La percentuale di persone che ricorre a una qualche forma di medicina complementare o alternativa è in costante crescita.
Che si tratti di agopuntura, chiropratica, meditazione, aromaterapia o cromopuntura, molte persone vedono i vantaggi di un approccio più olistico alla salute. Mentre il dibattito continua tra sostenitori e detrattori, è molto importante comprendere i vantaggi e le considerazioni da fare quando si pensa di intraprendere un percorso alternativo.
Non esiste una terapia universale per tutti
Così come non vi è alcuna pillola magica che funziona per tutti, non esiste nemmeno una terapia da cui potranno beneficiare tutte le persone allo stesso modo. Grazie alla nostra natura dinamica e genetica, alle credenze e le scelte di vita, ci saranno alcune tecniche che risuoneranno con noi più di altre. Ci sono poi anche alcune terapia alternative che sono più adatte alla nostra condizione.
Alcune terapie non hanno lo scopo di essere utilizzate come trattamento della malattia, ma sostengono i nostri meccanismi di guarigione innata, portando equilibrio tra mente, corpo e spirito. Va anche sottolineato come la nostra aspettativa dei risultati, o un eventuale scetticismo, rivestono un ruolo importante nel risultato. Occorre chiedersi:
Cosa desidero ottenere da questo tipo di approccio?
Poi vale la pena di fare qualche ricerca, per determinate se la terapia proposta si adatta a noi e alle nostre esigenze.
Ci vuole impegno
La medicina occidentale ci ha abituati ad aspettarci risultati rapidi. La medicina alternativa, nella maggior parte dei casi, richiede un certo tempo e molto impegno al fine di ottenere i risultati. La guarigione olistica non avviene nell’arco di una notte, ma richiede uno sforzo consapevole da parte nostra. Spesso i clienti vogliono sapere esattamente quante sedute ci vorranno per vedere i risultati. Molti di loro lottano contro un problema da anni. Perciò , nonostante sia possibile che accada, si verifica raramente che si vedano risultati duraturi dopo poche sedute. Più ci si impegna a fare dei cambiamenti nel proprio stile di vita, però, e più grandi e più duraturi risultati si otterranno. Questa cosa non va vista come uno svantaggio, ma come un mezzo di rafforzamento e di crescita. Cosa c’è di più prezioso del prendersi cura di sé e continuare ad evolvere come individuo? Tutto ciò rappresenta una parte integrante per condurre una vita più appagante, positiva e sana.
La filosofia di guarigione è diversa
Molte persone credono che la medicina occidentale sia una scienza esatta, ma in molti casi non lo è. Sono molti – per stessa ammissione dei medici – i tentativi e gli errori che si compiono nel trovare il giusto trattamento e, in alcuni casi, persino la diagnosi adeguata. Perciò bisogna essere consapevoli che c’è in tutto uno spazio per l’interpretazione.
Molte medicine alternative hanno una filosofia di guarigione differente. Questo significa che il motivo per cui le persone si ammalano e il modo di tornare in salute potrebbero provenire da un’unica comprensione dell’idea di guarigione. In molti casi, questo approccio potrebbe produrre una nuova fisiopatologia differente, che è la causa della progressione della malattia. Questo potrebbe quindi richiedere uno sguardo diverso e rappresentare una cosa decisamente positiva. Ad esempio, l’omeopatia, che un tempo costituiva una branca molto importante della medicina tradizionale, opera seguendo l’ipotesi che il simile cura il simile. Cosa in netto contrasto con la teoria dei germi, dove l’obiettivo è quello di identificare l’agente patogeno e rimuovere la minaccia.
Poiché le modalità della medicina alternativa possono rappresentare delle basi differenti per la guarigione, usano anche un linguaggio diverso. Un medico che ricorre ai metodi di guarigione tradizionale cinese parlerà sicuramente di energia, di elementi. È un’ottima cosa, quindi, essere aperti ad altre interpretazioni su come il corpo guarisca, senza fare parallelismi con ciò che spiega la medicina occidentale.
Si usano strumenti diversi
I malati di cancro esprimono spesso la frustrazione rispetto al silenzio totale dei medici in merito a qualsiasi tecnica legata alla nutrizione o al concetto di mente/corpo. Questo è normale, perché non sono addestrati per fare questo. Non c’è nulla di sbagliato: usano solo degli strumenti diversi e non possono specializzarsi in tutto.
Questo è il motivo per cui è così importante basarsi su una “rete” ampia di guarigione. Anche in medicina alternativa, ogni professionista avrà una serie di strumenti che usa e che sono stati studiati intorno alla sua specifica filosofia di guarigione. Chi ha problemi con l’alimentazione, dovrà cercare un nutrizionista olistico, piuttosto che un agopuntore o un operatore shiatsu.
La ricerca esiste, ma bisogna esplorare
Spesso si sente dire che la medicina alternativa non è degna di fiducia perché non esistono evidenze scientifiche. Se da un lato è vero che si fanno meno studi, è anche vero che ne esistono davvero moltissimi. Solo che restano sotto silenzi, perché ci sono meno mezzi economici per pubblicizzarli come nel caso della medicina occidentale.
Moltissimi operatori di medicina complementare trascorrono tutta la vita a fare ricerca, perché fa parte del loro paradigma. Chi è interessato a raccogliere dei dati, dovrebbe solo scavare un po’ più a fondo per restare stupefatto dalle scoperte.
Come scegliere un terapista
Ci sono buoni e cattivi praticanti in ogni professione. Talvolta è più una questione di risonanza che di incompetenza. Poiché per sottoporsi a trattamenti di medicina alternativa si paga, senza il supporto del sistema sanitario, è bene prima fare un po’ di ricerca. Così come è bene informarsi a proposito dell’esperienza e delle qualifiche del terapista. In un paese come il nostro dove il riconoscimento di queste figure è sommario, esistono persone che dopo aver seguito un solo seminario pretendono di poter svolgere la professione. Ci vogliono invece studio, dedizione, onestà ed esperienza lunga anni per intraprendere questa strada.
Trovare qualcuno con cui si risuona, che offra magari l’opportunità di un breve consulto prima di decidere di diventare suo cliente. È importante fidarsi e sentirsi a proprio agio nel suo studio.
Ecco qualche domanda da porre:
- Quale terapia attui?
- Quali sono la tua formazione e le tue qualifiche?
- Da quanto tempo pratichi?
- Hai già avuto esperienza con clienti nella mia situazione?
- Quanto costano le sedute?
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Articolo di generazionebio.com
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