E’ davvero stimolante assistere a quanti diversi ed emozionanti approcci alla guarigione vi siano al mondo.
Ma, aldilà delle differenze, le specializzazioni, la varietà di enfasi legata più al livello fisico, spirituale, o generale, ci sono tre principi di cui sia il cliente che il terapista dovrebbero essere a conoscenza.
Primo Principio
Nessuno guarisce chiunque altro. Il terapista è colui che facilita l’auto-guarigione di in un individuo. La responsabilità primaria è sempre della persona che sta cercando di guarire.
Secondo Principio
La guarigione, come la vita stessa, è un processo continuo. Non c’è inizio e non c’è fine, nemmeno dopo la morte del corpo fisico.
Terzo Principio
Nessun singolo approccio a un problema o ad un sintomo potrà risolvere necessariamente tutti gli aspetti percepiti o i disagi di una malattia. Un metodo che allevia un aspetto, può non arrivare ad affrontare altre dimensioni di quello stesso squilibrio.
E’ molto importante non confondere mai la guarigione con la cura. Due aspirine possono curare l’emicrania, ma non potranno fare nulla per risolvere la causa che l’ha scatenata. Guarire un problema di questo tipo – come qualsiasi altro – implica individuare l’origine dello squilibrio, sia esso fisico, emotivo, spirituale o una loro combinazione, e attivarsi per eliminarla. Guarigione significa affrontare i problemi sotto tutti gli aspetti, perché solo agire sul tutto potrà riportare equilibrio.
In natura, tutte le cose sono in equilibrio se non interferiamo con esse. Purtroppo, oggi ci sono molti livelli di interferenza con la natura e per questa ragione è difficile discernere l’equilibrio intrinseco. Allo stesso modo, ci sono tanti fattori che interferiscono con il nostro modo naturale di essere e può rappresentare una sfida tornare in armonia con la nostra vera natura.
Nessuno guarisce l’altro
Specialmente oggi, questo è il più importante dei tre principi. Gli esseri umani hanno la tendenza, a causa della loro relativamente lunga dipendenza da genitori o da altri adulti che provvedono alla loro sopravvivenza, ad adorare, seguire, imitare ed emulare chi ci aiuta. Allo stesso modo, medici di successo, terapisti, nutrizionisti e guide spirituali vengono facilmente sedotti dalla sensazione che siano la loro abilità, la loro formazione e l’intuizione a determinare il progresso dei loro clienti. Il problema è che, in termini evolutivi, l’infanzia dura di meno e ci spostiamo anche più velocemente fuori dall’adolescenza. Il pericolo di confondere la guarigione con il guaritore è dietro l’angolo. Seguire ciecamente chi rappresenta un particolare insieme di credenze significa però avere dei risultati disastrosi, socialmente e politicamente, così come in ambito religioso e spirituale. Quanti altri leader, guru o guaritori dobbiamo consultare prima di renderci conto che nessuno ha le risposte per tutti?
Non è solo una formazione avanzata a rendere bravo un terapista. Una signora che ha ottenuto moltissimi risultati nel corso di una terapia si è sentita chiedere dal terapista che cosa per lei avesse fatto la differenza. La risposta è stata “Il modo in cui mi ha sorriso quando mi ha accolta”. Una profonda conferma del fatto che spesso a fare la differenza non è ciò che fa un terapista, ma ciò che è come persona.
La guarigione è un processo continuo
Ogni problema e/o sintomo che viene eliminato, fa spazio ad una nuova crescita ed evoluzione. Ogni fase di questo sviluppo ha le sue sfide. Un unico sintomo può avere molte sfaccettature e può essere guarito soltanto nel momento in cui, al livello di sviluppo psico-spirituale in cui si trova la persona in quel momento. L’approccio deve essere sempre diverso se ci si trova di fronte a un bambino, a uno scienziato o a un leader religioso. La risposta o la terapia giusta per uno può non soddisfare l’altro.
Nessun singolo approccio può risolvere tutti gli aspetti di un problema
Corpo, mente e spirito sono intimamente interconnessi attraverso la memoria cellulare. Questo significa che ogni problema emotivo ha una componente spirituale e fisica e che ogni sintomo fisico ha aspetti emotivi e spirituali. E’ raro che una specifica tecnica di guarigione riesca a risolvere uno squilibrio in tutti i suoi aspetti, a meno che non sia così ampia da affrontare tutti quei livelli.
Quel che è sicuro è che più profondamente tenteremo di guarire, tanto più profondamente saremo in grado di influenzare la guarigione delle persone con cui entriamo in contatto. Ognuno di noi ha un suo ruolo nella guarigione del pianeta. Non occorre per forza essere addestrati e conoscere ogni approccio, ma serve maggiore consapevolezza delle antiche modalità di guarigione, così come di quelle emergenti, al fine di indirizzare noi stessi e le persone che amiamo a sfruttare le risorse adeguate. L’Universo offre molte opportunità di guarigione. Mantenere la mente aperte ed esplorare le varianti per scoprire quelle che funzionano meglio su di noi dovrebbe essere una responsabilità di tutti.
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Articolo di generazionebio.com
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