Viviamo in un’epoca storica dove l’uomo e la natura sono sempre più lontani uno dall’altra. Non viene più osservata l’alternanza di giorno e notte, non siamo più in armonia con il cambio delle stagioni e siamo vittime di obblighi che ci costringono ad essere sempre disponibili. Siamo sempre di corsa, non riusciamo più a fermarci davvero, a concederci una tregua e riprendere fiato. Se per qualche ragione decidiamo di farlo, poi, finiamo per sentirci in colpa e per vanificare tutti i benefici di quel rari momenti di relax.
Tutto questo genera una pressione continua, che nulla ha a che vedere con i nostri ritmi naturali e biologici. E’ facile, come conseguenza, sviluppare i classici sintomi dello stress, che purtroppo siamo soliti curare con i farmaci, senza andare a cercare la causa vera di queste manifestazioni. I sintomi consistono per lo più in emicrania, insonnia, disturbi gastrointestinali, astenia, umore altalenante e, nei casi più gravi, depressione.
Il fatto che queste manifestazioni siano oggi molto diffuse tra la popolazione non deve certo spingerci a darle per scontate e ad ignorarne l’importanza.
Il nostro progressivo allontanamento dai ritmi della natura è uno dei fattori che scatenano questo genere di problematiche.
La Medicina Tradizionale Cinese, infatti, insegna come natura e cosmo siano in costante trasformazione e regolati da un’alternanza di attività e di quiete, di yin e yang. Ogni volta che questo equilibrio viene meno, l’intero sistema ne risente.
Molti lo ignorano, ma anche l’essere umano è coinvolto nei processi ritmici della natura. Ogni giorno la nostra esistenza soggiace all’alternanza delle stagioni, di sole e luna, di giorno e notte. Ogni 24 ore siamo soggetti ad un ciclo energetico che tutti i giorni ricomincia da zero. Alla stessa maniera, ogni organo è soggetto a fasi di attività e di quiete, che si alternano.
Per questa ragione, è utile fare attenzione al momento specifico in cui compare uno specifico disturbo: quando questo si manifesta in particolari ore della giornata, può essere il segnale che rimanda a un determinato organo. Persino le terapie possono essere più efficaci in un momento preciso della giornata, piuttosto che in un altro. Se poi riuscissimo ad adeguare gli orari di lavoro all’orologio degli organi, la nostra salute ne gioverebbe. Tornare in armonia con il nostro orologio interno può consentirci di ritrovare il bioritmo naturale e rivivere quell’ormai dimenticato stato di benessere, salute e felicità.
Per facilitare questo processo, Li Wu, esperto in MTC e docente presso le Università dello Yunnah e di San Francisco, ha compilato un manuale dove illustra a quali organi si possono ricondurre i disturbi che sopraggiungono in determinate ore del giorno e quali sono i momenti migliori per lavorare e quelli per riposare.
L’Orologio degli Organi fornisce lo stimolo per cambiare le proprie abitudini, allo scopo di recuperare il proprio ritmo naturale e tornare in armonia con la natura.
Non manca nel volume una doverosa introduzione alla MTC, alle sue origini millenarie e ai principi su cui si fonda: dal concetto di yin e yang a quello di Qi, dai 5 elementi fino ai meridiani e al significato di malattia per la medicina dell’Estremo Oriente.
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Articolo di generazionebio.com
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