Sono sempre più utilizzati e popolari e la ricerca continua a confermare la loro efficacia.
Per questa ragione anche la musicoterapia li sfrutta come induzioni cerebrali, anche a scopo curativo. I toni binaurali sono due suoni leggermente diversi tra loro (uno diretto all’orecchio destro, l’altro diretto all’orecchio sinistro) che producono un effetto udibile simile ad un “battito”. Sono usati per sincronizzare le onde cerebrali, per la meditazione e per la crescita personale.
Come fanno i Toni Binaurali a creare una frequenza?
Come detto i toni (o battiti) binaurali utilizzano due frequenze molto simili, una diretta all’orecchio destro e una all’orecchio sinistro. L’effetto combinato di queste due frequenze generano un battito quando ascoltate attraverso delle cuffie.
In termini più specifici, quando una frequenza di 180 Hz viene fatta suonare dal canale sinistro e una frequenza di 170 Hz viene fatta suonare dal canale destro, la differenza fra queste due produce un battito binaurale di 10 Hz. Ognuna di queste due frequenze (180 e 170 Hz) viene detta ‘nota portante’. Per un migliore approccio a queste frequenze è necessario utilizzare le cuffie, altrimenti il cervello non sarebbe in grado di recepire completamente e equamente le due frequenze.
Quando sono stati scoperti i Toni Binaurali?
Contrariamente alle credenze popolari, i toni binaurali non sono un fenomeno nuovo. Può sembrare sorprendente come i toni binaurali siano in realtà stati scoperti nel 1839 dal ricercatore tedesco H.W. Dove.
Quali Toni Binaurali possono essere sentiti dall’orecchio umano?
L’orecchio umano può sentire segnali di frequenza portante principale che vanno da 1000 Hz a 0.5 Hz. Il segnale portante principale è la media delle due frequenze sonore che generano il tono binaurale.
Quale parte del cervello capta i Toni Binaurali?
Secondo un articolo pubblicato nel 1973 da Gerald Oster, rispettato scienziato nel campo della ricerca sulle onde cerebrali, “i toni binaurali sono generati nel nucleo olivare superiore del tronco cerebrale, la prima area di integrazione controlaterale nel sistema uditivo”.
In relazione all’abilità del cervello di imitare frequenze di onde sonore all’interno delle sue stesse onde cerebrali uno studio di J.C. Smith, J.T. Marsh e W.S. Brown afferma: “la reazione di adattamento alla frequenza nasce dal collicolo inferiore. Questa attività viene condotta alla corteccia dove può essere registrata attraverso degli elettrodi sul cuoio capelluto”.
Essenzialmente il cervello capta la differenza di fase delle due frequenze utilizzate nei toni binaurali, che a sua volta crea una terza frequenza permanente con ampiezza modulata. Questa frequenza fluttuante viene “imitata” dal cervello attraverso la sua stessa attività.
Come possono i Toni Binaurali influenzare le nostre onde cerebrali?
E’ importante notare che i toni binaurali possono sia rilassare (bassissima attività delle onde cerebrali – Alpha, Theta e Delta) che stimolare (attività cerebrale più alta, Beta).
- Delta: 0.5 – 4 Hz – Questa è la frequenza alla quale il cervello vibra quando si è nel sonno profondo. Delta è anche associato allo stato di profonda meditazione
- Theta: 4 – 7 Hz – La frequenza alla quale il cervello vibra quando si sogna. E’ uno stato di grande creatività, anche quando non si dorme.
- Alpha: 7 – 12 Hz – Lo stato Alpha è uno stato di “attenzione rilassata”, particolarmente attivo quando si è in uno stato di “risoluzione dei problemi”
- Beta: 12 – 20 Hz – Il normale stato di attività mentale.
I Toni Binaurali e i due emisferi del cervello
I toni binaurali possono anche migliorare la sincronizzazione delle onde cerebrali tra l’emisfero destro e quello sinistro. Siccome ogni emisfero ha il suo ‘nucleo olivare”, il recettore e processore per i suoni che vengono veicolati da ciascun orecchio, si crea una forma di comunicazione “incrociata”. Le due frequenze ricevute da ogni orecchio e il corrispondente effetto centralizzato (il cosiddetto “terzo tono”) che crea il tono binaurale, sono pensati per avere un effetto combinato globale nei due emisferi del cervello.
I due emisferi sono collegati dal corpo calloso. Esso serve da condotto, o da ponte, fra le due parti. E’ possibile usare i toni binaurali per rinforzare il corpo calloso e far sì che le informazioni tra i due emisferi vengano trasferiti in maniera più efficiente. E’ anche utile per bilanciare la creatività con l’analisi e in generale per migliorare la consapevolezza, la concentrazione e i modelli di pensiero.
Le frequenze portanti nei Toni Binaurali
Le frequenze (o toni) portanti sono i suoni utilizzati nel canale destro e sinistro per generare il battito binaurale. In teoria questi suoni devono essere puri e non modificati. L’unico suono puro è l’onda sinusoidale. Esso è un suono morbido e con un’oscillazione costante.
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Articolo di Simone Bresciani per generazionebio.com
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