Una delle più grandi credenze popolari è quella secondo la quale, appena la temperatura scende, sia più facile prendersi il raffreddore. Ma non solo, perché molti sono convinti che il raffreddore sia contagioso. La verità è che possiamo prendere il raffreddore da qualcuno solo se crediamo che questo sia possibile e lo temiamo. Pertanto, è importante non lasciarsi influenzare da queste credenze popolari, perché sono proprio quelle che alimentano l’epidemia di influenza ogni anno.
Il raffreddore si manifesta attraverso l’infiammazione della mucosa nasale, che si congestiona di catarro. Oltre all’ostruzione, possono presentarsi anche frequenti starnuti.
A livello profondo, il raffreddore compare in un momento in cui si verifica troppa attività sul piano mentale e la persona, letteralmente, non sa dove ha la testa. Ha come l’impressione che una situazione stia per precipitare e questo la preoccupa. Spesso, si tratta di preoccupazioni per dettagli poco importanti. Nonostante questo, la persona non sa da che parte cominciare per trovare una soluzione. Questo alimenta una sensazione di rabbia, portata dal desiderio di risolvere tutto prima del tempo. La confusione mentale che ne consegue impedisce di percepire la realtà per quella che è veramente e di godere del momento presente.
Non bisogna dimenticare che il naso è l’organo dell’olfatto e l’organo deputato alla respirazione dell’aria, quindi alla vita. Ogni problema di congestione nasale o qualsiasi altra difficoltà respiratoria è direttamente correlata alla difficoltà di sperimentare davvero la vita, di percepirne il profumo. Questo problema si manifesta nella persona con il blocco dei suoi sentimenti, per paura di soffrire o di vedere soffrire una persona cara. Si verifica anche quando l’individuo non riesce a sopportare qualcuno o qualcosa che fa parte della sua vita.
Chi si domanda come mai questo problema si presenti per lo più in inverno, ecco la risposta: questo è il periodo in cui viviamo a più stretto contatto con gli altri. Rimaniamo più in casa, o in luoghi chiusi, e probabilmente facciamo fatica ad adattarci ad una situazione o a una figura che fa parte del nostro quotidiano. Per questa ragione, è importante domandarsi, quando sopraggiunge un raffreddore “Chi o cosa non riesco a tollerare in questo momento?”.
Le narici rappresentano la doppia apertura verso la vita, sono finestre che mettono in comunicazione interno ed esterno. Se il corpo mette una barriera nel passaggio del respiro attraverso quei canali, vuole comunicarmi che mi sto isolando da qualcuno che fa parte del mio ambiente o da qualcosa che mi colpisce, che mi da fastidio e non riesco ad accettare. La trovo così “puzzolente” che blocco la possibilità di percepirne l’odore, perché questo mi disgusta. Può anche trattarsi di un odore o di un profumo: qualcosa che mi ricorda un momento che vorrei dimenticare. Il senso dell’olfatto è strettamente legato alla memoria olografica degli eventi. Attraverso l’olfatto è facile riportare alla memoria eventi piacevoli o spiacevoli.
Se il raffreddore diventa sinusite, significa che l’infiammazione delle vie nasali si è estesa ai seni. Quando succede questo può significare che la persone è arrabbiata in modo molto profondo con una situazione o una persona e cerca di resistervi in ogni modo. La sinusite è un blocco del naso e dei seni facciali. Ci si sente impotenti verso una persona o una situazione, tanto da soffocare e sentirsi bruciare. Può trattarsi di una minaccia, di un pericolo o di una paura profonda. Tutto ciò può essere sia reale che immaginario: il risultato è lo stesso.
Per tornare a far fluire il respiro, il contatto con la vita e guarire, è necessario concentrarsi su pensieri positivi, dedicarsi alla meditazione e percepire l’amore che impregna tutto l’Universo che ci circonda; questo aiuterà a dissolvere ogni paura e timore di affrontare qualcosa che viene percepito come insormontabile.
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Articolo di generazionebio.com
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