Il cocco viene da sempre coltivato per la sua polpa, per l’olio, il latte e l’acqua che se ne ottiene e, più recentemente, per la farina che ne deriva. Oggi le Filippine sono il più grande paese produttore di cocco ed è stato il primo a proporre la farina come sottoprodotto della produzione di latte di cocco. La crescente domanda di utilizzo di piante naturali e non tossiche come supporto medicinale, sia per prevenire che per curare le malattie, ha contribuito a mettere in luce i benefici per la salute del consumo di prodotti derivati dalla noce di cocco.
Molti nutrizionisti oggi raccomandano l’introduzione della farina di cocco nella dieta, grazie ai suoi numerosi vantaggi, tra cui le proprietà antibatteriche e antifungine. Chi ad esempio segue una dieta paleo, chi cerca un’alternativa alla farina classica a causa di intolleranze o allergie, oppure semplicemente desidera stimolare il sistema digestivo e immunitario, troverà un ottimo alleato nella farina di cocco.
Cos’è la farina di cocco
Originariamente, i produttori di farina di cocco vendevano il sottoprodotto del nutriente latte di cocco agli agricoltori. Questi avevano compreso che il cocco in questa forma rappresentava un ottima fonte di fertilizzante biologico e di nutrizione per gli animali. Negli ultimi decenni, la ricerca ha fatto emergere i numerosi benefici della farina di cocco per la salute degli esseri umani, mettendone in luce le qualità di superfood.
La farina di cocco deriva dalla polpa grattugiata delle noci di cocco fresche. Questa polpa viene poi disidratata e sgrassata, ovvero viene estratto l’olio. Ne risulta una polvere sottile, molto simile alla farina di frumento o di cereali. La forma più naturale e pura potrebbe addirittura trarre in inganno, perché priva totalmente del classico sapore di cocco.
Farina di cocco: un alimento funzionale
La farina di cocco ha diversi benefici per la salute, rispetto agli altri prodotti derivati dalla noce e rappresenta una valida alternativa alla farina convenzionale.
Considerato un alimento funzionale, la farina di cocco è una preziosa fonte di nutrimento. E’ una ricca fonte di fibre e di proteine, non contiene glutine e ha un basso indice glicemico.
Fibre
La farina di cocco contiene il 58% di fibre, il che la rende la più ricca di fibre tra le farina in commercio. Supera persino i livelli della crusca di frumento, che ha un contenuto di fibre pari al 27%.
Indice glicemico
L’indice glicemico è correlato all’effetto dei carboidrati sui livelli di zucchero nel sangue. Delle lievi fluttuazioni di zucchero sono innocue; quelle ampie possono rappresentare un guaio. La farina di cocco ha un indice glicemico molto basso, il che significa che mantiene sazi più a lungo e che regala una costante ed equilibrata energia.
Povera di carboidrati
Per coloro interessati a consumare pochi carboidrati, la farina di cocco è quella che ne contiene di meno, rispetto alle altre farine sul mercato
Dolcificante naturale
Per chi vuole ridurre l’assunzione di zucchero, la farina di cocco ha il vantaggio di avere già di suo un retrogusto dolce. Nei dolci, questo rappresenta un vantaggio perché pur aggiungendo un dolcificante di qualsiasi tipo, se ne potrà ridurre la dose.
Senza glutine
Il glutine è una proteina presente nel grano e in altri cereali, a cui sempre più persone si dimostrano allergiche. Usare la farina di cocco come alternativa, cancellerà ogni problema perché è totalmente priva di glutine.
La farina di cocco è quindi particolarmente indicata per chi ha problemi infiammatori che si innescano quando vengono consumati grano e glutine. E’ un’alternativa sicura per i celiaci ma anche per chi è intollerante al glutine, soffre di sindrome dell’intestino permeabile o di diabete.
Come usare la farina di cocco
Anche se assomiglia alle altre farine, occorrono delle linee guida per usare la farina di cocco in cucina. Questo perché questa si comporta come una spugna e cucinare con un alimento così assorbente può essere una sfida.
A causa di questa elevata capacità assorbente, la farina di cocco è un ingrediente ottimo per addensare zuppe, stufati e frullati. Per questo motivo si consiglia di conservarla in un contenitore ermetico, per proteggerla dall’umidità.
Se usata come alternativa alle altre farine, è bene sapere che per ogni tazza di farina tradizionale ne serve solo ¼ o 1/3 di farina di cocco.
- usando l’essiccatore
- lasciando la polpa grattugiata, adagiata su una teglia, tutta la notte nel forno spento con la luce accesa
- tenendo la polpa nel forno acceso alla sua temperatura più bassa (di solito 170° C) per circa 4 ore.
Dopo il processo di disidratazione, occorre passare la polpa grattugiata in un frullatore. Ci vorranno circa 30 secondi per renderla farinosa.
La farina di cocco è a questo punto pronta, ma occorre conservarla in un contenitore di vetro ermetico, per proteggerla dall’umidità.
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Articolo di generazionebio.com
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