esprimerla in modo sano e persino costruttivo. Può semplicemente essere interpretato come il segnale che qualcosa non va e bisogna quindi rivederlo, usandola come mezzo di autodifesa ogni volta che appare.
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