Ciò che riceviamo in eredità dai nostri antenati è un bagaglio costituito non soltanto dai geni, come siamo abituati a pensare.
I nostri predecessori ci trasmettono anche informazioni relative a traumi, ad esperienze negative, a conflitti che loro stessi non sono stati in grado di risolvere. Tutto questo va inevitabilmente a condizionare la nostra vita, creando una sorta di ostacolo alla nostra potenziale evoluzione come individui. L’eredità può sì giungere dai genitori che, spesso inconsciamente, proiettano su di noi aspettative e sogni. Ma non solo: c’è qualcosa che può arrivare da molto più lontano e che costituisce un peso genealogico nella vita del singolo individuo. Si può definire come una sorta di programmazione inconscia che si riceve alla nascita e che ha in qualche modo il compito di compensare il destino familiare. Situazioni non risolte nelle generazioni passate si ripresentano in quelle successive.
Si può quindi affermare che ciascuno di noi sia il risultato di conflitti biologici, di situazioni vissute e percepite attraverso milioni di anni di evoluzione e che possono dare origine alle malattie più comuni. I traumi che si presentano nella nostra vita possono essere niente altro che ripetizioni di esperienze simili già vissute dai nostri antenati. Tutto questo ci condiziona e frena la nostra realizzazione nella vita.
Gran parte di questi concetti vengono trattati ampiamente da Bert Hellinger con le sue costellazioni familiari, così come da Jung quando parla di inconscio collettivo; gli stessi concetti si rifanno inoltre alla Psicogenealogia di Gerard Athias e di Anne Ancelin Schützenberger.
Essendo queste conoscenze sempre più diffuse, l’offerta terapeutica si sta di conseguenza ampliando, al fine di fornire una soluzione efficace a simili traumi. Uno straordinario supporto alla risoluzione di questo genere di conflitti è rappresentato dalla Cromopuntura secondo Peter Mandel. Il ricercatore tedesco sottolinea come queste memorie genealogiche siano registrate nelle nostre cellule e localizzate sulla cute. Il colore va ad agire su precisi distretti cutanei al fine di regolare l’informazione olografica che vi è registrata. In questa maniera, si procede alla cancellazione di queste stesse memorie e allo scioglimento di qualsiasi loro influenza sulla progenie.
Il vantaggio della Cromopuntura è quella di stimolare una risoluzione biologica da programmi che non ci appartengono, senza dover ricorrere a lunghe ricerche psicoanalitiche. Questa tecnica permette di andare a rimuovere il fardello ereditato, sciogliendo il limite che esso sta ponendo alla nostra esistenza.
A questo proposito, il dottor Vincenzo Primitivo, referente scientifico per l’Italia dell’Internationales Mandel Istitut für Esogetische Medizin, ha scelto di importare le Costellazioni Esogetiche. Il modello si traduce in una giornata esperienziale che prevede una parte teorica e una parte pratica.
In prima analisi, si cerca di rispondere a delle domande:
Qual è il significato di un sintomo?
In che momento particolare della Vita è insorto?
Qual è il suo legame con la storia della mia famiglia?
In che modo può essermi di aiuto?
Rispondere a queste domande fornirà una chiave di guarigione. Per raggiungere lo scopo, sarà molto importante compiere un’analisi della propria storia genealogica, per cercare di comprendere quali situazioni non risolte nelle generazioni precedenti si stiano ripresentando oggi, creando dei lacci che rallentano il nostro percorso di crescita.
La presa di coscienza che ha luogo nella prima parte della giornata non è però quasi mai sufficiente, perché, nella percentuale più alta dei casi, questa avviene a livello corticale. Questa consapevolezza, infatti, per essere risolutiva, deve penetrare nei livelli più profondi dell’inconscio.
Ecco che allora, nella seconda parte della giornata, si passa all’azione. Si fa esperienza su se stessi e si cerca di scoprire quali sono le pratiche fondamentali utili a sciogliere questo genere di conflitti e ritrovare il benessere interiore. E’ previsto, dopo una fase dialettica con il conduttore, un trattamento personalizzato, le cui reazioni permetteranno di mettere in luce il retroscena del disagio vissuto e di compiere il primo passo verso la guarigione. Una guarigione intesa come liberazione dell’anima dalle preoccupazioni della vita, per arrivare alla semplice gioia di esistere.
Gli incontri funzionano secondo le regole di una terapia di gruppo, in cui ogni partecipante può essere osservatore, ma attraverso i propri interventi può essere lui stesso analizzato.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
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